Il testo, che riprende in parte il disegno di legge all’esame della Commissione Agricoltura del Senato presentato dal Presidente Gianpaolo Vallardi, anch’esso eletto con la Lega, riconosce la centralità della figura dell’agricoltore non solo come custode del mondo agricolo ma anche ambientale e dell’ecosistema.
“Seguendo in parte la strada già tracciata con successo da altre regioni italiane riteniamo sia giusto riconoscere il valore profondo che l’attività agro-silvo pastorale ha nel sostenere gli sforzi per la conservazione della natura e la riduzione del rischio idrogeologico.” Afferma Dario Giagoni promotore e primo firmatario del testo “La presenza costante e professionale dentro i territori dell’agricoltore lo porta inevitabilmente ad essere il primo protagonista di tutte quelle azioni ed opere che possono prevenire i tanti eventi calamitosi che ogni anno, purtroppo, devastano le nostre campagne e i nostri centri urbani e rurali, con ingenti danni economici e non solo.
L’agricoltore, nel suo essere profondamente legato alla sua terra, a quelle zolle che quotidianamente lavora, finisce per conoscere a menadito ogni sua vulnerabilità e criticità; ogni fragilità strutturale e, soprattutto, ha ampio sentore del modo di prevenire e ridurre i danni provocati ogni anno dai disastri naturali, o dolosi, che tutti ben conosciamo.
Chi lavora la terra conosce perfettamente il suo passato attraverso il suo presente, ma soprattutto vuole garantire un futuro florido.
L’articolato” prosegue il leghista “prevede che la regione promuova tale figura attraverso la pubblicazione di appositi bandi che fissino, fra l’altro, i criteri e le modalità di manifestazione di interesse da parte degli agricoltori, siano imprenditori agricoli singoli o associati, nonché come società cooperative del settore agricolo e forestale.
Coloro che, a seguito di specifica richiesta vengono iscritti negli appositi elenchi tenuti dall’ assessorato competente, devono impegnarsi a svolgere opere di conservazione, protezione, manutenzione e prevenzione dei luoghi ove operano.” Conclude Giagoni.