“Attenderemo la prossima convocazione del MiSE per poter verificare la concretizzazione degli atti annunciati nella riunione odierna e previsti nel mese di agosto per capire se la rinnovata volontà di Jindal, al ministro Giorgetti, è credibile o meno. Ad oggi valutiamo ancora troppo generiche le dichiarazioni aziendali sulla disponibilità ad apportare nuovo capitale, investire sui treni di laminazione e forno elettrico, consentire l’ingresso di Invitalia in JSW Italia senza aver presentato un piano industriale realizzabile”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Lorenzo Fusco, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario responsabile UILM Piombino, a margine dell’incontro tenutosi oggi in remoto con il MiSE, presieduto dalla viceministro Alessandra Todde, con la partecipazione delle istituzioni locali ed il management italiano di JSW Italia.
“Se la vice ministro Todde non avesse preteso dai rappresentanti aziendali e di Invitalia, come da noi richiesto, un’accelerazione sui tempi ed una tabella di marcia sulle cose da fare, avremmo espresso un giudizio negativo sull’incontro di oggi” sottolineano Gambardella e Fusco.
“Ci ha lasciato perplessi – aggiungono – la richiesta avanzata da azienda e istituzioni locali di revisione dell’Accordo di Programma senza avere un’idea di progetto di sviluppo complessivo del territorio, a partire da un piano industriale che salvaguardi siderurgia ed occupazione come previsto dall’attuale accordo”
“Abbiamo ricordato – continuano – ai rappresentanti del dicastero dello Sviluppo economico, che le organizzazioni sindacali sono ancora in attesa di essere convocate dal ministro Giorgetti per un confronto sull’annunciato piano della siderurgia”.
“A questo punto – concludono – ci attendiamo una convocazione a breve dal MiSE per un aggiornamento della vertenza”.