Domani (venerdì 9) sarà il vento dell’Africa a soffiare sul palco di piazza Europa per un doppio set (già sold out) che avrà inizio alle 21.30 con il gruppo vocale dello Zimbabwe Insingizi, ambasciatore nel mondo dello stile vocale africano ‘mboube e della spettacolare gumboot dance (danza degli stivali di gomma dei minatori sudafricani, da loro utilizzata come codice per comunicare aggirando il divieto di parlare imposto dai padroni occidentali). La formazione, composta da Vusa Mkhaya Ndlovu (tenore), Dumisani Ramadu Moyo (voce solista) e Blessing Nqo Nkomo (basso e percussioni), prende vita a Bulawayo con l’obiettivo di raccontare in modo originale e coinvolgente il continente africano e la sua musica, prodotta con gli strumenti più antichi e autentici, da sempre costituiti dalla voce e dalle percussioni. I loro canti si basano sulla struttura responsoriale (call and response), in cui il leader canta una frase e gli altri cantanti rispondono in armonia, sfruttano i suoni della natura e la straordinaria varietà fonetica della lingua zimbabwiana, con tipici suoni aspirati e gutturali, warbling, schioccare della lingua nel palato e l’uso sapiente della pause. Risale al 2004 il loro album di esordio “Voices of Southern Africa”, con più di 250.000 copie vendute in tutto il mondo e l’importante Disco d’oro conquistato al Womex, esposizione internazionale dedicata alla world music.
Un’ora più tardi (alle 22.30) spazio al progetto “African Groove” del polistrumentista maliano Baba Sissoko, maestro del tamani (il talking drum), abile nell’integrare alle melodie e ai ritmi della propria tradizione musicale le sonorità jazz, blues e soul, creando un inedito e originale risultato musicale. Al suo attivo l’artista originario di Bamako, vanta una ventina di pubblicazioni e collaborazioni con artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Rokia Traoré, Miguel Anga Diaz, Habib Koité & Bamada, Fomoudou Don Moye e Antonello Salis, tra gli altri. Ad affiancarlo sul palcoscenico ci sarà la figlia Djana, ventunenne nativa di Cosenza (dove il padre risiede da oltre 25 anni), cantante abile ad esplorare le vocalità tipiche della cultura griot, che nel 2019 ha dato alle stampe il suo primo disco da solista intitolato “By my own”.
Chiude il trittico di serate di anteprima al festival Narcao Blues, sabato 10 luglio (ore 21.30), il blues made in Italy della formazione del cantante e chitarrista pistoiese Nick Becattini, per l’occasione impegnato nella presentazione del suo ultimo progetto discografico, “Lifetime Blues”, e poco più tardi (alle 22.30) la band dei Morblus, capitanata dal chitarrista e cantante veronese Roberto Morbioli.
Narcao Blues entrerà nel vivo da mercoledì 21 a domenica 25 luglio con due set per ogni serata nella storica piazza Europa di Narcao: tra i protagonisti ci saranno gli statunitensi Roosevelt Collier e Neal Black, la cantante irlandese Kaz Hawkins , la chitarrista anglo francese Laura Cox, il cantante burundese J.P. Bimeni, la Latvian Blues Band, i toscani Roberto Luti ed Elisabetta Maulo e i sardi King Howl e Don Leone.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI – I biglietti interi per le serate di mercoledì 21, giovedì 22, venerdì 23 e sabato 24 luglio costano 12 euro, 10 i ridotti; il biglietto per la serata di domenica 25 luglio costa 5 euro; 30 euro è invece il costo dell’abbonamento per le cinque serate. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna e attraverso il portale www.narcaoblues.it.
Come già nella passata edizione, le serate avranno i posti limitati a quattrocento persone (duecento in più rispetto al 2020). L’apertura dei cancelli avverrà alle ore 20, e non sarà necessario munirsi di green pass per assistere agli spettacoli, ma verrà rilevata la temperatura all’ingresso a tutti gli spettatori.