parrocchiale di San Pio X della frazione di Li Punti di Sassari, dove il
ragazzo abitava con al sua famiglia, i funerali di Alessio Murgia, il
diciannovenne che ha perso la vita nell’incidente accaduto in Corso
Margherita di Savoia alle 2.30 della notte di mercoledì 7 luglio, dopo
i festeggiamenti per la vittoria della nazionale di calcio italiana
nella semifinale del Campionato europeo contro la Spagna: una festa
finita in tragedia che ha scosso tutta la regione.
Oggi, venerdì 9 luglio, è stata effettuata l’autopsia sulla salma
del giovane dal dott. Francesco Serra, il consulente tecnico medico
legale incaricato ad hoc dal Pubblico Ministero della Procura di
Sassari, dott. Giovanni Porcheddu, che ha subito aperto un procedimento
penale a carico del ventunenne, anche lui sassarese, che era alla guida
della Lancia Y uscita rovinosamente di strada nella quale Alessio era
trasportato.
Questo pomeriggio, una volta concluso l’esame autoptico – il Ctu ha
chiesto 60 giorni per presentare la sua perizia -, i familiari della
vittima hanno ottenuto il nulla osta e hanno così potuto fissare la
data per l’ultimo saluto ad Alessio, che sarà ovviamente
partecipassimo: il ragazzo era conosciuto e ben voluto da tutti in
città e tutta Sassari vorrà dargli il suo commosso abbraccio e
stringersi attorno a mamma Luciana, a papà Alessandro, alla sorella e
ai nonni.
Pur nell’immenso dolore per la morte del loro caro, alla vigilia dei
funerali i suoi congiunti, con una forza d’animo rara, ci tengono a
far sapere che non nutrono risentimenti nei confronti del conducente
della vettura, peraltro grande amico di Alessio. Vogliono però, questo
sì, che sia fatta piena luce sui fatti e per questo, per essere
assistiti, attraverso il responsabile della sede di Cagliari, dott.
Michele Baldinu, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società
specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela
dei diritti dei cittadini.
E, soprattutto, confidando che l’ennesima, evitabile tragedia della
strada che ha mietuto una giovane vittima possa essere da monito per i
ragazzi ad essere più responsabili e avere più rispetto per la propria
e l’altrui vita: solo così la morte di Alessio non sarà stata del
tutto vana.