Vicinanza alle popolazioni e tristezza nel cuore. Come Vescovi della Sardegna proviamo un senso di sgomento infinito nel vedere ancora una volta, a causa degli incendi, la nostra gente soffrire e il nostro territorio bruciare.
Particolarmente le popolazioni del Montiferru, della Planargia e dell’oristanese, ma anche quelle dell’Ogliastra e del sassarese si ritrovano duramente colpite dalla furia degli incendi. Il nostro è un grido di dolore e di solidarietà per coloro che hanno visto devastate le loro aziende, gli allevamenti e i prodotti, mentre verifichiamo – con loro e con tutti i sardi – a quale affronto è sottoposta una natura bella e incontaminata, mai troppo apprezzata e né talvolta difesa.
Mentre auspichiamo che vengano accertate eventuali responsabilità, scopriamo anche stavolta quando sia minacciato un incontro pacificato tra l’uomo e l’ambiente e quanto sia decisiva una formazione che, grazie al rispetto della creazione, permetta di custodire il mondo che ci circonda come un giardino, secondo il progetto del Dio creatore.
Nel condividere con i Vescovi dei territori colpiti la preoccupazione per quanto sta accadendo, ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando per aiutare le popolazioni colpite: forze dell’ordine e dell’antincendio, forestali e volontari. E incoraggiamo le forze politiche ad affrontare l’emergenza con misure adeguate, scegliendo anche norme legislative che agevolino la prevenzione e scoraggino eventuali attentatori.