“L’iniziativa dei lavoratori di Piombino in presidio questa mattina al ministero dello Sviluppo Economico è riuscita a far riaprire il tavolo di confronto sulle due vertenze del polo siderurgico toscano. Finalmente abbiamo interrotto il silenzio del MiSE che durava dall’ultimo incontro del 13 maggio scorso. I responsabili del dicastero si sono impegnati ed inviarci, entro l’inizio della prossima settimana, una convocazione per un incontro che si terrà presumibilmente entro la fine del mese luglio”.
Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Lorenzo Fusco, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e responsabile territoriale UILM Piombino-Livorno, a margine dell’incontro tenutosi oggi al MiSE, presieduto da Stefano D’Addona, capo della segreteria tecnica del vice ministro Alessandra Todde e Luca Annibaletti, coordinatore delle Struttura delle crisi d’impresa.
“Riteniamo – sottolineano Gambardella e Fusco – che sia stato utile l’incontro odierno in virtù dell’impegno assunto da parte dei responsabili del MiSE ad intervenire presso il ministero del Lavoro per la proroga degli ammortizzatori sociali di Piombino Logistic e JSW Steel, che scadranno rispettivamente a settembre e dicembre di quest’anno, e presso il ministero delle Infrastrutture per la proroga delle concessioni portuali in scadenza a fine luglio”.
“Ci è stato confermato – aggiungono – che, rispetto al piano nazionale della siderurgia, che è in avanzato stato di definizione, il polo siderurgico di Piombino ne è parte integrante e potrà beneficiare di tutti gli strumenti che si renderanno disponibili per il suo rilancio”.
“La Uilm – continuano – ha chiesto di procedere celermente con un confronto direttamente con Sijan Jindal per conoscere le reali volontà del gruppo indiano per il rilancio di JSW, Piombino Logistic e GSI e, nel caso in cui non venissero riscontrate serie intenzioni, di prevedere soluzioni alternative di che interrompano una gestione destinata a distruggere, nel tempo, il patrimonio industriale dell’ex Lucchini”.
“Anche per quanto riguarda Liberty Magona – proseguono – abbiamo chiesto di intervenire direttamente sui rappresentanti del gruppo Gupta per assicurare allo stabilimento ex ArcelorMittal la continuità produttiva nel breve e nel lungo periodo con un adeguato supporto finanziario per l’approvvigionamento dei semiprodotti. Su questo aspetto i rappresentanti del MiSE verificheranno la possibilità di rendere disponibile in supporto degli strumenti finanziari disponibili dall’art.37 del Decreto Sostegni”.
“La Uilm ha ribadito ai responsabili del dicastero dello Sviluppo Economico che la richiesta dei lavoratori piombinesi non è la possibilità di beneficiare dei soli ammortizzatori sociali ma di ritornare in fabbrica per riconquistare salario per il sostentamento delle proprie famiglie e la dignità delle persone – concludono –
Ci attendiamo nel prossimo incontro di poter aver un positivo riscontro degli impegni assunti dal MiSE”.