Centinaia di libretti consegnati nella serata di lunedì 26 a Nuoro, ancora centinaia di libretti consegnati a Senorbì nella serata di martedì 27 e si procederà ancora mercoledì 28 a Oristano, sempre in nome della libertà dalla droga.
Non passa giorno in cui i notiziari ci mettono al corrente degli incidenti provocati dal tossicodipendente di turno che, sotto gli effetti dello sballo, ha provocato questo o quell’altro disastro. Non passa giorno in cui arresti per droga umiliano lo spacciatore di turno. Ma dietro a questi singoli episodi e personaggi ci sono persone che vengono coinvolte, che magari non hanno nemmeno mai avuto a che fare con la droga: parenti, amici, vittime degli incidenti, tutte persone che ricevono uno schiaffo dalla vita per la scoperta improvvisa dei danni che il loro caro combinava per via della droga.
Motivati da quanto disse il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard che si riferì alla droga indicandola come “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, i volontari informano le persone con cadenza settimanale. Le lotte per libertà dovrebbero essere indirizzate ad un solo tipo di sostanza chimica, la droga. L’unica libertà dalle sostanze chimiche immesse nel corpo, dovrebbe essere la libertà dalla droga.