Quanto costa (realmente) acquistare casa?
Acquistare casa, si sa, è un’operazione complessa e dispendiosa. I prezzi variano considerevolmente in base a numerosi fattori e non tutti possono permettersi un investimento di diverse migliaia di euro da destinare a un immobile.Nonostante lo Stato abbia elargito agevolazioni e bonus a sostegno dei più giovani e di chi presenta un reddito più basso, i costi per l’acquisto della prima o della seconda casa continuano a rimanere alti.
Ciò è dovuto principalmente al fatto che un’operazione di compravendita non è limitata al prezzo in sé dell’immobile, ma include una serie di costi come tasse, imposte e spese accessorie che fanno lievitare il costo finale che l’acquirente deve affrontare.
All’atto della firma del contratto, infatti, ci si rende conto che il rogito ha un costo maggiore rispetto a quanto preventivato.
Sono diverse quindi le voci di spesa da tenere in considerazione al momento dell’acquisto di un immobile. A seconda se l’affare avviene tra privati o imprese, bisogna tener conto delle imposte ipotecarie e catastali, dell’iva o dell’imposta di registro.
Mentre le prime due voci rappresentano un costo fisso preventivabile, l’ultima invece va calcolata sul valore catastale dell’immobile. L’agenzia immobiliare Dove.it, punto di riferimento italiano nel settore, sul proprio sito ha messo a disposizione degli interessati una guida completa sull’argomento in cui spiega nel dettaglio come procedere al calcolo.
Per determinare l’imposta di registro su un immobile bisogna partire dalla sua rendita catastale; quest’ultima rappresenta il valore necessario per calcolare il valore catastale su cui viene applicata l’aliquota del 2% in caso di prima casa e del 9% se si tratta di seconda casa.
Una volta individuata la rendita catastale, questa va moltiplicata per un coefficiente variabile e il risultato determinerà il valore catastale. L’importo ottenuto alla fine è il parametro su cui applicare l’aliquota per determinare l’imposta di registro.
Benché la formula sia riportata abbastanza chiaramente, si tratta comunque di un’operazione piuttosto complessa per i non addetti al settore, pertanto può essere utile richiedere il supporto di consulenti esperti in grado di restituire una stima di spesa quanto più attendibile possibile.
Oltre al prezzo dell’immobile, quindi, per determinare il costo finale della compravendita bisogna mettere in conto tasse fisse e imposte variabili, oltre alle spese notarili ed eventuali spese di agenzia se si procede attraverso un intermediario.
Gli onorari del notaio e dell’agenzia possono variare in base ai professionisti e alla complessità dell’operazione. Per avere una stima complessiva del costo totale per l’acquisto di una casa, quindi, è utile richiedere un preventivo in anticipo.