Affollata riunione oggi a Villanova Monte Leone, organizzata dall’associazione di categoria agricola Copagri Nord Sardegna, la riunione nel rispetto delle norme sul Covid 19. Fra i relatori Paolo Ninniri Presidente territoriale della Copagri, Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli, Salvatore Palita del Centro Studi Agricoli ed ex presidente Consorzio Pecorino Romano DOP, Marco Satta, Rita Farina e Leonardo Spanu dirigenti della Copagri territoriale.
A fare gli onori di casa e introdurre i lavori dell’assemblea l’agronomo Leonardo Spanu che è anche il riferimento locale della Copagri, nel suo intervento ha sottolineato quello che a Villanova Monteleone si dovrebbe fare per il rilancio del comparto agricolo. A portare i saluti il sindaco di Villanova Monteleone Vincenzo Ligios che insieme al vice sindaco Salvatore Niolu e al delegato all’agricoltura Leonardo Solinas che hanno seguito con attenzione i lavori.
Paolo Ninniri nel suo intervento ha spiegato nei dettagli quali servizi svolge la Copagri e quale assistenza da a chi aderisce, siamo in forte espansione e questo lo dimostra il raddoppio delle aziende agricole aderenti nel 2021 rispetto al 2020. Marco Satta nel suo intervento ha spiegato quale futura si prospetta nella nuova PAC recentemente approvata.
Tore Piana ha invece spiegato i fondi disponibili nel PSR per gli anni 2021 e 2022, le proposte sul Recovery Fund in agricoltura, l’importanza dei distretti rurali e l’importanza del rispetto delle norme sulla sicurezza regolate dalla L.81 nel settore agricolo, evidenziando che nella prossima PAC si dovrà rispettare la norma sul “Benessere dell’uomo” fondamentale per poter ricevere i contributi Europei, Rita Farina operatrice CAA dell’organizzazione, ha illustrato l’importanza dell’incentivazione dei giovani per non abbandonare l’agricoltura e ha illustrato le misure economiche e di aiuti che nei prossimi anni ci saranno a favore dei giovani che intendono investire nel settore agricolo.
L’intervento più seguito è stato quello di Salvatore Palita che è intervenuto sul prezzo del latte di pecora e sulle produzioni di formaggi pecorino romano DOP e il mercato dello stesso. Palita ha esordito che nel 2021 la produzione del Pecorino Romano Dop è deficitaria rispetto all’offerta, non si è prodotto il latte sufficiente per soddisfare la richiesta dei pecorini.
Per questo motivo nei prossimi mesi assisteremo a un notevole incremento del prezzo in vendita del Pecorino Romano che si avvia a superare i 9 euro al Kg. Sono cambiate le abitudini alimentari e sono cambiati i mercati, che sino a oggi erano quasi esclusivamente quelli degli Stati Uniti, oggi si vende in tutta Europa, in Italia e nei paesi emergenti dell’Est, questo grazie a un salto nella qualità del prodotto e alla promozione svolta in questi anni.
Oggi il Pecorino Romano DOP, continua Palita viene inserito negli acquisti da parte dei Buyer insieme al Parmigiano Reggiano e al Grana Padano. Il prezzo di oggi, prevedo che non subisca brusche cadute, come sino a oggi eravamo abituati, ma resterà stabile, perché i mercati di riferimento sono cambiati e sono molto più vasti, inoltre a causa del COVID 19 sono cambiate le abitudini alimentari del consumatore che richiede qualità ed il PR DOP viene inserito nei piatti pronti.
C’è tanta strada da fare, e il momento positivo non deve far rilassare gli attori della filiera e la politica regionale, un po’ latitante in questo periodo nel settore ovi-caprino, il mercato richiede qualità e questo, prosegue Palita , necessità di certificare la qualità del latte che si trasformerà per produrre formaggi pecorini, serve un piano di controlli e prelievi sulla qualità del latte che si produce, servono laboratori adeguati e serve un grande sforzo di assistenza agronomica e veterinaria a favore degli allevatori, oggi questo non ha l’organizzazione che si richiede.
Palita si è poi soffermato delle differenze sul prezzo del latte di pecora pagato dal sistema delle cooperative rispetto a quello dell’Industria privata, sono due mondi imprenditoriali completamente differenti, anche da un punto fiscale. Questi sistemi devono collaborare, serve un contratto di vendita tipo e questo ruolo propositivo lo può svolgere oggi OILOS.
Comunque il sistema della cooperazione nei prossimi anni è destinato a crescere, ha concluso il dirigente di Centro Studi Agricoli. Numerosi gli interventi del pubblico presente, fra i più accalorati quello di Raffaele Idda che ha esposto importanti argomenti, fra i quali il rilancio della Suinicoltura, dell’allevamento dei Bovini da carne e quello delle produzioni GREEN prodotte con l’innesto dei perastri selvatici, presenti nelle campagne dell’agro di Villanova Monteleone con cultivar autoctone oggi in via di estinzione.