“Continuiamo a lavorare senza sosta, la situazione è drammatica e sono tanti gli animali feriti, ustionati, o intossicati dai fumi, che incontriamo sulla nostra strada e che stiamo visitando o trasportando in clinica veterinaria – dichiara Beatrice Rezzaghi, responsabile dell’Unità di Emergenza LAV arrivata nell’oristanese martedì, che aggiunge – purtroppo siamo costretti a constatare anche la presenza di molti animali morti, lungo le strade. Sono sia animali selvatici, sia animali allevati, ma anche diversi cani. La cosa che fa più male, è trovare cani morti intrappolati, perché tenuti in recinti o legati a catena, che non hanno avuto la possibilità di sfuggire alle fiamme. La crudeltà che si somma all’orrore dei roghi”.
Dal momento del suo arrivo in Sardegna, l’Unità di Emergenza LAV, supportata da una squadra di 10 volontari delle sedi locali di Cagliari e Sassari – con la sua ambulanza veterinaria e grazie alla disponibilità di due furgoni concessi gratuitamente da Locauto – ha soccorso oltre 50 animali, trovati nelle campagne, lungo le strade, o segnalati dalla popolazione o dalle Forze attive sul territorio, come Vigili del Fuoco e Protezione Civile, con cui l’associazione è in costante contatto.
Tra questi animali, una giovane pecora trasportata in clinica veterinaria e purtroppo deceduta a causa della gravità delle ustioni, alcuni maiali e galline, oltre a 3 asini rimasti feriti nei roghi. Tra gli animali soccorsi, 40 cani e 3 gatti ustionati, di cui i più gravi sono stati trasferiti presso la Clinica Duemari di Oristano, che l’associazione ringrazia per il supporto fornito nelle cure e nell’individuare degli stalli per 8 cani che, una volta curati, saranno presi in carico da LAV che occuperà di farli adottare.
Oltre a prestare cure agli animali – selvatici o familiari – in difficoltà o feriti perché coinvolti negli incendi, e al loro trasporto presso cliniche veterinarie, l’Unità di emergenza LAV e i suoi volontari prevedono di proseguire le proprie attività sul duplice fronte delle perlustrazioni alla ricerca di animali ancora vivi da soccorrere, e dell’aiuto alle strutture del territorio, come canili e rifugi, anche attraverso la fornitura di generi di prima necessità, come cibo e medicinali per gli animali da accudire.
“Ogni giorno in Sardegna combattiamo una sfida contro il tempo per salvare gli animali ancora vivi, ma la situazione è lontana dal risolversi e in continua evoluzione. Un’area vastissima è stata devastata e ci arrivano notizie di nuove riaccensioni di incendi, ci teniamo pronti a ogni sviluppo – commenta Roberto Bennati, Direttore Generale LAV e prosegue – i nostri operatori presenti sul campo sono stati accolti con molto entusiasmo dalla popolazione, persone che hanno perso tutto e che ci hanno affidato i propri animali nella speranza di salvarli. Inoltre, ci sarà una fase due, non meno impegnativa della prima, in cui sarà necessario assicurare aiuti e supporto nelle attività di messa in sicurezza e rifacimento di strutture e rifugi per gli animali sopravvissuti ai roghi”