Sabato 7 agosto – Dopo il grande successo della prima serata, e in occasione del 150° anniversario dalla nascita di Grazia Deledda, Cannigione ospiterà un nuovo imperdibile appuntamento della Rassegna Letteraria Liberamente Sopra le Righe – a cura dall’Associazione culturale Liberamente Me con il patrocinio del Comune di Arzachena.
Domenica 8 agosto, alle ore 21.30, la Piazza della Chiesa di Cannigione ospiterà la docente e studiosa Rossana Dedola che presenterà il suo ultimo lavoro Grazia Deledda – Lettere e cartoline in viaggio per l’Europa, edito da Il Maestrale. Sarà una serata dedicata all’autrice sarda più famosa al mondo, unica donna in Italia ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura. Con l’autrice ripercorreremo la storia della Deledda, svelando alcuni aspetti ancora sconosciuti della sua vita privata e professionale grazie a delle vecchie lettere e cartoline ritrovate in Germania. Durante la serata verrà inoltre consegnato a tutti i partecipanti un particolare gadget che conterrà al suo interno una bella sorpresa.
Anche in questo secondo appuntamento la Rassegna Letteraria Liberamente Sopra Le Righe 2021 si tinge di rosa facendosi portavoce di messaggi di inclusione, ospitando Rossana Dedola, docente presso l’Università di Zurigo, che come una delle massime conoscitrici di Grazia Deledda nel mondo ricorderà il Premio Nobel in occasione del 150° anniversario dalla sua nascita.
Inoltre, spazio all’innovazione. Dopo il successo degli incontri online tra la Dott.ssa Maria Antonietta Azara e diverse autrici del panorama letterario italiano, sarà possibile seguire la Rassegna Letteraria Liberamente Sopra le Righe anche in streaming attraverso il profilo Instagram ufficiale dell’Associazione Liberamente Me.
L’appuntamento con Rossana Dedola è per domenica 8 agosto, ore 21.30, nella Piazza della Chiesa di Cannigione. L’ingresso è libero.
Sinossi
A Weimar, Rossana Dedola scopre circa ottanta lettere e cartoline che Grazia Deledda, fra il 1902 e il 1914, aveva inviato a Justine Rodenberg, moglie di Julius Rodenberg, direttore della prestigiosa rivista Deutsche Rundschau, cui Justine dava la sua preziosa collaborazione, specialmente nei contatti con gli ambienti italiani.
È un epistolario che testimonia una fase importante della vita della scrittrice sarda, in coincidenza del trasferimento a Roma e l’inizio del crescente successo europeo; ma è soprattutto una corrispondenza che immette nel lavoro di scrittura, nelle fasi preparatorie in cui l’autrice non sa ancora in che modo procederà il racconto o quale titolo scegliere; e si viene così a confronto con la gestazione di opere come Nostalgie, Elias Portolu, L’edera, Nel deserto e Canne al vento.
Inoltre, tanti sono i riferimenti alla vita privata che consentono di entrare nelle case romane della scrittrice, e nei sui ancora frequenti rientri a Nuoro. E proprio con due lettere “nuoresi” si completa il quadro epistolare nel volume: una lettera della prima giovinezza (1889) all’amica Cicita; e una lettera del 1914 all’intellettuale nuorese Attilio Deffenu.