Domani, mercoledì 28 luglio, una serata dedicata ai lavori di Mario Piredda, con proiezioni di A casa mia e L’agnello. Insieme al regista di Badesi, partecipa all’incontro con il pubblico anche Michele Atzori, uno dei protagonisti del lungometraggio.
Una serata di proiezioni dedicata ai lavori di Mario Piredda, regista di Badesi emigrato a Bologna, tra i più ispirati filmmaker isolani della nuova generazione. Il mercoledì di Cinema delle terre del mare ha in programma un corto, A casa mia, vincitore del David di Donatello nel 2017; e un lungometraggio, L’Agnello, reduce da un unanime successo di critica e pubblico, vincitore in tre categorie ad Annency, il festival del cinema italiano in Francia.
L’appuntamento – con la rassegna organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero – è come sempre alle 22 nello spazio allestito a Lo Quarter. Al termine delle proiezioni Mario Piredda incontrerà il pubblico insieme a Michele Atzori, musicista noto come Dr.Dreer che ne L’Agnello ha debuttato al cinema per la prima volta come attore.
A casa mia. Lucia e Peppino, due anziani rimasti i soli abitanti di un piccolo paese di pescatori ormai spopolato, vivono nella speranza che l’inverno non finisca.
«I soggetti nascono da idee che vengono, come le canzoni per i cantanti. Cerco di raccontare cose che conosco, in questo caso un piccolo paesino sul mare. Volevo raccontare la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni». Mario Piredda
L’Agnello. Anita, 17 anni, è orfana di madre e si guadagna da vivere lavorando in un albergo. Il padre, Jacopo, è malato di leucemia e necessita con urgenza di un trapianto. Purtroppo, né lei né il nonno sono compatibili, ma i tempi sono stretti, ed è necessario trovare subito un altro donatore.
«Il film affronta il conflitto tra un’adolescente e l’eredità lasciata, per non dire imposta, dalle generazioni precedenti, in un’altalena emotiva di lotte e rassegnazioni di fronte ad un mostro invisibile che, per quanto ben mimetizzato, è sempre presente». Mario Piredda
Mario Piredda. Regista e autore, nel 2005 vince il concorso “AVISA – Antropologia Visuale in Sardegna” promosso dall’ISRE e realizza il suo primo cortometraggio, Il suono della miniera. Dal 2009 è socio di EleNfant Film, casa di produzione indipendente. Il suo secondo lavoro, Io sono qui, è candidato al David di Donatello nel 2011. Nel 2017, con A casa mia vince il David di Donatello per il miglior cortometraggio. Nel 2018 dirige Nina, sesto episodio della serie 13-11. L’Agnello (2020) è il suo primo lungometraggio.