Battute finali a Carloforte per la prima parte di Creuza De Mà
Festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu: oggi (ore 10.30) il Campus di Musica per il Cinemacon Costanza Quatriglio e Nada sul film “La bambina che non voleva cantare”, in visione alle 21.
Nel pomeriggio (ore 18) la proiezione di “Nothin’ at All” del compositore Pivio, e il corto “Des Fourchettes” dei registi Federico Mottica e Francesco Pascucci; intorno alla mezzanotte, sipario finale con “Le Canzoni: colonne sonore italiane”, eseguite dal vivo dalla Creuza Band
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Giunge alle battute finali la prima parte di Creuza de Mà, il festival di musica per cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, che domani (domenica 29) propone gli ultimi appuntamenti della sua prima tranche a Carloforte (la seconda è in programma a Cagliari per il 18 e 19 settembre).
In mattinata, alle 10.30, appuntamento al Cineteatro Mutua con il Campus di musica e suono per il Cinema, incentrato sul lavoro di regia e montaggio del suono e dedicato agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema in residenza al festival (ma aperto anche al pubblico): reduce dal concerto della sera prima, domattina (domenica 29) è il turno di Nada insieme a Costanza Quatriglio, la regista, sceneggiatrice e autrice con cui la cantante toscana ha condiviso il percorso del film “La bambina che non voleva cantare” (120′), tratto dal suo romanzo “Il mio cuore umano”, che le due presentano poi in serata al Cinema Cavallera (intorno alle 21).
Direttrice artistica della sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, Costanza Quatriglio, che si caratterizza per un approccio legato al cinema del reale e all’ibridazione dei linguaggi, è una regista pluripremiata fin dagli esordi con “L’isola” (56° Festival di Cannes, Quinzaine des Réalisateurs 2003), e poi con altri lavori che hanno raccolto riconoscimenti in Italia e nel mondo: “Terramatta” (Giornate degli Autori 2012, Nastro d’Argento, Film della Critica), “Con il fiato sospeso” (70° Mostra di Venezia 2013 Selezione Ufficiale Fuori Concorso, Premio Gillo Pontecorvo, Premio Speciale ai Nastri d’Argento), “Triangle” (Nastro d’Argento, Premio Cipputi al 32° Torino Film Festival) e “87 ore” (Premio Speciale ai Nastri d’Argento).
Prima della proiezione serale di “La bambina che non voleva cantare“, altri film animeranno lo schermo del Cinema Cavallera a partire dalle 18: si comincia con “Nothin’ at all” (90′), del compositore Pivio, alias Roberto Pischiutta, che documenta il suo ritorno all’attività concertistica, dopo trentacinque anni di rarissimi live e una carriera dedicata alla musica per il cinema.
Subito dopo, a concludere la sezione dei Cortometraggi Esercizio ‘800, dedicata ai lavori di ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia oggi diplomati, va in scena “Des Fourchettes” di Federico Mottica e Francesco Pascucci: un quadro familiare ambientato nella Torino dell’Ottocento, in cui la cena di una ricca e annoiata famiglia aristocratica viene sconvolta dall’improvviso arrivo di Dujardin, un giovane soldato ormai divenuto generale. Come per gli altri lavori della serie, le musiche del cortometraggio sono state concepite e lavorate all’interno del progetto “CAMPUS, musica e suono per cinema e audiovisivi”, tra Carloforte, Cagliari e Roma.
Intorno alla mezzanotte, dopo la proiezione di “La bambina che non voleva cantare”, la musica passa dallo schermo alla dimensione dal vivo, nello spazio dei Giardini di Note, con il concerto conclusivo delle cinque giornate di festival: in programma il secondo capitolo de “Le Canzoni: colonne sonore italiane”, un progetto originale dedicato al rapporto della Canzone nel cinema, ripercorso attraverso titoli che sono diventati parte integrante di importanti lavori cinematografici. Inaugurato nella scorsa edizione del festival da Neri Marcorè, ora cammino prosegue con la Creuza Band, una formazione di talenti sardi creata appositamente per questa occasione, con Veronica Mereu alle tastiere e voce, Daniele Portale alla chitarra, Matteo Muntoni al basso e Stefano Vacca alla batteria.
- Green pass
Nell’attuazione delle misure sanitarie vigenti per contrastare l’emergenza coronavirus, l’ingresso agli eventi del festival sarà consentito previa presentazione del Green Pass, una persona per volta, secondo i percorsi indicati dall’organizzazione, rispettando eventuali sensi obbligati di entrata/uscita ove previsti, con l’obbligo di indossare la mascherina fino al raggiungimento del posto (quando sarà possibile toglierla), mentre sarà cura dell’organizzazione mettere a disposizione del pubblico il gel per sanificare le mani. Verrà assicurato il corretto distanziamento di un metro tra gli spettatori (sia frontalmente che lateralmente), a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Sarà consentito l’ingresso alle proiezioni fino ad esaurimento posti, seguendo l’ordine di arrivo in fila ordinata, mantenendo il distanziamento previsto. Anche l’ingresso ai Giardini di Note verrà contingentato e regolato come sopra.
- Dopo Carloforte seconda tranche a Cagliari il 18 e 19 settembre
Dopo Carloforte, la quindicesima edizione del festival Creuza de Mà completerà il suo programma con una due giorni a Cagliari il mese prossimo; sabato 18 settembre, il Parco della Musica, accanto al Teatro Lirico (ore 21), ospiterà un autentico evento: l’attesissimo e imperdibile ritorno in città, dopo ben diciotto anni, di “Sonos ‘e Memoria”, il cine-concerto ideato da Gianfranco Cabiddu, e basato su immagini d’archivio dell’Istituto Luce girate in Sardegna tra gli anni ’20 e i ’50, tra cui rarissime sequenza di S.Efisio, musicato dal vivo da un prestigioso ensemble diretto da Paolo Fresu (tromba e flicorno) e formato da musicisti sardi come Elena Ledda (voce), Mauro Palmas (mandola), Luigi Lai (launeddas), Antonello Salis (fisarmonica), Carlo Cabiddu (violoncello) e il coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, più Furio Di Castri (contrabbasso) e Federico Sanesi (percussioni). “Sonos ‘e Memoria” ha debuttato nel 1995 al 52° Festival del Cinema di Venezia, e in venticinque anni di vita ha girato i teatri di tutto il mondo con enorme successo, come nella sua ultima esecuzione al Teatro Lirico di Cagliari di diciotto anni fa, dopo il tutto esaurito all’Anfiteatro del capoluogo isolano di due anni prima.
Gianfranco Cabiddu
“Sonos ‘e Memoria” sarà anche al centro dell’appuntamento conclusivo del CAMPUS di Musica per cinema, in programma la mattina successiva (domenica 19 alle 10.30) nella sala “Nanni Loy” dell’ERSU; si racconterà la Sardegna attraverso la scrittura e la musica, tra tradizione e cambiamento, nel ricordo di tre figure cardine per il panorama culturale isolano, oggi scomparse, che hanno legato il loro nome al progetto “Sonos ‘e Memoria”: Giovanni Ardu, voce bassu del coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, l’antropologo e scrittore Giulio Angioni, e il medico e scrittore Giorgio Todde. Il convegno di studi 25 anni di Sonos ‘e Memoria: la Tradizione è la vita che continua, proposto in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari vedrà come relatori Ignazio Macchiarella, (professore ordinario, etnomusicologo) Francesco Bachis (Antropologo), Marco Lutzu, (ricercatore etnomusicologo), Gigliola Sulis (Associate Professor of Italian at University of Leeds) e Sergio Naitza (studioso e critico cinematografico), a indagare oggi sul lascito culturale e musicale di “Sonos ‘e Memoria”.
Poi, in serata, alle 21, si tornerà al Parco della Musica per la proiezione del film “Passaggi di tempo” (2005) che fa da corollario al concerto-spettacolo “Sonos ‘e Memoria”, di cui racconta la genesi e l’anima segreta, dal ritrovamento dei materiali inediti d’archivio sulla Sardegna di ieri, all’incontro tra il regista Gianfranco Cabiddu e i musicisti che decidono di creare, in un viaggio artistico avventuroso, il concerto-spettacolo “Sonos ‘e Memoria”. Un racconto emozionante e coinvolgente che emerge anche attraverso i tour e le jam session in cui i musicisti dello spettacolo si incontrano con artisti internazionali.
La quindicesima edizione di Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Ministero della Cultura, del Comune di Carloforte, della Fondazione di Sardegna e del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema.