Con 15 voti a favore, 4 contrari (Maria Obinu, Efisio Sanna, Francesco Federico e Patrizia Cadau) e un astenuto (Vincenzo Pecoraro), il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e il Documento unico di programmazione 2021-2023.
Dopo che la presentazione del Sindaco Andrea Lutzu e dell’Assessore al Bilancio Angelo Angioi nella precedente seduta, ieri l’assemblea civica ha discusso e votato il documento programmatico e contabile.
IL primo intervento è stato quello di Veronica Cabras, Presidente della Commissione Bilancio, che ha relazionato sui lavori dell’organismo consiliare: “La Commissione bilancio ha esaminato bilancio in più sedute, ci si è soffermati sull’addizionale Irpef e sulla rimodulazione prevista per il 2022, IMU che subirà variazioni dovute al concorso al fondo di solidarietà, alla TARI sulla quale incideranno le somme derivanti dall’iscrizione di nuovi contribuenti dovuta alle nuove utenze registrate. L’esame si è soffermato anche sull’imposta di soggiorno, sul patrimonio comunale, sulla cessione dei reliquati, sui beni suscettibili di alienazione ma ancora non cedibili e sul Documento unico di programmazione. Tutti gli assessori, infine, hanno relazionato e si sono confrontati con la Commissione sull’attività prevista per l’ultimo anno di legislatura”.Per Patrizia Cadau (Movimento 5 stelle): “Il dato politico di questo bilancio è che Oristano resta indietro, imprigionata in un reticolato continuo di provincialismo, clientelismi e nepotisimi che emerge, consiliatura dopo consiliatura, senza mai una reale alternativa. Il bilancio di previsione è un insieme di bellissime promesse, ma sono tante quelle disattese a fronte di parole edificanti pronunciate da chi governa. È stata disattesa ogni promessa di lealtà tra gli stessi compagni di viaggio di chi governa. Sono state fatte scelte politiche bizzarre che non hanno giovato alla città. Oristano è una bellissima città dove se si perde il lavoro si è costretti ai margini, dove se hai bisogno dei servizi sociali sei costretto a enormi ritardi, dove è meglio non ammalarsi. La ferita più sanguinante di tutti i nostri discorsi è la prolungata chiusura del teatro. Si è fallito non portando Oristano a esercitare la centralità che merita nel territorio, è assente dalle politiche regionali e nazionali, da quelle politiche ed economiche”.
“L’unica cosa certa di questo bilancio è che è stata aumentata l’addizionale IRPEF 2022 motivando poco e male questa scelta – ha detto Efisio Sanna (PD) -. Il Sindaco ha fatto una semplice elencazione, quasi una relazione di fine mandato. E sulla base di queste elencazioni ci chiediamo se siate davvero convinti che il tema delle riaperture sia vincente: la torre di Mariano ci ha messo 2 anni a riaprire, il teatro si dice che riaprirà a settembre, sul dormitorio c’è solo una promessa e non lo avete riaperto così come il nuovo palazzetto. Fate tanti annunci, parlate molto e realizzate poco rispetto a quanto dite”.
“Che fine hanno fatto il master plan di Torre Grande, i lavori del porticciolo, quelli del mercato civico, alcuni progetti di Oristano est? Sull’ordinario siete mancati troppo. Il Covid è stato straordinariamente grave a livello planetario non può essere una giustificazione per tutto – ha proseguito Sanna -. Non c’è stato alcun impulso alla seconda fase del Piano particolareggiato del centro storico, al PUM, a una politica espansiva del verde pubblico, all’economia circolare, alla sostenibilità ambientale. Il Sindaco ha fatto un bilancio del suo mandato e si è ricandidato alla guida della città, lo facciamo anche noi, ci candidiamo alla guida di questa città con la convinzione di poter fare meglio”.
“In questa aula assistiamo a un teatrino poco edificante, a una mancanza di confronto e di dibattito – ha esordito Maria Obinu (PD) che si è poi soffermata su alcuni temi del bilancio -. È grave che il dormitorio sia ancora chiuso, la soluzione delle casette è insufficiente e il progetto di realizzarlo in una frazione fa sorgere molti dubbi. Il servizio sociale risulta allo sbando per una mancanza di linea politica, per un carico di lavoro troppo grande sul dirigente ma anche per i problemi legati alle carenze di personale. Le famiglie lamentano tagli di risorse nel progetto Ritornare a casa per far fronte alle gravi disabilità. Il porticciolo è emblematico del fallimento di questa amministrazione: il finanziamento è stato revocato l’anno scorso e ancora oggi non è stato ripristinato. Il porticciolo versa in una situazione disastrosa e Torre Grande si trova in una condizione come mai si è trovata prima”.
Per Antonio Iatalese (Fratelli d’Italia) “La rimodulazione dell’IRPEF è un atto di responsabilità nei confronti della città, del Comune e della prossima amministrazione. Respingo le accuse rivolte ai servizi sociali. Hanno fatto fronte egregiamente a una grave emergenza determinata dal Covid. Questo inevitabilmente ha creato rallentamenti nell’ordinario, ma si sta recuperando. Il programma Ritornare a casa è stato finanziato con le medesime cifre degli anni passati e come in altri anni quando si sono verificate nuove esigenze si è intervenuti in corso d’opera. Questa amministrazione ha lavorato bene e i risultati sono innegabili: lo testimoniano tra le altre cose la riapertura della Torre di Mariano, quella prossima del Teatro e l’apertura dello Skate park che attendevamo da 20 anni”.
Luca Faedda (Forza Italia): “Dopo 4 anni di lavoro sentire dire che questa amministrazione ha millantato è un’offesa nei confronti dell’istituzione, ci sono persone che hanno sempre lavorato, portando il proprio contributo. Sul porto turistico c’è mala informazione. Il porto turistico è un procedimento in itinere, la Giunta Lutzu salvò in extremis un finanziamento per un progetto che aveva tanti aspetti lacunosi. Il progetto preliminare è stato rivisitato sulla base di una rinegoziazione con la Regione. La stessa Regione ha definanziato una parte dell’intervento. Siamo comunque destinatari di un finanziamento di un milione 200 mila euro e attendiamo buone notizie a breve dalla Regione sul recupero del finanziamento. Queste risorse, come ci è stato garantito, arriveranno quanto prima e gli interventi saranno realizzati e sarà un buon risultato per tutti”.
“Il mio – ha proseguito Faedda – è un bilancio positivo dell’azione di questa amministrazione, ho sempre visto un sindaco in prima linea per tutto, sempre presente e disponibile per tutto”.
Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) ha sottolineato alcuni importanti risultati raggiunti in questi anni: “L’amministrazione Lutzu porta a casa più di 30 milioni di euro per la città La sfida sarà riuscire a spendere queste risorse nei tempi e nei modi corretti. I revisori mettono degli alert – ha precisato – e uno di questi è sulla liquidità e anche per questo motivo è stato necessario prevedere la rimodulazione delle aliquote Irpef per il 2022”.
Davide Tatti (Fortza Paris): “In questi anni si è lavorato moltissimo nel settore della cultura. Sono stati raggiunti risultati importantissimi con la nascita della Fondazione Oristano che è stato un fatto molto importante per la città, così l’ingresso nel cda della Fondazione isola del romanico, con l’apertura della torre e a breve anche del teatro, con l’inaugurazione della mostra su Carlo Contini, la programmazione del Settembre oristanese e dell’Ottobre eventi. E tra i risultati importanti dobbiamo citare l’inaugurazione dello skate park”.
Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) si è soffermato sul lavoro fatto sulle frazioni, sui centri matrice e la procedura avviata per il trasferimento degli usi civici “un problema che attanaglia la città da decenni”. Ha poi annunciato il varo di un piano per l’adesione al fondo di Kyoto per il miglioramento energeticamente tutti gli edifici pubblici (palazzi, palestre, scuole, uffici) che consentirebbe di risparmiare importanti risorse”.
Per il consigliere indipendente Francesco Federico “l’unico aspetto positivo di questo bilancio è che è l’ultimo della Giunta Lutzu”.
Luigi Mureddu (Forza Italia) ha evidenziato l’importanza della programmazione e di alcuni progetti: “Ho una visione della città che è sotto l’occhio di tutti. Nel piano triennale delle opere pubbliche, con il bando periferie vedo chiudersi un cerchio intorno alla città che si completa anche con il Pum e con il Piano del Centro storico oltre che con la Programmazione territoriale”.
Danilo Atzeni (Psdaz) ha annunciato l’astensione e la non partecipazione alla votazione.
Nella sua replica l’Assessore Angelo Angioi ha posto su alcuni temi. Si è soffermato sulle criticità del personale dell’ente, sollevate dalla quota 100, dal pensionamento di numerosi dipendenti che hanno aperto problemi creando gravi disagi alla struttura amministrativa, acuita dal lavoro a distanza, che si vogliono risolvere attraverso un piano di assunzioni e una riorganizzazione dei compiti.
“Sui Servizi sociali e sul Ritornare a casa la quota per gli utenti si riduce perché ci sono più utenti, questo è vero, ma è una riduzione minima perché i nuovi utenti fortunatamente non sono tanti” ha concluso Angioi.
Il Sindaco Andrea Lutzu ha chiuso il dibattito ricordando alcuni importanti risultati raggiunti recentemente: “La vendita dell’area mercato di via Marconi, i progressi sugli usi civici anche grazie ad alcune novità legislative e sul trasferimento dei vincoli dei piani di zona”.
Sempre ieri sera il Consiglio comunale ha approvato la verifica della salvaguardia degli equilibri generali di bilancio 2021 – 2023.