James Brandon Lewis – sax tenore / Gianluca Petrella – trombone
Giovanni Guidi – piano / Brandon Lopez – basso
Chad Taylor – batteria&percussioni / Simone Padovani – percussioni
“Ojos de Gato – Tributo a Gato Barbieri” – DOMANI (lunedì 19 luglio) alle 21 all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo a Olbia il progetto musicale firmato dal pianista Giovanni Guidi, protagonista sul palco con James Brandon Lewis (sax tenore) e Gianluca Petrella (trombone), Brandon Lopez (basso), Chad Taylor (batteria e percussioni) e Simone Padovani (percussioni), sbarca in Gallura sotto le insegne della Stagione di Prosa / Musica / Danza / Teatro Circo dell’Estate 2021 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un personale omaggio al grande sassofonista argentino (scomparso nel 2016) dalla cifra inconfondibile, in cui si fondono stilemi jazzistici e metriche latino-americane, autore di colonne sonore per il cinema – tra cui quella famosissima di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci – quarant’anni dopo l’uscita di “The Third World”.
Omaggio in musica a Leandro “Gato” Barbieri DOMANI (lunedì 19 luglio) alle 21 all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo ad Olbia – con “Ojos de Gato”, il nuovo progetto del pianista e compositore Giovanni Guidi, protagonista sul palco con un eccellente quintetto, che schiera James Brandon Lewis al sax tenore e Gianluca Petrella al trombone con la travolgente sezione ritmica formata da Brandon Lopez (basso), Chad Taylor (batteria e percussioni) e Simone Padovani (percussioni) sotto le insegne della della Stagione di Prosa / Musica / Danza / Teatro Circo dell’Estate 2021 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un concerto affascinante dedicato al grande sassofonista argentino, vincitore del Latin Grammy alla carriera nel 2015, trasferitosi in Italia all’inizio degli anni Sessanta, dopo gli studi di clarinetto, sassofono e composizione a Buenos Aires, dove scoprì il jazz e insieme il talento di Charlie Parker, per poi approdare nell’orchestra di Lalo Schifrin e dedicarsi esclusivamente al sax tenore.
Quarant’anni dopo la pubblicazione dell’emblematico “The Third World”, seguito da una serie di dischi dedicati all’America Latina – da “Bolivia”, a “Chapter One: Latin America”, “Chapter Two: Hasta Siempre” e “Chapter Three: Viva Emiliano Zapata”, espressione insieme di una visione politica e di una moderna e innovativa estetica musicale, poi, dopo l’uscita di “The Third World Revisited”, anche un “Chapter Four: Alive in New York” – Giovanni Guidi ha immaginato il suo personale “Tributo a Gato Barbieri” riunendo un quintetto di artisti provenienti dalle opposte sponde dell’oceano.
Autore di colonne sonore per il cinema – da “Appunti per un’ Orestiade africana” di Pier Paolo Pasolini allo “scandaloso” e pluripremiato “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, a “La guerra del Cedro” di Leopoldo Torre Nilsson e “Bocca da fuoco” (Firepower) di Michael Winner, “Il bacio di uno sconosciuto” (Stranger Kiss) di Matthew Chapman, fino a “Diario di un vizio” di Marco Ferreri e “Seven Servants” di Daryush Shokof – (ma appare anche nel documentario di Fernando Trueba “Calle 54”), Leandro “Gato” Barbieri ha collaborato con artisti del calibro di Don Cherry, Gary Burton, Alan Shorter e Charlie Haden, e pure con Oliver Nelson, Carla Bley e Paul Haines, Carlos Santana, e con nomi di punta del pop italiano come Pino Daniele e Antonello Venditti.
Negli Anni Sessanta incide (sotto lo pseudonimo di Cat Barbieri) il 45 giri “Pocho’s Blues” insieme con il pianista-arrangiatore argentino Angel Pocho Gatti, partecipa alla registrazione dell’album di Giorgio Gaslini “Nuovi Sentimenti” e collabora con Piero Umiliani: il suo sax compare nella colonna sonora di “Una bella grinta” di Giuliano Montaldo. Il suo stile caratterizzato da una fusione tra jazz e sonorità del Centro e Sud America, emerge chiaramente in “Confluence”, realizzato in duo con il pianista e compositore sudafricano Dollar Brand (alias Abdullah Ibrahim, al secolo Adolph Johannes Brand).
Una lunga e intensa carriera all’insegna dell’eclettismo, declinata fondamentalmente in ambito jazzistico, con una lunga sospensione dopo la prematura scomparsa della moglie Michelle e il ritorno ai concerti dal vivo solo alla fine degli Anni Novanta.
Leandro “Gato” Barbieri ha lasciato una forte impronta sul jazz contemporaneo, in particolare italiano ed europeo: insieme alle numerose incisioni discografiche e alle musiche da film che testimoniano il suo talento, per chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo, resta il ricordo delle sue performances virtuosistiche, raffinate e emozionanti, con quel suo peculiare modo di suonare, facendo vibrare le corde della mente e del cuore con note struggenti, laceranti, come un grido di dolore, quella sua cifra inconfondibile, venata di lirismo e ricca di pathos.
“Ojos de Gato” – Tributo a Gato Barbieri” rappresenta così un’occasione preziosa per (ri)scoprire la figura del grande artista argentino (di origini italiane, piemontesi, da parte di padre) e la sua musica, quella felice fusione tra spirito del jazz e anima latina, con un inedito ensemble internazionale e un concerto tutto da ascoltare nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo a Olbia – sotto le stelle della Gallura.
Giovanni Guidi – pianoforte
Giovanni Guidi è uno dei pianisti più creativi in Europa oggi.
Suonando con un proprio approccio, fortemente lirico, trae ispirazioni dal jazz contemporaneo e dal free e oltre a comporre il suo materiale, ha un orecchio selettivo nei confronti dei brani eseguiti dal suo ensemble.
Nato a Foligno nel 1985, Guidi ha esordito sui palchi internazionali nelle formazioni guidate da Enrico Rava, che lo ha invitato nella sua band dopo averlo ascoltato suonare in un corso di Siena Jazz, rimanendo colpito dall’intensità del giovane pianista, allora diciasettenne. Guidi è al fianco del trombettista negli album ECM Tribe e Rava On The Dance Floor.
Oltre alle registrazioni con il suo trio, insieme a Thomas Morgan e João Lobo, il pianista può essere ascoltato anche nell’album Ida Lupino, con Gianluca Petrella, Gerald Cleaver e Louis Sclavis, votato Album di Jazz Italiano dell’anno dalla rivista Musica Jazz. www.giovanniguidi.it
LA STAGIONE DI OLBIA
La Stagione di Prosa e Musica organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo a Olbia, con il contributo del Comune di Olbia e il sostegno del Consorzio di Porto Rotondo, con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna si inserisce nel ricco cartellone dell’Estate 2021 – con un fitto carnet di appuntamenti tra luglio e settembre in sei città dell’Isola.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Dopo l’inaugurazione –venerdì 9 luglio alle 21 con “Il Filo di Arianna. Cronaca di Donne Annunciate” (Produzione Synergie Teatrali) con Caterina Murino e Stefano Artissunch e il concerto “Ojos de Gato”, in programma DOMANI (lunedì 19 luglio) alle 21 all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo ancora due imperdibili appuntamenti fra parole e note.
Il fascino di un moderno “rito” sul filo dei ricordi – martedì 10 agosto alle 21 – con “Piccoli Funerali” dell’attore e cantante Maurizio Rippa (produzione 369gradi): una galleria di ritratti di personaggi veri e inventati e raffinata antologia di canzoni per un emozionante recital intriso di poesia. La passione per il teatro dell’artista, che ha avuto tra i suoi maestri Carmelo Bene e Danio Manfredini, si intreccia al suo talento per le sette note, in una performance intrigante e originale in cui vengono evocate persone realmente vissute e figure dell’immaginario, chiamate a raccontare la propria esistenza, a cui viene infine dedicata una melodia.
Una pièce coinvolgente sul valore della memoria e sulla forza degli affetti e dei legami, che non vengono mai meno, neppure dopo che sia stata varcata la soglia fatale, così che le creature amate e gli spiriti nobili sopravvivono attraverso la buona fama, l’imperitura gloria degli antichi, nella mente e nel cuore dei propri cari.
Suggellerà il cartellone dell’Estate 2021 firmata CeDAC all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo – venerdì 20 agosto alle 21 – “Eleganzissima” di e con Drusilla Foer, nobildonna fiorentina e icona del jet set internazionale (nata dalla fantasia di Gianluca Gori) che (si) racconta tra humour tagliente e delicata malinconia. Sulle note del pianoforte di Loris Di Leo e tra gli arabeschi sonori eseguiti da Nico Gori al clarinetto e al sax, Drusilla Foer ripercorre i momenti più significativi di una vita straordinaria, trascorsa fra la Toscana e Cuba, l’America e l’Europa e costellata di incontri indimenticabili «con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile». Sfogliando l’album dei ricordi, la poliedrica artista per evocarne le atmosfere interpreta brani celebri di Jacques Brel / Franco Battiato, Amy Winehouse, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, David Bowie, Don Backy, ma anche le romanze di Francesco Paolo Tosti e Gabriele D’Annunzio e le canzoni di Milly.
La Stagione di Prosa e Musica dell’Estate 2021 all’Anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo a Olbia è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, con il contributo del Comune di Olbia e il sostegno del Consorzio di Porto Rotondo, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
INFO & PREZZI
biglietti:
posto unico € 16,00
per informazioni: tel. 0789.287773 – cell. 328.2397198 – www.cedacsardegna.it