Tra rock e poesia con Mariangela D’Abbraccio, raffinata e versatile interprete, attrice di teatro e volto noto del grande e del piccolo schermo, di nuovo nell’Isola dopo il successo della “Filumena Marturano” diretta da Liliana Cavani, protagonista STASERA (venerdì 2 luglio) alle 20 nell’area archeologica di Nora in “Come un killer sotto il sole” – un viaggio “intorno alle canzoni di Bruce Springsteen” sotto le insegne della XXXIX edizione del Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un recital intrigante ispirato ai testi poetici ed evocativi dell’artista americano, stella del rock internazionale, sulla falsariga dell’interessante e documentato saggio di Leonardo Colombati, che ha tradotto e pubblicato in edizione critica le lyrics del “Boss”, cantore dei blue collars e dei molteplici volti dell’America, nel fortunato “Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole – testi scelti 1972 – 2017”.
Sul palco sospeso tra cielo e mare, tra le vestigia della città fenicio-punica e poi romana, l’attrice partenopea propone una preziosa antologia di canzoni, per un itinerario tra storie ed emozioni alla scoperta della cultura e dei paesaggi, delle città e dei deserti, delle periferie e delle fabbriche, tra frammenti di vita quotidiana, rabbia e disincanto con le parole di un artista ” Born to Run”. Il fallimento del “sogno americano”, la condizione degli ultimi e dei diseredati, l’indignazione per le ingiustizie, risuonano nelle parole del grande songwriter, tra ballads “romantiche” e storie emblematiche oltre alle interviste, alle testimonianze, all’impegno civile e e politico.
“Come un killer sotto il sole” (da un verso della celebre “Thunder Road”) disegna un ritratto dell’uomo e dell’artista, simbolo della cultura americana contemporanea nel mondo, e icona del rock: nel libro Colombati ha raccolto oltre cento tra i brani più significativi di Bruce Springsteen, disponendoli in un ordine non cronologico ma “tematico”, quasi a comporre un romanzo, una biografia ragionata del Boss. Dagli anni della giovinezza nel New Jersey, al miraggio dell’American Dream, l’entusiasmo, la fuga, la naturale aspirazione al successo e alla felicità, ma anche la disillusione, a fronte della dura realtà: attraverso i testi si può leggere una pagina della storia dl Novecento, segnata dalla crisi economica, quasi una nuova Grande Depressione, che colpisce le fasce più deboli e non accenna a finire, che si intreccia all’evoluzione umana e professionale, alla lucida coscienza di un artista immerso nel proprio tempo. Nello stile rigoroso della critica letteraria, Leonardo Colombati analizza e commenta ogni singola canzone, inserendola in un preciso contesto e ricostruendo il momento, l’atmosfera e le circostanze n cui è stata scritta, tra continui rimandi alla cultura americana, quasi a voler «dimostrare come la forza narrativa e la potenza espressiva delle sue canzoni collochino il Boss a pieno titolo nella tradizione del suo paese, lungo quella linea sottile che unisce Walt Whitman a John Steinbeck, Flannery O’Connor a Raymond Carver».
Una moderna epopea in rock per un evento da non perdere incastonato nel ricco cartellone dela XXXIX Festival La Notte dei Poeti, che prosegue DOMANI (sabato 3 luglio) alle 20 “Sulle Onde di Marconi” con la voce narrante di Andrea Penna e la musica di Gavino Murgia (soprano & tenor sax, vocal bassu, electronics), sul palco con Giovanni Falzone (tromba), Aldo Vigorito (contrabbasso), Pietro Iodice (batteria) e Dj Gruff (console / scratch). Un concerto spettacolo che rende omaggio alla creatività e al genio italiaco e ricorda la figura del grande scienziato, Premio Nobel per la Fisica nel 1909 (per il “contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”), partendo da una data emblematica, quell’11 agosto 1932, in cui Guglielmo Marconi ,riuscì a creare un ponte radio a onde corte fra il semaforo di Capo Figari e l’osservatorio di Rocca di Papa, una connessione senza fili fra Sardegna e Lazio.
Il progetto è stato selezionato dal MAECI (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) tra i vincitori bando VAI 2020 (Vivere all’Italiana in Musica). Il progetto è tra le dieci produzioni inedite (nella forma di video professionale e cd digitale) selezionate per rappresentare la cultura italiana nel mondo attraverso ITALIANA, il nuovo portale della Farnesina.
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Ouverture nel segno di Dante Alighieri IERI (giovedì 1 luglio) alle 20 a Nora -con Aldo Cazzullo che ha condotto il pubblico “A riveder le stelle”, sulla falsariga dell’omonimo saggio, edito da Mondadori e dedicato a “Dante, il poeta che inventò l’Italia”, con la partecipazione straordinaria di Piero Pelù per le letture Rock della “Divina Commedia” (Corvino Produzioni). Una simbolica discesa all’Inferno alla (ri)scoperta dei personaggi e delle visioni del Padre della lingua italiana, ritrovatosi alla vigilia del Venerdì Santo a vagare «per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita»: il sommo Poeta, sottolinea Cazzullo, «ama una donna che non c’è più e una patria che non c’è ancora» e quindi profeticamente «nasce con lui» in virtù dell’arte e della cultura.
IL FESTIVAL
Teatro, musica, danza e poesia in uno scenario di indicibile bellezza con la XXXIX edizione del Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna nell’area archeologica di Nora. La storica kermesse che sposa cultura e natura ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’Effe Label a cura dell’EFA / European Festivals Association che premia l’impegno a sostegno delle arti, il coinvolgimento della comunità e del territorio e il respiro internazionale.
Sedici titoli in cartellone dal 1 al 30 luglio 2021 tra spettacoli e concerti, raffinate mises en espace e letture in rock, performances di danza urbana e progetti site specific con i nomi di punta della scena nazionale e isolana. Tra i protagonisti Umberto Orsini e Massimo Popolizio, Mariangela D’Abbraccio e Valentina Cervi, il pianista Franco D’Andrea con il trombettista Dave Douglas, il giornalista Aldo Cazzullo e il fondatore dei Litfiba Piero Pelù, Paolo Calabresi con la musicista Violetta Zironi, l’eclettica conduttrice, attrice e autrice Chiara Francini, Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), il jazzista Gavino Murgia e il conduttore Andrea Penna.
Variazioni shakespeariane e un duplice omaggio a Dante Alighieri nei 700 anni della scomparsa e al suo vate Virgilio, antologie di versi “notturni” per spiriti inquieti ma anche spazio alla giovane danza d’autore con le creazioni di Nicolas Grimaldi Capitello e di Ares D’Angelo e Martina Martinez Barjacoba (in collaborazione con il network Anticorpi – Danza Urbana XL) accanto alle coreografie di Stefano Mazzotta (Zerogrammi). E ancora incursioni tra le righe e le atmosfere dei romanzi del Novecento, dalla “Lolita” di Vladimir Nabokov a “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg, tra insolite “favole” per eroine moderne con Margherita Vicario e l’Orchestra Multietnica di Arezzo e viaggi sulle tracce di Arianna e il Labirinto con Rossella Dassu. Infine per i più piccoli l’arte diventa gioco con LABirinti, il laboratorio a cura di Marco Nateri.
Tra gli appuntamenti più attesi dell’estate nell’Isola, “La Notte dei Poeti” propone intriganti percorsi di (ri)lettura di classici e testi contemporanei, in un sapiente intreccio fra letteratura, cinema e teatro e affascinanti coreografie contemporanee nella magica cornice dell’antica città sommersa, sul palco in riva al mare, sotto il cielo infuocato del tramonto fino al sorgere della luna.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Tra l’humour graffiante della stand-up comedy e una serie di storie e divagazioni sul senso dello stare, anzi del ritornare in scena – giovedì 8 luglio alle 20 – con Lodo Guenzi in “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio” (produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro e Argot Produzioni). Il dj e cantante, fondatore e frontman de Lo Stato Sociale, propone un originale e ironico monologo, scritto insieme con Nicola Borghesi, che firma anche la regia. Un one-man-show che si interroga sul «perché si continui a stare sulla scena oggi. Per passione forse, per imparare a guardarci e riconoscerci come esseri umani? Per amore? Perché non c’è niente altro da fare? Per dimenticare? Per ricordarsi?».
“Storie della buonanotte per bambine ribelli” – venerdì 9 luglio alle 20 – con l’attrice e cantautrice Margherita Vicario e l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink, che sulla falsariga dall’omonimo best-seller scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo disegnano una interessante galleria di ritratti al femminile. Focus sulle avventure professionali e umane di scienziate e atlete, artiste e regine, eroine antiche e moderne come Cleopatra e Yoko Ono, Evita Peron e Maria Callas, Rita Levi Montalcini e le sorelle Williams, Virginia Woolf, Frida Kahlo, Michelle Obama. Storie di donne intraprendenti e determinate, brillanti e piene di talento che hanno scelto di seguire le proprie inclinazioni, ottenendo magnifici risultati in ogni ambito, artefici e pioniere una vera “rivoluzione” culturale.
Il fuoco della passione e il potere evocativo delle parole – sabato 10 luglio alle 20 – ne “L’amore segreto di Ofelia” di Steven Berkoff con l’attrice, conduttrice e scrittrice Chiara Francini e con Andrea Argentieri (premio UBU 2019 miglior attore under 35) per la regia di Luigi De Angelis. Un ideale percorso oltre la scena per una rilettura in chiave contemporanea del dramma elisabettiano, in un gioco di specchi tra i personaggi e gli interpreti, a partire dalle famose lettere restituite da Ofelia al principe nell’“Amleto” di William Shakespeare. Quei testi che raccontano il desiderio, in una lingua arcaica ma con tutta la potenza dell’immaginazione e l’ingenuità della giovinezza, restituiscono la verità dei due innamorati dal tragico destino, nel sovrapporsi tra realtà e finzione.
Tra i grandi maestri del teatro italiano, Umberto Orsini ritorna sul palco per “La Notte dei Poeti” – giovedì 15 luglio alle 20 – dopo la “sospensione” dettata dalla pandemia con un affascinante viaggio “Da Pascoli a Poe”. Una preziosa silloge delle opere di Giovanni Pascoli, dalla celebre “La Cavallina Storna” alla meno nota “La Tovaglia” s’intreccia alla scrittura visionaria di Edgar Allan Poe e ai suoi racconti densi di mistero, come le trame di un delitto ne “Il gatto nero”. Atmosfere crepuscolari e suggestioni esoteriche in una sorta di dialogo a distanza tra i due autori, così diversi ma dotati entrambi di una straordinaria sensibilità verso i segreti della natura e il mondo animale, insieme a una particolare attenzione, anche per ragioni biografiche, per l’enigma della fine.
S’intitola “Kurup” la coreografia di Nicolas Grimaldi Capitello (Vincitore Danza Urbana XL 2020) in programma venerdì 16 luglio alle 19 a Nora che lo vede protagonista insieme con Sibilla Celesia, in una partitura ispirata e rimodulata sullo spazio, come una composizione istantanea che scaturisca dalle emozioni. La danza trasfigura i semplici gesti del quotidiano arricchendoli di nuovi significati e valenze simboliche nell’interazione tra i corpi, secondo un principio di azione/reazione in cui si inseriscono elementi e suoni dell’ambiente. La performance si evolve in una sequenza rigorosa, che ridisegna le geometrie dei luoghi attraverso il movimento con una cifra contemporanea, mentre i due interpreti ricostituiscono un equilibrio e una nuova e vibrante armonia.
Una narrazione per quadri in “Elegìa delle cose perdute”, con ideazione, regia e coreografia di Stefano Mazzotta (Zerogrammi) che completa – venerdì 16 luglio alle 19.30 circa – la prima serata del Festival dedicata all’arte di Tersicore. Una creazione “corale”, ispirata a “Os Pobres” (I Poveri) di Raul Brandao, realizzata con e interpretata da Alessio Rundeddu, Amina Amici, Damien Camunez, Gabriel Beddoes, Manuel Martin, Miriam Cinieri e Riccardo Micheletti, con la collaborazione alla drammaturgia di Anthony Mathieu e Fabio Chiriatti. Il tema «dell’esilio, della nostalgia, della tedesca Sehnsucht, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità» declinato attraverso la danza suggerisce peculiari qualità di movimento, in cui si mescolano pathos e malinconia, amara ironia e delicata poesia
“La Notte dei Poeti” si tinge di note – sabato 17 luglio alle 20 – con il concerto del Franco D’Andrea – Dave Douglas Quartet, il nuovo ensemble che schiera accanto al celebre pianista e compositore, tra i maestri del jazz italiano e il trombettista e produttore statunitense, la bassista Federica Michisanti e il batterista Dan Weiss. Il progetto nasce dall’incontro e dall’amicizia e “complicità” tra Franco D’Andrea, artista di fama internazionale con all’attivo un’intensa e lunga carriera iniziata negli anni ’60 e Dave Douglas, poliedrico trombettista capace di spaziare in differenti territori tra jazz, klezmer, elettronica. Tra seducenti melodie e virtuosistici assoli, un evento imperdibile per gli amanti della musica improvvisata, tra citazioni di “classici” e libertà d’invenzione.
Valentina Cervi interpreta – giovedì 22 luglio alle 20 – “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg per la regia di Iaia Forte: un singolare romanzo di formazione su una ragazza che sceglie di fare un matrimonio d’interesse, per poi accorgersi che il vero amore è altrove. Una mise en scène impreziosita dalle opere di Giovanni Frangi per il libro d’esordio di una delle scrittrici italiane più amate, una storia di «passioni senza via d’uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni». Una riflessione sulla solitudine, tra l’affiorare dei ricordi e il mistero inafferrabile di ciò che ci accade intorno, o che sarebbe potuto accadere, con la consapevolezza delle infinite possibilità dell’esistenza e dell’inesorabile scorrere del tempo.
Uno strano rituale imprigiona due personaggi dall’identità sconosciuta in “Study about repetition and efforts” (Vincitore Danza Urbana XL 2021) – venerdì 23 luglio alle 19: la coreografia creata e interpretata da Ares D’Angelo e Martina Martinez Barjacoba esplora il contrasto tra la ripetizione meccanica di gesti e comportamenti e il desiderio di (ri)cominciare a provare nuove sensazioni. Un sottile legame sembra unire i protagonisti, imprigionati in una struttura e costretti a seguire le regole del gioco, ma decisi o comunque intenzionati a infrangere quei limiti, per poter diventare testimoni e artefici del proprio destino. Nel loro agire si influenzano reciprocamente, ogni scelta, ogni gesto comporta una responsabilità ma risponde anche a una necessità interiore inderogabile.
Tra mito e contemporaneità – a seguire sempre venerdì 23 luglio alle 19.30 circa – con “Voci / Ogni isola ha il suo labirinto” di e con Rossella Dassu, secondo Studio sulla figura di Arianna e il Labirinto (produzione Associazione Culturale Ca’ Rossa). La pièce rappresenta “un esperimento” per una moderna rilettura della vicenda della principessa cretese, figlia di Minosse e Pasifae e del suo incontro con l’ateniese Teseo, poi l’uccisione del Minotauro, la fuga e l’abbandono in Nasso. Sottolinea l’artista: «ho voluto dare un’altra voce a quest’eroina con cui mi confondo, in un gioco mito-biografico fatto di specchi che da isola rimandano ad isola, ma dove il labirinto resta sempre uguale e solo entrandoci ci si può riappropriare di un destino fabbricato con le proprie mani».
Un amore impossibile e “scandaloso” – sabato 24 luglio alle 20 – con “Lolita / Reading & Music”, dal romanzo di Vladimir Nabokov, con la voce narrante di Paolo Calabresi sulla colonna sonora scritta e interpretata dalla cantautrice Violetta Zironi. Una vicenda emblematica, con precisi riscontri nelle cronache dell’epoca (e in quelle attuali), sul fascino pericoloso e irresistibile di un’adolescente, la cui acerba bellezza risveglia nostalgici ricordi in Humbert Humbert. La tragedia di un uomo maturo, ammaliato da una ragazzina, maliziosa e inconsapevole “seduttrice” – trasportata sul grande schermo da Stanley Kubrick – riemerge nelle parole dello scrittore, come «diario di una redenzione impossibile, tra automobili, tristi motel, dolciumi e canzonette» in una fuga senza speranza.
“La caduta di Troia” narrata nel Libro II dell’Eneide di Virgilio rivive – giovedì 29 luglio alle 20 – tra le rovine di Nora nell’interpretazione di Massimo Popolizio, sulle note di Barbara Eramo (voce e percussioni) e Stefano Saletti (oud, bouzouki, bodhran, voce), anche autore delle musiche con l’artista iraniano Pejman Tadayon (kemence, ney, daf), per la drammatica e coinvolgente cronaca della conquista e distruzione di una città. L’inganno del cavallo di legno, con cui i greci riescono ad espugnare la mitica capitale dell’Asia Minore dopo dieci anni di inutile assedio, la brutalità della guerra e il feroce massacro degli abitanti inermi, colti nel sonno, culmina nella fuga per mare di Enea con il padre Anchise e il figlioletto Ascanio. Tra i riflessi delle fiamme e le grida della strage, l’eroe nato da Venere si imbarca verso l’ignoto, con l’amarezza dell’esule, pur tra presagi di gloria.
Finale in musica – venerdì 30 luglio alle 20 – con “Diavoli Storti”, il nuovo progetto del cantautore Marcello Murru: un’antologia di canzoni, sulle tracce dell’omonimo album (distribuito da Rea/ Edizioni Musicali). Quasi un autoritratto fra parole e note, in cui l’artista ogliastrino, romano d’adozione, evoca atmosfere metropolitane e paesaggi dell’anima, storie di amori finiti e sogni perduti e in cui risuona il ricordo della lingua sarda, simbolo di un tempo lontano, passato o futuro, nell’Isola dove “danzamos liberos”. Fin dal refrain del brano che dà il titolo al disco e da cui è tratto il videoclip con la regia di Francesca Comencini («Piove sui vivi, piove sui morti / Piove su tutti i diavoli storti»), il cielo riflette i pensieri, e la memoria, il desiderio, il rimpianto si trasformano in poesia.
IL LABORATORIO
Viaggio alla scoperta del mito tra arte e creatività per i “piccoli poeti” sotto la guida dello scenografo, costumista e regista Marco Nateri con LABirinti – un laboratorio ispirato al leggendario palazzo disegnato dal grande architetto Dedalo come casa del Minotauro. Un’occasione per imparare divertendosi e provare a rileggere i racconti degli antichi con sensibilità contemporanea, per rimetterli “in scena” in forme inedite e originali, attraverso le maschere progettate e realizzate da bambine e bambini e la riscoperta dello spazio e del movimento sotto la guida del coreografo Luca Massidda. LABirinti trae spunto dalle riflessioni dell’economista Jacques Attali, autore del “Trattato del labirinto” sul ritorno trionfale di questa simbolica forma dello “smarrimento” e dell’ “autocoscienza” dell’umanità. «Il mistero del dedalo freme nell’intuizione del poeta: il vero labirinto è senza schemi, senza muraglie. Si chiama universo» – rammenta Marco Nateri.
Il XXXIX Festival “La Notte dei Poeti” è organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e del Comune di Pula – con il contributo della Fondazione di Sardegna e il prezioso apporto di Sardinia Ferries, che ospita artisti e compagnie sulle sue navi.