Nuovo appuntamento, domani sabato 24 luglio, con Cinema delle terre del mare, il festival organizzato dalla Società Umanitaria che indaga da sempre il rapporto tra il mare e le grandi storie sullo schermo.
Il viaggio per immagini si snoda lungo le vie del Mediterraneo con La Napoli di mio padre [Italia, 2020, 20′]. Si comincia alle 22 nello spazio allestito a Lo Quarter, per una proiezione impreziosita dall’incontro con la giovane regista Alessia Bottone.
Il film racconta la storia di Giuseppe, il padre di Alessia, che descrive la sua Napoli e la sua infanzia nel quartiere Vicaria, tra i migranti che affollavano la stazione. Lì ha conosciuto il suo amico Napoleone, che lo trascinava per le strade della città alla scoperta delle sue storie nascoste, con due taralli nelle tasche e tanti sogni nella testa.
«Parlo dei migranti che ha conosciuto mio padre – spiega Alessia Bottone – per ricordarci di un’Italia che macinava, cresceva. Quella gente siamo noi che continuiamo ancora oggi a cercare un posto nel mondo».
A seguire tocca a Punta Sacra di Francesca Mazzoleni [Italia, 2020, 96′], che riflette invece sulla comunità dell’Idroscalo di Ostia, in cui oggi risiedono 500 famiglie, tra cui quella completamente al femminile di Franca, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra.
«Punta Sacra – dice Francesca Mazzoleni – è un film che racchiude naturalmente due anime: quella di un luogo, un piccolissimo lembo di terra, una punta, che si forma dove il Tevere incontra il mare, e quella delle persone che in quel pezzo di terra resistono e che lo tengono stretto a se stessi a forza, in una vitale lotta quotidiana».
Al termine della proiezione è in programma un incontro con Alessandro Greco, produttore del film.