Il concerto proporrà una selezione di brani originali di Riccobono, che disegnano le tappe fondamentali nella sua carriera, tracciando le coordinate di un viaggio che si muove tra immancabili tributi alle grandi voci della storia del jazz e grandi standard dell’American Songbook, fino alle pietre miliari della musica brasiliana, in un continuo cambio di registro, reso possibile dall’alternanza di italiano, inglese e portoghese, e dalla capacità del suo interprete di passare con grande disinvoltura dall’ensemble al quartetto.
Ad affiancare Riccobono, ci sarà un quintetto d’archi – appositamente formato per questo appuntamento di JazzAlguer – composto da Michelangelo Lentini, violinista e docente presso il Conservatorio “L. Canepa di Sassari” (membro dello storico ensemble “I Solisti Veneti”, con all’attivo un’assidua collaborazione con Uto Ughi), e da quattro ex studenti dello stesso Conservatorio: i violinisti Francesco Fadda e Matilde Podda, il violista Francesco Spanu e il violoncellista Paolo Tedde. La sezione ritmica, insieme a Massimo Russino alla batteria, schiererà altri due volti ben noti del jazz in Sardegna: Mariano Tedde al pianoforte e Salvatore Maltana al contrabbasso, trio d’eccezione attivo dal 2005 con il nome “Heritage”, che negli anni ha accompagnato artisti di indubbia fama internazionale, come Jesse Van Ruller, Flavio Boltro, Paolo Fresu e Maurizio Giammarco e che attualmente lavora a un disco la cui uscita è prevista per l’autunno 2021.
Classe 1965, attivo nella scena musicale italiana dalla fine degli anni ottanta, Gaetano Riccobono muove i suoi primi passi a Palermo, la sua città natale, al fianco del vibrafonista Enrico Randisi, e partecipa a numerose tournée nell’ambito delle stagioni concertistiche del Teatro Massimo di Palermo, collaborando con rinomati artisti come Lino Patruno e Romano Mussolini, tra gli altri. Nel 1997 pubblica il primo disco a suo nome intitolato “That’s Life”, e trasferitosi a Verona, approfondisce lo studio del linguaggio jazzistico sotto la guida del pianista Barry Harris, collaborando con il Teatro Filarmonico e con artisti del calibro di Giorgio Gaslini , Bobby Durham, Frans Elsen, Salvatore Bonafede e Gianni Cazzola, solo per citarne qualcuno. Dal 2010 insegna canto jazz presso il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo.
Intanto, ieri sera (giovedì 15) JazzAlguer ha vissuto uno dei suoi momenti più caratterizzanti con la finale de concorso JazzAlguer Mediterrani, dedicato ai gruppi emergenti dell’area mediterranea. Erano tre le formazioni chiamate a contendersi il primo posto sul podio: il trio del contrabbassista maiorchino Pere Bujosa (con Xavi Torres al piano e Joan Terol alla batteria) e gli italiani Nu Breeze (Vincenzo Destradis alla voce, Alain Pattitoni alla chitarra, Kim Baiunco al contrabbasso e Dario Rossi alla batteria) e Quiet Quartet (Giulia Bartolini alla voce, Alessio Falcone al pianoforte, Luca Giachi al basso e Simone Brilli alla batteria). Al termine delle rispettive esibizioni, la giuria composta da Giusy Piccone (presidentessa dell’istituito musicale e artistico “Giuseppe Verdi” di Alghero), Chiara “Lafiut” Porcheddu (grafica e illustratrice), Gaetano Riccobono (cantante, autore, arrangiatore, docente canto jazz al conservatorio di Palermo), Mariano Tedde (musicista e docente di piano jazz al Conservatorio “L. Canepa” di Sassari) e il direttore artistico Massimo Russino, ha eletto vincitore Pere Bujosa, che insieme all’alloro della terza edizione del concorso porta a casa il premio di tremila euro messo in palio e da destinare a una produzione discografica o a una tournée di concerti.
Nel corso della serata si è tenuta, inoltre, la premiazione della mostra “Lezioni di Musica – Il Liceo Artistico incontra Jazzalguer”, che dal primo luglio e fino a giovedì 15 ha ospitato presso la Torre di San Giovanni (largo San Francesco) i disegni realizzati appositamente per la rassegna dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Artistico “Francesco Costantino”. L’immagine che rappresenterà la prossima edizione di JazzAlguer – premiata dalla giuria composta dal presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu, Bastianina Crobe dell’associazione culturale Bayou Club-Events, e dalla professoressa Stefania Merella – è stata quella della studentessa Giorgia Sibel Nieddu.
Gli appuntamenti di JazzAlguer proseguono mercoledì 21 luglio a Lo Quarter con un altro importante tassello della scena jazzistica nazionale: alle 21.30 a muovere le dita tra i tasti d’ebano e avorio sarà il pianista siciliano Dino Rubino, atteso ad Alghero sull’onda del disco “Time of Silence” (pubblicato l’anno scorso dalla Tuk Music), accompagnato da Paolino Dalla Porta al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria.
I biglietti per il concerto di Gaetano Riccobono costano quindici euro e si possono acquistare su TicketSms, ad Alghero presso l’edicola di via Catalogna e nel nuovo punto di prevendita in via Carlo Alberto, 86, domani (sabato 17 luglio) dalle 18.30 alle 20. Oltre ai biglietti, è disponibile un abbonamento per i prossimi nove concerti della rassegna al prezzo di 105 euro Informazioni al numero 328 83 99 504 all’indirizzo di posta elettronica [email protected].