Conte affonda i colpi ma non la barca
La nuova ricostruzione – La riforma Cartabia della giustizia e gli effetti della sindrome di potere
Proprio per la stima che proviamo non da oggi per Conte ci permettiamo di suggerirgli di non scherzare con il fuoco. Non esistono governi Draghi bis o con una nuova maggioranza politica.
Solo un governo di tregua nazionale può fare la fatica di cambiare il Paese per l’oggi e per il domani in un tempo ristretto come è necessario. Conte ha un futuro di traghettatore dei grillini verso l’Europa e la sinistra italiana facendo uscire il movimento dal mondo della irrealtà. Questa è la sua grande sfida politica e solo lui può riuscirci
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Non sappiamo come farlo capire a chi si ostina a ignorare la realtà. Lo abbiamo detto in tempi non sospetti, ma sentiamo il dovere di ripeterlo. La costruzione di un Paese normale è la sfida del governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi e la differenza tra questo tentativo e quelli di chi lo ha preceduto è proprio nella persona del Capo del governo.
Per le cose che ha fatto nella vita che appartengono alla storia più importante dell’Europa e la reputazione che l’uomo ha nel mondo, Draghi rappresenta la carta estrema dell’Italia. Chi vuole avere un ruolo in questo Paese deve almeno capire che il successo della Nuova Ricostruzione e del nuovo De Gasperi sono imprescindibili.
Deve almeno rendersi conto che il dividendo politico su cui può fabbricare il suo ruolo futuro è legato alla possibilità di contribuire alla capacità realizzativa del governo Draghi di riunificazione delle due Italie non ai distinguo e alle medagliette di giornata perché la stagione della propaganda è finita.