Nell’universo paralimpico ciascuna federazione fa quel che può per migliorarsi e garantire maggiore visibilità ai propri affiliati, grazie anche al supporto, in questo caso, del CIP Sardegna. E il comitato regionale della FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) si sta impegnando con profitto in tal senso, attraverso l’impiego di strutture che permettano la pratica della disciplina nel modo più confortevole possibile.
A Pabillonis c’è un campo di tiro a volo che negli anni ha gradualmente cambiato il suo aspetto grazie agli interventi delle varie amministrazioni comunali che dal 1978, anno di fondazione della ASD Tiro a Volo “Pabillonis”, si sono via via succedute. Ma il bellissimo colpo a sensazione l’ha riservato l’attuale primo cittadino Riccardo Sanna: con l’ausilio della sua giunta è riuscito a concepire un campo di tiro a volo dotato di passerelle che mettono in comunicazione le quattro fosse per il paratrap e i tre campi riservati al percorso caccia. Inoltre, l’accoglienza dei tiratori avviene nel miglior modo possibile grazie anche ad una lunga lista ulteriori accorgimenti.
Giustificata l’euforia di Zelio Casula, presidente del sodalizio piattellistico e del suo vice Filippo Casula: grazie anche alla partnership tra FITAV e CIP Sardegna ha tirato su un evento sportivo idoneo a mostrare le varie potenzialità che un impianto del genere offre all’esigente platea di cecchini sardi.
Tra gli invitati spicca la presenza del Campione del Mondo Oreste Lai (vedere intervista in basso), che ha voluto a tutti i costi che intervenisse il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di paratrap Benedetto Barberini affinché si rendesse conto di come il movimento stia gradualmente espandendosi nell’isola. Assieme all’iridato sestese hanno sparato i padroni di casa Fabrizio Marongiu, Gian Luigi Dessì, Alessandro Lampis e il promettente Sandro Lecca. Il tecnico federale Paolo Paoli, chiamato ugualmente a monitorare le forze in campo, ha distribuito consigli tecnico tattici per arrivare ad un’esecuzione perfetta.
Il presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna non si è persa questa grande occasione, come già accaduto negli happening precedenti della FITAV, di impugnare l’arma (ma senza tirare stavolta) e immedesimarsi nell’animo dei praticanti. “Sono felice dell’accoglienza che mi è stata riservata – ha commentato Cristina Sanna – e ringrazio la FITAV, Zelio Casula e il nostro consigliere CIP Oreste Lai per il notevole contributo che stanno dando alla causa del paralimpismo. L’area sportiva si presta a futuri eventi promozionali dove possano essere coinvolti i disabili del Medio Campidano che magari troverebbero nel Tiro a Volo uno sbocco piacevole per arricchire la giornata e se coltivato con passione vedrebbero aprirsi le porte dell’agonismo ad alti livelli. Spero che si velocizzi l’iter per ammettere la disciplina alle Paralimpiadi, sono sicura che la Sardegna avrebbe molto da dire a livello mondiale”.
Il lavoro svolto da Zelio e Filippo Casula non è passato inosservato e i complimenti da parte dei partecipanti non si sono fatti attendere: “Sono profondamente colpito dalla fattiva collaborazione e lo spirito social-sportivo intercorso fra i partecipanti – ha sottolineato Filippo Casula – e l’apporto del cittì Benedetto Barberini e Paolo Paoli ha dato all’iniziativa un ulteriore tocco di classe”
Infine, il presidente del TAV Pabillonis Zelio Casula auspica nuovi orizzonti da raggiungere: “Se ci fosse qualche finanziamento in più che potesse agevolare l’avvicinamento di altri atleti attraverso ritrovi simili – dichiara – sicuramente il movimento paralimpico sardo ne otterrebbe dei benefici. La nostra società è particolarmente sensibile a qualsiasi tematica che venga proposta, e molto volentieri ci adeguiamo alle esigenze dei nostri soci/tiratori”.
ORESTE LAI: “DIFENDERO’ IL TITOLO MONDIALE A TUTTI I COSTI”
A fine maggio, per la tredicesima volta in quindici anni di attività, ha conquistato il tricolore nella categoria PT-1. Il Campione del Mondo in carica Oreste Lai, in forza alle Fiamme Oro (Gruppo Sportivo Polizia di Stato) comincia nel migliore dei modi una stagione che a fine settembre lo condurrà a difendere il titolo iridato in Lombardia, sul campo di Lonato del Garda (BS). Il suo grande desiderio è di poter partecipare ad una Paraolimpiade, ma probabilmente dovrà aspettare all’edizione di Los Angeles 2028; per lui l’ultima occasione, ammette, “prima di diventare vecchio”.
Il neoconsigliere del CIP Sardegna ha colto al balzo l’opportunità di intraprendere l’attività di ambasciatore per divulgare gli elementi essenziali che caratterizzano il suo operato
Impressioni da Pabillonis?
Il campo meritava una manifestazione di questo tipo. Il sindaco si è impegnato a fondo sia per garantire l’abbattimento delle barriere, sia per la costruzione dei corridoi, grazie all’indispensabile intermediazione del presidente pabillonese Zelio Casula. Ci sono da apportare alcuni ritocchi con la ghiaia per ripianare il dislivello tra gradini, scivoli e le aiuole ma ormai ci siamo. Complimenti al primo cittadino perché non è da tutti recepire e mettere in pratica le esigenze dei disabili.
E scendendo nell’aspetto prettamente atletico?
Per me, più come esperienza agonistica è stato un ritrovo. Ho coinvolto il CT Barberini, così si sarebbe fatto un’idea del livello attuale dei miei conterranei tiratori. E quando l’eccellente gastronomia sarda imperversa, alla fine tutti sono contenti”.
Hai qualche nome da fare?
Per esempio, il carrozzato Sandro Lecca, di Settimo S. Pietro, lo sto seguendo io. Ci alleniamo sia nel suo paese, sia a Ortacesus. E sinceramente devo dire che sta cominciando a tirare molto bene. Ripongo molte aspettative su di lui e farò il possibile per portarlo in nazionale. E tra l’altro il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD) è molto interessato anche perché presta ancora il suo servizio in caserma come impiegato.
E le impressioni del cittì Barberini?
È rimasto molto contento perché ha visto l’affiatamento che c’è tra me, Sandro e Gian Luigi Dessì che ha ripreso da poco, dopo esser stato convalescente in seguito ad un intervento chirurgico. Continueremo ad allenarci assieme e saremo seguiti anche da una mia amica, l’oristanese Giulia Pintor, atleta titolata delle Fiamme Azzurre (Gruppo Sportivo Polizia Penitenziaria) e della Nazionale Olimpica, che ci darà consigli pratici su come evitare gli errori posturali sulla carrozzina e sul tiro. E poi quando si ha un po’ d’esperienza ci si corregge a vicenda.
La tua nuova avventura col il CIP Sardegna come si sta evolvendo?
Procede abbastanza bene, con il presidente Cristina Sanna ci sentiamo spesso, purtroppo stiamo attraversando un periodo particolare e anche per allestire questa manifestazione abbiamo dovuto rinviare per due volte la data di svolgimento. La pandemia ci ha costretto a rinviare le cerimonie di benemerenze: sono in attesa ancora di due riconoscimenti dal CIP e un altro dal CONI.
Ma ora le tue attenzioni sono rivolte alla difesa del titolo
Per i mondiali mi preparo peregrinando tra i campi: più ne provi, più hai percezioni diverse nell’approccio, nello sfondo o sul funzionamento delle macchinette lanciapiattelli. A giorni inizierò la preparazione atletica, a cui dedicherò un’ora la mattina tra addominali, flessioni, torsioni e l’utilizzo dei pesi. Rispetto alla vita ordinaria mi sto alzando un’ora prima e vado a dormire un’ora dopo. Con questo tipo di preparazione fisica acquisisci più forza mentale; nel nostro sport la concentrazione è fondamentale. Andrà avanti così fino alla fine di settembre.
Che clima troverai a Lonato?
Fortunatamente disputerò il mondiale a casa, non mi devo sorbire il viaggio infinito verso l’Australia. Gli avversari più temibili saranno il finlandese Juha Myllymaki, l’australiano Scottie Brydon, il cipriota Neofitou Nicolaou , i britannici Paul Bailey e Allan Ritchie e poi ci saranno probabilmente delle new entry che non conosciamo. Stringerò i denti fino all’ultimo piattello. Ci vorrà anche un pizzico di fortuna perché ti giochi tutta la preparazione acquisita nell’arco dell’anno in sole due giornate dove magari non sei nel pieno della forma fisica a causa di un mal di gola o di un’influenza. Vorrei stare ancora sulla cresta dell’onda ma non sarà facile.