Mentre si definiscono gli ultimissimi dettagli nell’organizzazione, compresi quelli per il rispetto di tutta la normativa anti Covid, a Jerzu il Festival è già iniziato. Ha infatti preso il via a giugno il laboratorio teatrale di comunità “Miele Amaro” tratto dal libro di Salvatore Cambosu e tenuto dai compagni del Cada Die Teatro Francesca Pani, Pierpaolo Piludu, Lara Farci e Mauro Mou, in collaborazione con il Comune di Jerzu e rivolto alla sua comunità. Al centro del lavoro degli allievi attori ogliastrini i temi della cultura contadina, della terra e dell’arte attraverso i quali si indaga il concetto del “vivere in comunità”: «Siamo molto soddisfatti perché quest’anno si sono iscritti in 25 con un’età variabile dai 4 ai 75 anni. Sono tutti molto motivati e questo significa che il lavoro avviato ormai diversi anni fa ha attecchito e fatto nascere in loro il desiderio di incontro e di confronto» racconta Mou. Il risultato di questo impegno sarà presentato al pubblico durante il Festival. Per tre serate, tra la fine dello spettacolo delle 19 e l’inizio di quello delle 21.30, gli allievi si esibiranno intrattenendo il pubblico con i racconti tratti dal laboratorio. Appuntamento al nuraghe “Sa domu’e s’orcu” che sorge poco distante dal centro abitato di Jerzu, sulla collina “Su Concali”.
Al via le prevendite per l’acquisto dei biglietti per i singoli appuntamenti e degli abbonamenti per l’intera rassegna, on line sul circuito https://www.boxol.it/BoxofficeSardegna/it/advertise/festival-dei-tacchi/356112. Qui tutti i dettagli http://www.cadadieteatro.com/2021/07/09/biglietteria-festival-dei-tacchi-2021/
CUORI CAMPIONI.
LA PASSIONE DI GIGI RIVA, I GIGANTI DI SARDEGNA E L’INCREDIBILE ANNO DELLO SCUDETTO
La storia dei campioni del Cagliari non finisce certo con lo storico scudetto conquistato il 12 aprile 1970. Comincia, anzi, un periodo travolgente: per loro, per la Sardegna e per l’Italia. Un’intensa stagione che porta nuove epiche partite: da quelle del campionato, dove la squadra lotta per mantenere il suo primato, ma deve fare i conti con la malasorte, a quelle del Mondiale in Messico, in cui tanti dei compagni sono chiamati a giocare. Una stagione difficile per l’eroe indiscusso Gigi Riva, fuori uso per mesi dopo l’infortunio di Vienna e inseguito dai media a caccia di uno scoop sul suo amore con la misteriosa «Dama Bianca». Una stagione, nel finale, di dolceamari addii con la fine dell’era Scopigno. Ma in questa storia magica e tormentata c’è molto più del calcio e dei suoi campioni. C’è una Sardegna che corre e si rinnova diventando protagonista, tra le miniere di fluorite e la più grande raffineria del Mediterraneo, del rilancio industriale del Paese. E c’è un’Italia intera che lotta per portare nella modernità una società percorsa da discriminazioni arcaiche, dove non esiste il divorzio e imperano le disparità salariali tra Nord e Sud. Luca Telese racconta quegli anni indimenticabili con il passo narrativo del grande romanzo di popolo, di padri e di figli, di battaglie sul campo e fuori. Un’immersione nell’anima di un tempo e di una terra che intreccia partite e retroscena, copertine del «Monello» e radiocronache di Sandro Ciotti, stadi in costruzione e antiche architetture megalitiche. Perché la storia, quando si fa mito, è immensa e inesauribile.
La XXII edizione del Festival dei Tacchi è sostenuta da Comune di Jerzu, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.