Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda commozione per la recente scomparsa della conduttrice e show-woman Raffaella Carrà. Personalità poliedrica e versatile l’artista ha accompagnato per diversi decenni le generazioni del nostro Paese, contribuendo a svecchiare con il proprio contributo consuetudini e mentalità di una società perbenista ancora molto asfittica.
Gli spettacoli e le canzoni della Carrà, benché pop e leggeri, proponevano pian piano un’immagine diversa della donna e della socialità; con ironia, fantasia e spontaneità seppe conquistare tutte le fasce d’età e attrarre pubblico anche all’estero.
La Carrà era una grande professionista e attraverso la disciplina e la dedizione ha dimostrato quanto ciascun percorso artistico non possa essere lasciato all’improvvisazione e quanto saper veicolare messaggi di solidarietà e rispetto possa incidere sulla coscienza collettiva.
Nell’arco della sua luminosa carriera ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il World Pride Award come testimonianza del suo impegno a favore della comunità LGBT, ma anche l’onorificenza spagnola Dama al Orden del merito Civil, conferitale dal re Felipe VI.
Si verseranno giustamente fiumi di lacrime e d’inchiostro per una simile perdita, ma spiace segnalare che non sia stata insignita in vita di titoli proprio da parte dell’Italia. Il CNDDU intende ricordare la figura di Raffaella Carrà come una vera e propria “ambasciatrice dei diritti umani”, nonché interprete di una sensibilità sociale più attenta all’inclusività. #ambasciatricedeidirittiumani
“Ho iniziato a informarmi, anche perché molte persone dei cast dove ho lavorato erano gay. Mi sono sempre chiesta. Com’è possibile che esista questo gap tra genitori, figli amici e società di fronte a delle creature?” (Raffaella Carrà)
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU