NURARCHEOFESTIVAL, tredicesima edizione, avanti tutta. La rassegna organizzata dal Crogiuolo propone domani, sabato 24 luglio, un doppio appuntamento di grande appeal.
Si comincia al Nuraghe Is Paras di Isili, dove alle 19 va in scena PESTICIDIO, lo spettacolo di Pierpaolo Piludu e Andrea Serra, prodotto da Cada Die Teatro, che vede protagonista lo stesso Piludu, con la voce fuoricampo di Lia Careddu, la regia di Alessandro Mascia, le launeddas di Bruno Loi (luci e suono di Giovanni Schirru, realizzazioni sceniche di Marilena Pittiu e Mario Madeddu, con la collaborazione di Franzisca Piludu, documentazione video di Andrea Mascia, la consulenza scientifica di Giampietro Tronci e Luigi Usai).
Bachisio è un uomo buono, semplice, fortemente legato alla sua terra. Insieme a sua moglie, Maria Grazia (a cui regala la voce Lia Careddu), e a suo figlio, come tanti altri contadini sta lottando contro una grande impresa, “Bentulare”, che ha acquistato enormi appezzamenti di terreni in tutta la Sardegna per coltivarli in maniera intensiva. Il figlio Michelangelo, laureato in agraria, da anni cerca di coniugare le antiche conoscenze agricole dei suoi nonni con la ricerca scientifica e la produttività, in un contesto di grande rispetto per la natura.
Bachisio, però, sta vivendo giorni di grande dolore… Qualche settimana prima, insieme al figlio aveva chiesto con insistenza, ma inutilmente, ai responsabili di “Bentulare” di non irrorare con pesticidi i campi attigui ai loro per non inquinare le produzioni biologiche. Il racconto dell’anziano contadino si fa, via via, sempre più intenso e diventa una dichiarazione d’amore alla giustizia, alla Terra e all’amore stesso
Alle 21.30 ci si sposta al Nuraghe Arrubiu di Orroli, perché è lì che approderà Ascanio Celestini con il suo I 20 ANNI di Radio Clandestina – Roma, le Fosse Ardeatine, la Memoria, spettacolo scritto dall’attore romano partendo dal testo di Alessandro Portelli “L’Ordine è già stato eseguito”.
Il 24 marzo del 1944 vengono trucidate 335 persone: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine. “Questa delle Ardeatine è una storia che uno potrebbe raccontarla in un minuto o in una settimana. È la storia dell’occupazione che non finisce con la liberazione di Roma. È la storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni ’50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano”. Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca di polizia in Via Rasella. Il giorno dopo per rappresaglia i nazisti uccideranno 335 civili italiani innocenti in una cava sulla via Ardeatina, 10 per ogni tedesco morto. “Questa sembra una storia che inizia un giorno e termina due giorni dopo, che si consuma in poche ore. Ma nel libro “L’ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli (vincitore del Premio Viareggio) questa storia di poche ore viene inserita nella storia dei 9 mesi di occupazione nazista a Roma, e poi in quella dei 5 anni della guerra, dei 20 anni del fascismo: il libro si fonda su circa 200 interviste a singole persone, a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria di una intera città. Perché l’eccidio delle Fosse Ardeatine è conosciuto da tutti, e in particolare per i romani ha segnato il momento più tragico dell’occupazione nazista”.
Il primo studio di Radio Clandestina, per un più ampio progetto sulla memoria orale dell’eccidio alle fosse Ardeatine, Celestini lo presentò dal 31 ottobre al 3 novembre 2000 nella cella n.11 dell’ex- carcere nazista di Roma in via Tasso (oggi Museo della Liberazione) per la manifestazione Luoghi della Memoria. “Sono passati vent’anni e i miei racconti stanno ancora in quella stanza. Nei pochi metri quadrati che occupano le scenografie di tutti gli spettacoli che ho portato in scena dopo”.