I Carabinieri della Compagnia di Carbonia da qualche settimana, in vista della ripresa della stagione balneare, hanno avviato una campagna di controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle indicazioni sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del covid-19.
I controlli sono svolti principalmente con la finalità di convincere gli utenti a rispettare le distanze interpersonali, all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nei lidi e sulle spiagge libere.
Si pretende il rispetto delle regole soprattutto da parte dei gestori dei lidi balneari, intermediari del controllo a cui si ascrivono eventuali mancanze, evitando ad esempio lunghe file alla cassa senza mascherina o assembramenti al bar.
I controlli hanno riguardato in particolare la località balneare di Porto Pino.
Negli ultimi giorni i Carabinieri delle stazioni di Giba, Teulada, Nuxis e Santadi aiutati dai militari della motovedetta dell’Arma cc 707 di stanza a Sant’Antico, hanno controllato tutti gli stabilimenti della prima e seconda spiaggia a Porto Pino, verificando il rispetto dei protocolli di sicurezza stabiliti dall’ordinanza regionale in vigore. Nel corso del servizio è stato impiegato anche un velivolo del Nucleo Elicotteri CC di Elmas.
Il bilancio è stato positivo e non sono state riscontrate irregolarità.
Nella mattinata di ieri, invece, sempre nella località di porto Pino, i carabinieri delle stazioni di Giba, Santadi e San Giovanni Suergiu unitamente ai carabinieri del N.A.S. di Cagliari hanno svolto un nuovo articolato servizio di controllo delle spiagge e degli stabilimenti balneari, verificando in particolare la regolarità delle autorizzazioni ad esercitare dei lidi e dei servizi di ristorazione , il rispetto dei protocolli in materia di contrasto alla diffusione del virus Covid e, più in generale, di quella in materia sanitaria.
Durante le attività di controllo condotte su alcuni stabilimenti che esercitano ristorazione, è emerso, grazie agli accertamenti dei militari del Nas che una delle strutture balneari aveva omesso di comunicare all’ufficio comunale di Sant’Anna Arresi la presenza presso il proprio chiosco di ambienti e attrezzature destinate alla preparazione e somministrazione di alimenti e bevande. A seguito di tali irregolarità amministrative, i locali adibiti a cucina sono stati sequestrati amministrativamente ed è scattata a carico del gestore una multa di circa 1.000 euro.