Lo scopo di questa iniziativa è quello di testimoniare un senso di riconoscenza
verso quelle persone, viventi o lontane nella memoria, che in maniera più o meno inconsapevole consentono all’immaginazione di evolvere e di maturare significati di elevazione verso il bene, l’unità e la bellezza.
Da un’idea di Mario Vespasiani, artista che fin dal principio della sua carriera ha sottolineato
l’importanza del ruolo della musa nella pratica artistica, si vuole mettere in risalto
un aspetto fondamentale del processo ma spesso non sufficientemente considerato: quello della nascita dell’idea, dell’energia che si crea nella sua elaborazione e di ciò che
l’ha stimolata.
Vespasiani si è sempre speso in tal senso, nel porre sullo stesso piano dell’artista, quella parte femminile che invece nella storia il più delle volte è rimasta nell’ombra, defilata
e praticamente sconosciuta rispetto agli autori maschi.
Un ruolo che invece al giorno d’oggi assume pari merito, per accertare come tutto sia in relazione e legato da un sottile e dinamico equilibrio.
L’evento inaugurale si è volutamente tenuto nel giorno dedicato alla memoria di Maria Maddalena – figura emblematica della sapienza occidentale e patrona della città
picena di Ripatransone – una delle pochissime di cui è protettrice – una santa ritenuta la più alta testimone di una trasformazione interiore avvenuta per via di un incontro,
dunque profondamente legata allo spirito della rassegna.
Un progetto che si sviluppa per azioni sovrapposte e tempi dilatati, dove perfino
la comunicazione avviene ad eventi svolti, in quanto l’adesione deve manifestarsi in maniera empatica mediante gli spunti e gli indizi seminati precedentemente a voce e sul web.
One Lab Contemporary
Corso Vittorio Emanuele II, 32- 34
Ripatransone Ap – Italy
Fonte foto in evidenza: Ripatransone_Belvedere.JPG (965×729) (wikimedia.org)