Un “rito” teatrale tra musica e poesia per il cartellone dell’Estate 2021 firmata CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con “Piccoli Funerali” di e con Maurizio Rippa (Spettacolo vincitore alla VI edizione de “I Teatri del Sacro” – Ascoli Piceno 2019) in cartellone domenica 8 agosto alle 21 a Lo Quarter di Alghero, lunedì 9 agosto alle 21 all’Anfi/Teatro Comunale di San Gavino Monreale, martedì 10 agosto alle 21 all’Anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo a Olbia e infine mercoledì 11 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia.
Un atto d’amore, un ultimo addio tra la malinconia del rimpianto e l’emozione del ricordo per una partitura fatta di parole e note, dove la voce dell’attore e cantante dialoga con la chitarra di Amedeo Monda per costruire i piccoli (auto)ritratti di personaggi reali e inventati. Un’antologia di storie, una galleria di volti, per riannodare il filo del destino o forse meglio per provare a lasciar andare coloro che sono stati (e non sono più) verso il loro ultimo viaggio, con un piccolo dono, una dedica personale, simbolo d’amicizia per offrire o offrirsi una catarsi, lenire il dolore e curare una ferita.
«Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d’amore, l’altro di odio» – spiega Maurizio Rippa -. «Quello che amo: la passione e l’amore per il teatro sono arrivati subito. Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento. Non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio a qualcuno. Amo dedicare! – Quello che odio: Odio i funerali».
Il fascino di un moderno “rito” laico per un poetico addio con “Piccoli Funerali”, emozionante e originale “concerto” dell’attore e cantante Maurizio Rippa, protagonista sulle note della chitarra di Amedeo Monda (produzione 369gradi) domenica 8 agosto alle 21 a Lo Quarter di Alghero, lunedì 9 agosto alle 21 all’Anfi/Teatro Comunale di San Gavino Monreale, martedì 10 agosto alle 21 all’Anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo a Olbia e infine mercoledì 11 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia per una tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un raffinato recital, incastonato nel ricco cartellone dell’Estate 2021 per un viaggio tra parole e note: sui palcoscenici dell’Isola risuoneranno antiche e nuove melodie, dedicate alle figure reali e inventate di una personalissima galleria di (auto)ritratti, per un delicato e toccante omaggio, quasi a voler fermare il tempo e trattenere oltre la soglia dell’ineluttabile le persone care – o che tali avrebbero potuto essere – attraverso la malìa della voce e della musica: il potere dell’arte e della bellezza come antidoto alla morte e al dolore.
Sulle orme di Orfeo, giunto fin nell’Ade per riavere accanto a sé l’amata Euridice, Maurizio Rippa inventa una “cerimonia degli addii” in cui lo smarrimento e il senso di perdita acquistano un nuovo significato e valore, trasfigurandosi in una catarsi individuale e collettiva dove ciascuno possa rispecchiarsi e trovare una chiave per affrontare il mistero della fine e il vuoto dell’assenza. “Piccoli Funerali” (Spettacolo vincitore alla VI edizione de “I Teatri del Sacro” – Ascoli Piceno 2019) contraddice la frenesia odierna, quell’ansia di vivere che impedisce di gustare la dolcezza – e perfino l’amarezza – di ogni istante, di abbandonarsi alle emozioni e ai sentimenti più profondi, di confrontarsi con la propria fragilità e “sentire” e sperimentare fino in fondo la propria “umanità”.
Una sfida ardua ma seducente per una “sospensione” dell’ordinario che conduce alla dimensione del sacro, dove lo spirito trionfa sulla materia: un “atto d’amore” per porgere l’estremo saluto a chi, dopo aver condiviso un tratto più o meno lungo del cammino, tra asperità e più agevoli discese, e dunque sogni, desideri, timori e aspirazioni come pure pure disillusioni e sconfitte, non appartiene più a questo mondo.
Perfezionatosi nello studio e nell’interpretazione della musica barocca con Claudine Ensermet, Cristina Miatello, Claudio Cavina, Roberto Gini, Alan Curtis e Jill Feeldmann, Maurizio Rippa si è cimentato con la recitazione, diplomandosi all’Accademia del Teatro Bellini di Napoli, per poi approfondire le tecniche del mimo con Michele Monetta e Ivan Baciocchi oltre a frequentare i seminari di artisti come Vera Bertinetti, Danio Manfredini e Carmelo Bene (che ne ha apprezzato le doti canore in “Love Me Tender” e ha creato per lui una serata dedicata a Elvis Presley al Festival di Otranto nel 2001).
Sulla scena l’eclettico attore e cantante è stato diretto – tra gli altri – da Carmelo Bene, Tato Russo, Cristina Pezzoli, Walter Le Moli, Elisabetta Pozzi, Roberto De Simone, Tito Piscitelli, Elijah Moshinsky, Vincenzo Pirrotta e Antonio Latella, proseguendo parallelamente la sua carriera come contraltista tra concerti e festivals oltre a diverse incisioni discografiche.
Autore e interprete di “Nella musica c’è tutto, meglio stare fermi” (menzione speciale alla prima edizione del premio “Tuttoteatro.com- Dante Cappelletti”: «per l‘originale riflessione sul disagio e le reazioni dell’interprete all’impatto con la scena, resi come partitura di parole, musica e canto, e fusi dalla grande capacità di presenza dell’interprete – autore») in “Piccoli Funerali” l’attore e cantante crea un’armoniosa sintesi tra due opposti. «Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d’amore, l’altro di odio» spiega l’artista. E rivela: «Quello che amo: Ho iniziato a frequentare un corso di teatro a 18 anni. Più che per vera passione per vincere la timidezza.
La passione e l’amore per il teatro sono arrivati subito, ma la timidezza non è andata via. Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento. Nonostante questo non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio sul palco a qualcuno. L’esibizione fine a sé stessa mi mette in uno stato di ansia da prestazione, dedicare il mio lavoro a qualcuno mi alleggerisce, diventa un atto d’amore, e come tale anche sbagliare, cadere, stonare passano in secondo piano. Dedicare il mio lavoro è diventato il mio segreto, c’è chi fa yoga prima di andare in scena, io dedico il mio lavoro. Amo dedicare!».
E poi c’è «Quello che odio: Odio i funerali. Con gli anni molti affetti sono andati via, parenti, amici cari. Mi sono trovato spesso a funerali di persone che amavo, ed amo ancora, e oltre al dolore per la perdita ho spesso sentito un fastidio: mi sembravano dei modi di salutarli così inadatti a loro, per la vita che avevano condotto, per il loro carattere. Spesso mi sono chiesto come avrebbero desiderato essere salutati, sempre mi sono chiesto quale musica o canzone avrebbe addolcito quel saluto. Ho pensato di affrontare quello che odio con quello che amo. Così è nato “Piccoli Funerali”».
Un insolito recital che spazia tra arie barocche e moderne canzoni, brani tradizionali e poesie in musica che si alternano alle parti recitate, in una drammaturgia costruita sui molteplici talenti dell’autore e interprete: Maurizio Rippa si confronta con una materia incandescente e inafferrabile come il ricordo, per dar voce e suono all’indicibile, oltre i confini della realtà concreta e tangibile, liberando l’immaginazione.
“Piccoli Funerali” è un’opera interessante e coinvolgente incentrata sulla formula inedita di un requiem pensato come spettacolo-concerto, in commemorazione degli scomparsi, cui è data un’ultima opportunità di raccontare e raccontarsi, ciascuno a suo modo, in un’epifania ipotetica e poetica, ma soprattutto a consolazione dei vivi, testimoni di un evento solenne in cui idealmente si incontrano volti noti e sconosciuti, in un intrecciarsi di destini.
Dopo l’avvincente performance dell’estate scorsa tra le rovine di Nora, in occasione del XXXVIII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC, Maurizio Rippa ritorna nell’Isola per una breve ma intensa tournée, dopo il tempo sospeso della pandemia, con tutto il fascino e la delicata poesia dei suoi “Piccoli Funerali”.
La tournée nell’Isola di Maurizio Rippa con “Piccoli Funerali” si inserisce nel cartellone della Stagione di Prosa Musica Danza e Teatro Circo dell’Estate 2021 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione Alghero e il patrocinio del Comune di Alghero, con il contributo del Comune di Olbia e il sostegno del Consorzio di Porto Rotondo, con il patrocinio e il sostegno del Comune di San Gavino Monreale e del Comune di Carbonia – e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.