Proseguono a Curcuris (Or) gli appuntamenti del festival comunitario “Uomo e Natura”, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal sindaco Raffaele Pilloni, con l’obiettivo di accrescere la coesione sociale attraverso mirate azioni culturali con un ampio focus sui vari profili del rapporto tra uomo e natura.
Domani (venerdì 30 luglio) alle 21.45 la piazza Municipio farà da scenario alla proiezione del film documentario “Il sale della Terra (The Salt of the Earth)” diretto nel 2014 da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Nel lavoro – ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado – vengono approfondite le drammatiche condizioni dei popoli africani, le condizioni dei lavoratori in giro per il mondo, il tema della migrazione umana, con un focus sugli angoli del pianeta non ancora contaminati dalla modernità. Un’esperienza estetica esemplare e potente, un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. L’accesso alla proiezione è libero e gratuito.
Il prossimo appuntamento del festival sarà una settimana dopo (venerdì 6 agosto) alle 21.45 in piazza Santa Maria per una serata dedicata all’osservazione astronomica a cura dell’Associazione Astrofili Sardi.
“Il festival comunitario nasce per arginare il fenomeno legato allo sgretolamento dello spirito comunitario, già latente nelle nostre società – afferma il sindaco di Curcuris Raffaele Pilloni – e, sebbene in misura minore, anche in piccole realtà come la nostra. Da qui l’idea di un festival – appunto – “comunitario”, nella convinzione che la cultura sia ancora un mezzo di coesione sociale, il più grande mezzo di coesione sociale. L’espressione artistica e il pensiero sono la testimonianza della vita associata degli uomini: segnano la nascita, la vitalità e la rinascita di una comunità. Il tema del festival, poi, incentrato sul rapporto tra uomo e natura è dovuto all’esigenza, impellente anche nel nostro tempo, di riflettere su questo tema. I nuovi equilibri del dibattito postmoderno sull’etica ambientale, sulla bioetica e sul rischio ambientale e più in generale sul rapporto uomo e natura sono fortemente influenzati da un approccio fondato su basi oggettive e misurabili, scientifiche. La cultura però aiuta anche a cogliere il rapporto tra uomo e natura nella sua dimensione più profonda, ancestrale e simbolica: mitica. Prospettiva di cui non si può fare a meno neppure oggi, nell’epoca della tecnica che domina sull’uomo influenzandone anche lo sguardo verso la natura.”
Il festival comunitario “Uomo e Natura” è realizzato con il sostegno del Comune di Curcuris, in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro-Loco di Curcuris guidata dal suo presidente Mauro Zucca.
IL LUOGO – Curcuris è un piccolo e tradizionale borgo dell’Alta Marmilla che dista 45 chilometri da Oristano e 75 da Cagliari, nella Sardegna centro-occidentale. Il suo centro storico è fatto di selciati e tipiche case in pietra, ed è circondato da splendidi paesaggi collinari che si stringono tra il Monte Arci e la Giara. Un piccolo centro ricco di storia (che conserva intatte le tracce di epoca nuragica, pre-nuragica, romana, fenicio punica e della dominazione spagnola) e fortemente ospitale, in cui sono ancora fortemente radicate le tradizioni religiose e civili.