Un fitto cartellone che coniuga musica, incontri letterari, proiezioni di film, degustazioni enogastronomiche, e la mostra di arti visive, inaugurata domenica scorsa (25 luglio) a San Vero Milis, che accompagnerà il festival fino al 31 agosto nel segno e nel titolo di questa edizione: “Lucciole“.
Si comincia, dunque, questo fine settimana, con una tre giorni di musica, e non solo, a Ortueri, che vivrà il suo battesimo negli spazi della Cantina Bingiateris domani sera (venerdì 30 luglio) alle 21, con un brindisi per salutare la terza edizione di “Lollore&Blues”, appuntamento in ricordo di un amico dei vignaioli, alla cui memoria è intitolato anche un apprezzato vino rosso Mandrolisai doc, il Lollòre, appunto. Due ore più tardi (alle 23) a ricamare note nella notte ortuerese con il suo canto e i suoi strumenti a corde (violoncello, chitarra e banjo), sarà Leyla McCalla (evento già sold out), polistrumentista, interprete, arrangiatrice e cantautrice di sangue haitiano, ma nata e cresciuta a New York. Profondamente influenzata dalla musica tradizionale creola, cajun e haitiana, nonché dal jazz e dal folk americano, la sua musica è allo stesso tempo elegante e piena di sentimento, ma anche sorprendentemente fresca, accattivante e contemporanea. Ad affiancare l’artista statunitense nel concerto di Ortueri, un organico formato da Nahum Johnson Zdybel alla chitarra, Peter Olynciw al basso e Shawn Myers alla batteria.
L’indomani mattina (sabato 31) la sala consiliare del Comune di Ortueriospiterà dalle 10 un convegno dedicato al ripopolamento culturale: un tema di grande attualità e urgenza, in Sardegna ma non solo, dove lo spopolamento rischia di portare alla scomparsa, in un futuro sempre più prossimo, di numerosi paesi dell’interno; un tema particolarmente caro a Dromos, che ha nella sua mission proprio quel ripopolamento culturale capace di dare nuova linfa e significato a termini come resistenza, ritornanza e restanza. Nel corso dell’incontro, coordinato da Valerio Corzani, musicista, autore e voce nota di RAI Radio 3, verrà presentato il progetto di rilancio della comunità nel suo complesso, un programma di sviluppo partecipativo chiamato Framentu, promosso dal Comune di Ortueri in collaborazione con la cooperativa Sardarch.
In serata, l’oasi faunistica del Parco Mui Muscas, a pochi chilometri dal paese, farà invece da cornice a una gustosa serie di appuntamenti musicali, che inizieranno alle 20.30 con il set itinerante del solido e rodato sodalizio del rocker cagliaritano Alberto Sanna con il chitarrista Rubens Massidda. In contemporanea, Valerio Corzani – musicista, autore e voce nota di RAI Radio 3 – sarà protagonista della conferenza “Ascoltare il sole che sorge“: un racconto di suoni, parole e immagini di tre artisti africani e altrettanti generi diversi che hanno scandito le vicissitudini e le svolte dei rispettivi paesi: l’etiope Mulatu Astatke (ospite di Dromos nel 2011), il kenyota George Ramogi e la zanzibarina Bi Kidude.
Alle 22 sale in scena mumucs (la cantante oristanese Marta Loddo, alla quale anche quest’anno sarà affidato il compito di introdurre le serate del festival accompagnandosi con la sua loopstation) con il trio Pororoca (Tancredi Emmi al contrabbasso, Federico Fenu al trombone e Alessandro Cau alla batteria), a fare da preludio all’atteso concerto di Paolo Fresu (altro evento sold out) con il trio che vede accanto alla sua tromba e al suo flicorno Marco Bardoscia al contrabbasso e Dino Rubino al pianoforte: un sodalizio nato e fortificatosi nel tempo in occasione dello spettacolo teatrale “Tempo di Chet – La versione di Chet Baker”, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e dedicato a uno dei miti musicali più controversi e discussi del jazz, Chet Baker; uno spettacolo di successo che poi ha dato vita anche all’omonimo album, pubblicato due anni fa dall’etichetta fondata dallo stesso Paolo Fresu, la Tuk Music.
Ancora la musica nel parco Mui Muscas chiuderà la tre giorni di Dromos a Ortueri domenica 1 agosto: alle 20.30 apre ancora il set itinerante di Alberto Sanna e Rubens Massidda, seguito alle 22 dal viaggio tra improvvisazione, rock, pop e musica elettronica di Marta Loddo e Alessandro Cau; poi, il gran finale con il concerto di Omar Sosa (alle 22.30, biglietto a quindici euro più prevendita) alla testa di un trio con Christophe “Disco” Minck al basso, synth ed effetti, e Steve Argüelles alla batteria. Il pianista cubano è un autentico poliglotta musicale, capace di abbattere le frontiere e celebrare la diverse anime della musica, coltivando sempre un’intima connessione con le sue radici afro-antillane. A Ortueri si presenterà all’insegna del suo ultimo album, “An East African Journey” (pubblicato lo scorso marzo per OTA Records), basato sulle registrazioni sul campo effettuate strada facendo nel corso di una serie di concerti che ha tenuto nel 2009 in diversi angoli dell’Africa orientale, incontrando i musicisti locali; registrazioni che poi, una decina d’anni dopo, ha arrangiato con l’aggiunta discreta di pianoforte acustico, percussioni, basso e arpa, e con il coinvolgimento degli stessi due musicisti che lo affiancheranno domenica a Ortueri. Il risultato è una serie di splendidi brani che includono suoni tradizionali dei diversi Paesi che Omar Sosa ha visitato durante quel tour, combinati con il tocco sottile del jazz e della musica classica occidentale.
Per agevolare gli spostamenti di andata verso il al Parco Mui Muscas e di rientro a Ortueri, verrà attivato per l’occasione un servizio navetta gratuito, con partenza e rientro al campo sportivo del paese. Nei luoghi dei concerti, inoltre, verrà allestito un punto ristoro che coinvolgerà diversi operatori locali.
Dopo Ortueri, Dromos pianta le tende nella sua Oristano per un’altra tre giorni che lunedì 2 agosto (alle 19.30) ospiterà nel giardino dell’Antiquarium Arborense il giornalista e scrittore Francesco Abate – incalzato da Jimmy Spiga – con la presentazione del suo ultimo romanzo, “I delitti della salina” (evento sold out). L’indomani (martedì 3 agosto) il festival vivrà uno degli appuntamenti più attesi della sua ventitreesima edizione: grande protagonista, in piazza Duomo alle 22, Noa (biglietto a 30 euro più diritti di prevendita). Tra le figure più acclamate e rappresentative del suo Paese, la cantante israeliana sarà affiancata dal chitarrista Gil Dor e da una sezione ritmica formata da Ruslan Sirota al piano, Or Lubianiker al basso elettrico e Gadi Seri alle percussioni, per presentare il suo ultimo progetto discografico, il primo in chiave interamente jazz: “Afterallogy“.
Un doppio impegno chiude mercoledì 4 agosto il trittico di appuntamenti nella città di Eleonora, con il sassofonista Rosario Giuliani, protagonistanel tardo pomeriggio (alle 18) di una masterclass all’Hospitalis Sancti Antoni (al costo di 25 euro più prevendita) e poi, in serata (alle 22), di un concerto in compagnia del trio del batterista Alessandro Cau, con Tancredi Emmi al contrabbasso e Gianfranco Fedele al piano (il costo del biglietto per il concerto è di 10 euro più prevendita; ingresso gratuito per chi avrà partecipato alla masterclass).
Tra gli ospiti in arrivo al festival nei giorni successivi, il trombettista Luca Aquino (il 6 agosto a Bauladu), e Paolo Angeli con la sua chitarra sarda “preparata”, impegnato in un doppio appuntamento (il 7 agosto a Bauladu): in solo (già sold out) e insieme al sassofonista Gavino Murgiae al batterista Cristiano Calcagnile; attesi poi la cantante portoghese Carmen Souza (il 10 agosto a Donigala Fenughedu), e un super trio formato da Danilo Rea al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, artefici di un omaggio a Fabrizio De André: “Le graziose di Faber e altre storie” (il 5 agosto a San Giovanni di Sinis). E a proposito di canzone d’autore, l’8 agosto a Fordongianus si recupera uno degli appuntamenti più attesi della passata edizione del festival, il concerto di Niccolò Fabi, rimandato l’anno scorso per le restrizioni legate alla pandemia; in apertura, un’altra voce, quella della cantautrice sarda Ilaria Porceddu.
Presenti a più riprese sui diversi palchi del festival, la cantante e performer oristanese Marta Loddo, in arte mumucs, e il trio Pororoca apriranno anche la serata del 5 agosto a San Giovanni di Sinis (a precedere il trio Danilo Rea, Roberto Gatto, Ares Tavolazzi), per tenere poi un intero concerto, come unici protagonisti, il 9 agosto a San Vero Milis. Per Marta Loddo altro impegno in programma il 6 agosto a Bauladu, stavolta insieme alla danzatrice Elena Annovi nella performance site specific“Sono tornate le lucciole“. Il 13 agosto, il bosco di Mitza Margiani, nei pressi di Villa Verde, offrirà invece la sua cornice naturale a Enzo Favatacon il repertorio e i musicisti (Pasquale Mirra al vibrafono e alla marimba midi, Rosa Brunello al basso e al contrabbasso, e Marco Frattini alla batteria) del nuovo album del sassofonista sardo, “The Crossing”.
Anche quest’anno, l’appuntamento di Dromos per ferragosto è a Nurecicon Mamma Blues: di scena, sabato 14, due tra i più rappresentativi bluesmen sardi, Vittorio Pitzalis e Francesco Piu con il suo trio; l’indomani riflettori puntati invece su una giovane formazione isolana, il Rebel Blues Trio, e sulla band del chitarrista e cantante Nick Becattini,tra i nomi di spicco della scena blues nazionale. Infine, tappa a Neoneli, il 28 agosto, per l’ultimo concerto di Dromos: in collaborazione con il festival culturale Licanìas, è in programma “A sud di Bella ciao“, il progetto diretto da Riccardo Tesi (organetto e direzione musicale) con un cast di volti noti della musica di matrice popolare: Elena Ledda (voce),Lucilla Galeazzi (voce), Alessio Lega (voce e chitarra), Nando Citarella(voce, tamburello e chitarra battente), Maurizio Geri (voce e chitarra), Gigi Biolcati (percussioni e voce) e Claudio Carboni (sax).
- Non solo musica
Anche il cinema trova spazio nel cartellone di Dromos in due serate a San Vero Milis: l’11 agosto si proiettano il cortometraggio di Francesco Pirisi“Warlords” e “La tomba delle lucciole“, un film di animazione dello studio Ghibli del 1988 di Isao Takahata; al centro dello schermo, l’indomani, il documentario di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado“Il sale della Terra“.
Domenica 25 luglio, a San Giovanni di Sinis, ha intanto vissuto la sua giornata inaugurale la mostra di arti visive “Lucciole” – a cura di Anna Rita Punzo e Ivo Serafino Fenu -, sul tema che connota e dà il titolo a questa edizione numero ventitré del festival. Nei suggestivi spazi delle chiese sconsacrate dedicate alle Anime e a San Salvatore, nel giardino del Museo Civico sono in esposizione i lavori di dodici artisti del panorama contemporaneo: insieme alle installazioni site specific di Josephine Sassu, Sabrina Oppo, Daniela Frongia, Michele Marrocu e Veronica Paretta, si possono apprezzare una selezione di opere fotografiche di Alberto Terrile tratte dal repertorio del trentennale progetto “Nel segno dell’angelo”, le “Cartografie Corporali” di Monica Mura, lavori editi e inediti di Filippo Franco Boe, Narcisa Monni e Gianni Nieddu accanto ad altri tratti dalla ricca e poliedrica produzione artistica di Pietro Sedda e di Antonello Fresu. La mostra si potrà visitare fino al prossimo 31 agosto con ingresso libero, ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 18 alle 20; visite possibili anche in altri giorni, su prenotazione, per gruppi di almeno quattro persone, telefonando al numero 078353611. Accesso limitato e distanziato, nel rispetto delle norme anti-covid.
- AsuondiVerde
Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale in questo delicato momento storico per la Sardegna, vede Dromos portare avanti anche in questa edizione il progetto AsuondiVerde che, in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dal Protocollo di Kyoto, intende conseguire l’obiettivo primario della riduzione dei rifiuti, attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili, il potenziamento della raccolta differenziata, l’utilizzo di alimenti a chilometro zero, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili. Obiettivi, questi, che si sposano alle caratteristiche dei concerti del festival, che spesso nascono per la valorizzazione dei luoghi, dei prodotti tipici e della tradizione enogastronomica di ciascun territorio. Da anni, inoltre, le scenografie modulari di Dromos – a cura di Mattia Enna – si caratterizzano per l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili. Il festival è a impatto zero, e contribuisce a progetti di riforestazione per l’assorbimento dei gas serra, e per ridurre al massimo il proprio peso, seppur minimo, sui territori, educando la cittadinanza all’adozione di comportamenti e stili di vita sostenibili.
Negli spazi del festival, sarà presente il Bio Dromos Bar (grazie alla collaborazione con Sa Pasida di Stefano Marongiu), che dedica particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, con la sua consueta proposta di prodotti bio e di qualità, selezionando materiali biodegradabili e compostabili e rinnovando la politica Plastic Free, volta all’abbattimento dell’utilizzo della plastica negli spazi del festival.
- Biglietti e altre informazioni
I biglietti per i concerti di Noa e di Niccolò Fabi si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna(www.boxofficesardegna.it; tel. 070657428); per tutti gli altri spettacoli, invece, direttamente dal sito www.dromosfestival.it e nella sede di Dromos a Oristano, in via Sebastiano Mele, 5/b. Il prezzo dei biglietti varia a seconda delle serate. Prezzi e maggiori dettagli sono disponibili alla pagina Ticket nel sito del festival. In vendita anche tre mini abbonamenti validi per più serate. Per informazioni, la segreteria di Dromos risponde al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Notizie e aggiornamenti anche nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
Già esauriti i pacchetti turistici organizzati da Le Mariposas de Sardinia in collaborazione con Viaggiemiraggi e Radio Popolare, che uniscono le note del festival alle splendide terre della Penisola del Sinis e del Mandrolisai, tra macchia mediterranea, boschi e asinelli e spiagge paradisiachedell’oristanese.
I concerti e tutti gli altri appuntamenti del festival si terranno nel rigoroso rispetto delle misure anti-Covid. A partire da venerdì 6 agosto, per accedere ai concerti sarà necessario dotarsi di Green Pass, rilasciato a chi ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino anti Covid-19 (validità dal quindicesimo giorno a seguito della prima dose), ma anche a chi risulterà negativo a test molecolare/antigenico rapido (validità 48 ore) e a quanti presenteranno valido certificato di guarigione da Covid-19 (validità sei mesi). La richiesta del green pass dovrà essere fatta attraverso il sitowww.dgc.gov.it. Sono esentati da queste prescrizioni i ragazzi sotto i dodici anni e chi presenterà idonea certificazione medica.
La ventitreesima edizione del festival Dromos è organizzata dall’omonima associazione culturale con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), Fondazione di Sardegna, Banco di Sardegna, amministrazioni dei Comuni interessati, Sanycar,Cantina Bingiateris di Ortueri, Ros’e Mari Farm & Green, Fondazione Oristano. Partner del festival: Saint Louis College of Music di Roma, Consulta Giovani di Bauladu, Curia Arcivescovile di Oristano, Antiquarium Arborense, Hotel Mistral 2, Globe Music Academy di Oristano, Centro Servizi Culturale UNLA di Oristano, ANIAD • Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici, Bio Dromos Bar, Mariposas de Sardinia, Viaggiemiraggi Onlus, Maria Antonia Urru e Radio Popolare. Il festival Dromos fa parte dell’Associazione Sardinia Jazz Network, di Rete Sinis, Bes • Best Events Sardinia e JIP • Jazz Italian Platform.