La Coldiretti Sardegna, dopo l’emergenza propone subito una rilevazione danni e l‘attivazione della misura 5.2 a sostegno delle aziende agricole.
“Subito la ricognizione dei danni e la rilevazione dei dati per poi attivare la misura 5.2 del programma di sviluppo rurale per sostenere le aziende colpite dall’incendio”
È la richiesta di Coldiretti Sardegna indirizzata all’assessorato all’Agricoltura dopo l’incendio del Montiferru e Planargia che ha mandato in fumo oltre 20mila ettari, molti ricoperti da lecci, roverelle e sughere secolari.
Coldiretti Oristano con tutta la sua struttura e guidata dal presidente Giovanni Murru è in campo per fare una prima ricognizione dei danni. Che si sa già essere ingenti per le aziende agricole oltre che ambientali con la perdita di uno dei polmoni verdi della Sardegna. E si stanno già attivando anche per coordinare insieme alle altre Federazioni Coldiretti di tutta la Sardegna l’arrivo di camion di foraggio.
Le aziende agricole hanno perso animali, strutture, mezzi, foraggio, recinzioni e tanti altri danni.
“È fondamentale agire subito e non lasciare che si spengano i riflettori e ci si dimentichi delle vittime di questo violento incendio – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Per questo è importante attivare a strettissimo giro una task force di tecnici di Argea che sul posto rilevino i dati delle perdite, quantificando le perdite in modo tale da attivare la misura 5.2 del Psr che consenta di sostenere le aziende che hanno subito perdite”.
La sottomisura del Psr garantisce alle aziende agricole “la vitalità e la permanenza sul territorio attraverso il ripristino del potenziale produttivo agricolo, zootecnico, dei terreni e delle strutture agricole danneggiati o distrutti a seguito del verificarsi di calamità naturali, di avversità atmosferiche o di eventi catastrofici.
“È uno strumento che potrebbe dare una grossa mano – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Si tratta in questo caso di una calamità naturale e garantirebbe interventi per il ripristino dei danni subiti (animali morti, perdita foraggio, strutture, recinzioni, oliveti ecc.) al 100 per cento. Una misura che va attivata nell’immediato e a burocrazia zero mirata per le aziende che hanno subito danni”.