Oltre ai cpi, la graduatoria Aspal sopperirebbe in breve tempo alla mancanza fisiologica di dipendenti di tutta l’amministrazione regionale venutasi a creare in anni di pensionamenti non coperti da nuove assunzioni. Il mancato scorrimento sta lasciando a casa quasi 300 laureati pronti a entrare al servizio dello sforzo amministrativo della regione chiamata a operare a pieno regime durante l’attuale crisi economico-sociale e occupazionale. Non accelerando i lunghi tempi del piano assunzionale e la nomina del DG Aspal gli uffici regionali sono privati di centinaia di dipendenti attualmente mancanti che contribuirebbero a concludere la crescente mole di istruttorie, facendo arrivare liquidità a cittadini e imprese stroncati dalla pandemia; evitando inoltre di perdere fondi comunitari e ministeriali drenandoli a beneficio del tessuto socio-economico e imprenditoriale di tutta la Sardegna.
La manifestazione chiede coerenza alla gestione politica-amministrativa regionale che da anni denuncia da più parti carenze di organico come causa di lungaggini e inadeguatezze nei servizi all’utenza da una parte e il tardivo e non completo utilizzo dello strumento disponibile che permetterebbe di colmare totalmente le medesime enormi carenze endemiche di personale ben prima della fine di questa stessa legislatura; attingendo cioè rapidamente da queste figure rispettando altresì i principi costituzionali di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa.