SASSARI. C’è un solo film italiano in concorso alla 74esima edizione del Locarno Film Festival. È sardo, ed è in lizza al Concorso internazionale per la conquista del prestigioso Pardo D’Oro. Il regista sassarese Bonifacio Angius porta ancora una volta la Sardegna alla ribalta del cinema internazionale, e stavolta lo fa con un lavoro dalle tinte forti, “I Giganti”, che lo vede anche protagonista come attore e interprete assieme a Stefano Deffenu (già volto immagine di “Perfidia”), il giovane Riccardo Bombagi e i fratelli Michele e Stefano Manca (alias “Pino e gli anticorpi”), impegnati in un inedito quanto singolare ruolo drammatico. Tra gli altri interpreti ci sono Francesca Niedda, Noemi Medas, Roberta Passaghe e Mila Angius, piccola figlia d’arte.
«Tornare in quel posto magico, così importante per il cinema mondiale mi riempie il cuore di gioia, è un grande onore e un’emozione fortissima – ha commentato a caldo il regista, per la seconda volta in gara all’importate manifestazione elvetica dopo il successo di “Perfidia” nel 2014 –. Sono contento di andarci con un altro film a cui tengo molto, nato dall’idea di mettere a nudo le fragilità dei rapporti umani e di mostrarne il disequilibrio attraverso il mezzo cinematografico. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in questa meravigliosa avventura».
“I Giganti” concorre al Pardo D’Oro per il miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista. Prodotto dallo stesso Angius per Il Monello Film con il contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, il lungometraggio descrive una rimpatriata tra vecchi amici che si ritrovano a fare baldoria in una casa sperduta in una valle dimenticata dal mondo.
Un vecchio vinile è l’occasione per richiamare atmosfere retrò in cui le colonne sonore di Luigi Frassetto amplificano le suggestioni di rabbia e dolore intrise di tenerezza e fragilità, furore e ironia. Da questo abisso emergono ricordi, piombo, e storie d’amore mai dimenticate.
C’è la volontà di illuminarne i lati più oscuri, sinistri e malinconici dell’agire umano, mentre cinismo e violenza fanno da contraltare al ritratto di un piccolo mondo autodistruttivo, motore invisibile delle azioni che a tratti esplodono in maniera cruda e inaspettata.
Le scene sono girate principalmente a Thiesi, all’interno della storica Casa Flores che a fine Settecento fu teatro di vicende significative per la rivoluzione sarda antifeudale. Quindi in un vecchio casale di Campu Lazzari, nelle campagne di Siligo, quasi sul confine tra i territori di Florinas e Ploaghe.
Il trailer dell’opera uscirà il 1 luglio sul portale www.screendaily.com, una delle più importanti riviste per il cinema europeo a livello internazionale, dove sarà disponibile in esclusiva per ventiquattro ore.
Assieme a Cannes, Berlino e Venezia, il Locarno Film Festival rappresenta una delle manifestazioni di settore più rinomate al mondo per la qualità dei lavori in concorso. Nato nel lontano 1946, negli anni ha accolto opere di mostri sacri del cinema come Kubrick, Fellini, Antonioni e Tarantino.
La Piazza Grande della cittadina ticinese è anche il cinema all’aperto più grande del mondo. Dal 4 al 14 agosto vi saranno presentate in prima mondiale, internazionale e europea le migliori produzioni cinematografiche di fronte a un pubblico che per ogni singola proiezione può raggiungere gli ottomila spettatori.