Giuseppe Guida (sindaco di Positano): “Positano non si è mai fermata. Nel 2020 abbiamo effettuato la campagna di scavo. Oggi il team di restauratrici ha operato proprio sui reperti portati alla luce nel 2020, durante il primo anno di pandemia. Ma non ci fermiamo, siamo determinati e dunque gli scavi stanno continuando e le sorprese non mancheranno. Un grande ringraziamento alla Soprintendenza di Salerno. Ai primi di Agosto il briefing stampa con presentazione dei reperti restaurati e di quelli che stanno per venire alla luce”.
Rosario Santanastasio (Pres. Nazionale – Archeoclub d’Italia): “Archeoclub d’Italia c’è! La Costiera Amalfitana non è ferma e sta sviluppando nuove strategie”.
“Oggi il team di restauratrici ha lavorato su reperti ceramici, musivi, lapidei, frammenti di pareti dipinte risalenti al I sec. d.C. elementi in bronzo, ferro e piombo che sono stati portati alla luce nelle campagne di scavo del 2019 e del 2020. Durante la pandemia Positano non si è fermata e grazie alla Soprintendenza è stato possibile effettuare una campagna di scavo anche nel 2020. L’Amministrazione comunale di Positano, dunque, sta promuovendo la valorizzazione e il restauro degli ultimi ritrovamenti emersi durante le indagini archeologiche eseguite nel 2019 e nel 2020 nei pressi della Chiesa di S. Maria Assunta, condotte con la Direzione scientifica della Soprintendenza di Salerno”. Lo ha affermato Giuseppe Guida, sindaco di Positano.
“Lo scavo della nuova area ha svelato reperti ceramici, musivi, lapidei e frammenti di pareti dipinte. Questi ultimi rientrano nel IV stile, risalenti alla metà del I sec. d.C. con rappresentazione di complesse architetture – ha proseguito Guida – scene mitologiche, flora e fauna. I dipinti saranno ricomposti, spolverati dalla terra di scavo, puliti con soluzioni a base acquosa, poi consolidati con resine a base idroalcolica e sottoposti a stuccatura con calce idraulica e polvere di marmo. Inoltre è stato giù eseguito il microscavo in laboratorio di rinvenimenti in bronzo, ferro e piombo sempre risalenti al I sec. d.C. e non è finita”.
La missione archeologica non è terminata e nelle prossime settimane, a Positano si terrà la presentazione alla stampa sia dei reperti rinvenuti nel 2019 e 2020, restaurati e sia di quelli che stanno per venire alla luce con la nuova campagna di scavo.
“Stiamo portando alla luce la Positano antecedente al 79 d.C. con nuovi scavi archeologici che rappresenteranno davvero una grande sorpresa – ha concluso Guida – un fiore all’occhiello. Ai primi di Agosto terremo il briefing stampa con illustrazione dei nuovi reperti archeologici ma anche di quelli restaurati. L’idea è ripartire dalla cultura ed in particolare dall’Archeologia. Anche durante il periodo di chiusura abbiamo continuato ad investire sviluppando nuove prospettive attraverso nuovi scavi e stanno venendo alla luce sorprese e reperti che porteremo all’attenzione della stampa internazionale. Siamo pronti anche a predisporre ulteriori progetti con i quali continuiamo di portare alla luce nuovi affreschi e non solo. C’è grande collaborazione e comunità d’intenti tra Enti, tra Comune e Soprintendenza!”.
La Costiera Amalfitana rilancia il turismo culturale.
“La Costiera Amalfitana non è bella solo per le baie, le grotte, i sentieri naturalistici. La Costiera è patrimonio dell’Umanità proprio per l’aspetto antropologico legato al paesaggio naturalistico. Le scoperte che stanno venendo alla luce in Costiera Amalfitana non sono poche – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – e sono la testimonianza del tempo. Riportare alla luce la Positano antecedente all’eruzione che coprì Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia è emozionante e fondamentale. Si stanno sviluppando nuove strategie in Costiera Amalfitana basate anche su itinerari culturali. Pensiamo ad esempio alla Villa Romana di Positano ma anche la Villa Romana di Minori. Oramai ci siamo. Attendiamo i restauri, poi nei primi giorni di Agosto, nel corso di un briefing stampa Positano illustrerà le meraviglie del tempo che stanno emergendo dal suo ventre”
Ora c’è anche l’archeologia che va ad integrare la grande offerta storicamente proveniente esclusivamente dalla Costiera Amalfitana tutta!