Scrivere è un bisogno naturale, un atto comunicativo multiforme: è prima di tutto un mezzo per comunicare con se stessi, e poi con gli altri, se le parole non finiscono chiuse in un cassetto. Scrivere in versi, rime, ritmi e metrica è un modo per comprendere i propri sentimenti. Il mondo ha appena vissuto mesi complessi, durante i quali è stato importante per tutti capire quello che ci stava accadendo. Cit.
Giuseppe Mortelliti, attore e autore teatrale, formatosi all’Accademia Nazionale Silvio D’Amico, ha da poco creato il format Scarabocchi, video poesie di parole e immagini, originariamente pensato per piattaforme telematiche. Con la riapertura dei teatri, questo progetto ha modo di iniziare il suo viaggio dal vivo. Scarabocchi è una serata di versi in musica, dove i testi, inediti, si intrecceranno con la musica dal vivo di Simone Martino.
Ho iniziato a scrivere poesie come tutti da ragazzo, per comprendere i miei sentimenti e quello che stava succedendo nella mia vita. Col tempo la scrittura di un brano poetico è diventato per me un modo per giocare con le parole, creare immagini visionarie, e per raggiungere, attraverso la ritmica dei versi, una chiarezza emotiva e un benessere che mi allontanasse dalle turbolenze dell’animo. La scrittura porta felicità, e se è vero che “la felicità è autentica solo quando è condivisa”, racconterò questi viaggi in strofe a chi li vorrà ascoltare, sperando che, come hanno dato voce ai moti del mio intimo, possano alleviare i pensieri dell’animo di chi li ascolta. Cit.