La necessità di “aprire un confronto sui temi del lavoro, dello spopolamento territoriale della nostra provincia e del precariato lavorativo e sociale dove si possano improntare necessariamente le riflessioni e denunce di tanti giovani che quotidianamente si incontrano per strada ed esternano le innumerevoli difficoltà di rimanere in Basilicata per via del lavoro che non c’è e del basso livello infrastrutturale” viene sottolineata da Pino Giordano dell’Ugl Matera.
Giordano ricorda come “non si ferma lo spopolamento di Matera, la provincia ha perso solo in un anno migliaia di concittadini ed il fenomeno è preoccupante – aggiungendo che “è evidente che le famiglie del nostro territorio oggi stanno pagando un prezzo altissimo, manca il lavoro è ciò è giustifica di quanto avviene.
Per l’Ugl – spiega quindi il sindacalista – è necessario ed indispensabile riflettere su tale evento, la regione è collocata all’ultimo posto della classifica tra regioni d’Italia e questo fenomeno viene molto più accentuato dalla crisi pandemica. In questa fase di indebolimento della domanda offerta lavoro bisogna assicurare alle imprese locali strumenti più coerenti. Le aziende devono essere messe nelle condizioni di tentare di agganciare le strade dello sviluppo.
Si mettano in campo – ha sottolineato – azioni di politiche attive per assicurare ai tanti lavoratori le condizioni economiche minime per sopravvivere ed invertire la tendenza con scelte precise e coraggiose, scelte nette di discontinuità, attraverso un patto tra i componenti sociali, imprenditoriali ed istituzionali”.