Oggi faccio azzurro: è il titolo, che fa assonanza con il gruppo del Cavaliere Azzurro del pittore espressionista Vasilij Kandinskij, del nuovo romanzo di Daria Bignardi.
La scrittrice e giornalista presenta il libro edito da Mondadori al festival letterario diffuso Éntula, sabato 17 luglio, a Valledoria.
Appuntamento alle 19, all’Imbarcadero della foce del Coghinas. Modera l’incontro, intervallato dagli interludi musicali a cura della Scuola civica di musica Doria, Ignazio Caruso.Oggi faccio azzurro racconta la storia di Galla, ex modella, con studi in arte, chiamata come l’imperatrice romana Galla Placidia, “quella del mausoleo di Ravenna”: «Darmi quel nome è stato uno dei pochi gesti coraggiosi di mia madre». Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. Esce di casa solo per vedere la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere. «Da quando Doug mi ha lasciata sto bene solo dentro. Canto con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Anche io devo disintossicarmi.»
Durante il primo viaggio da sola, a Monaco di Baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter. Galla, che da ragazza studiava arte, ricorda solo che la Münter era nel gruppo del Cavaliere Azzurro con Vasilij Kandinskij. Ma quel giorno le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano. Da quel momento la voce di Gabriele entra nella vita di Galla: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d’amore con Kandinskij, così simile a quella di Galla con Doug.
Mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di Galla incrocia quella di altri due pazienti di Anna Del Fante: Bianca, un’adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. Le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.
Una storia irresistibile – a tratti comica e a tratti struggente – che mescola leggerezza e profondità, grazia e tenerezza, esplorando il nostro rapporto con il dolore, che è poi il nostro rapporto con noi stessi.
Nella stessa giornata (sabato 17 luglio) prosegue a Ollolai il tour di presentazioni di Ritanna Armeni organizzato dai festival Liquida ed Èntula: appuntamento in piazza Marconi alle 19 con Lucia Cossu, nell’ambito del concorso LibriLiberi. L’indomani (domenica 18 luglio) si chiude il tour di Ritanna Armeni a Norbello, al Parco della musica e delle parole (in piazza Grande) alle 18.30, in una presentazione moderata dalla giornalista Manuela Arca.
ÉNTULA
È il festival letterario inclusivo per antonomasia: dal 2013 propone libri e autori appartenenti a qualsiasi genere letterario, in arrivo da qualsiasi parte del mondo in qualsiasi centro della Sardegna disposto ad ospitarli. Collabora da tempo con i festival Liquida, Dall’altra parte del mare, Un’isola in rete, Tuttestorie, Racconti e paesaggio e LEI, e da quest’anno anche con Aria Acqua Luoghi.
Nello stesso cartellone appaiono scrittori, biblioteche, librerie, associazioni, scuole, strutture pubbliche e private in armoniosa collaborazione, con l’unico ambizioso obiettivo di far diventare il consumo culturale da evento a consuetudine irrinunciabile.
Éntula per l’ambiente
Poiché il 70% dei fan di Éntula hanno riferito di preferire i libri di carta, Lìberos si impegna a piantare quest’anno 462 alberi, tanti quanti sono stati i libri venduti durante l’edizione ridotta e sacrificata del 2020.
Éntula – festival letterario diffuso con la Sardegna è realizzato col contributo di Regione Autonoma della Sardegna – assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Fondazione Sardegna, in collaborazione con Libreria Koinè di Sassari.
Media partner di questa edizione è la testata giornalistica Sardinia Post.