“Il nuovo rapporto dell’IPCC presentato oggi – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – conferma come l’emergenza climatica stia diventando sempre più grave.
Come evidenzia il rapporto siamo vicini a un punto di non ritorno, ma ancora in tempo per contenere la temperatura media globale entro la soglia critica di 1.5°C. Gli anni da qui al 2030 saranno cruciali.
Per questo è urgente accelerare il passo nella lotta alla crisi climatica e dare gambe alla transizione ecologica ed energetica chiesta a gran voce e più volte dall’Europa. Non c’è più tempo da perdere, siamo in codice rosso, e per curare il Pianeta servono interventi concreti e coraggiosi non più rimandabili.
Oltre ad un impegno internazionale tra i diversi Paesi, è importante che ogni Stato faccia la sua parte soprattutto a livello nazionale a partire dagli impegni presi con l’Accordo di Parigi. Per questo chiediamo al Governo Italiano di varare al più presto un Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) più ambizioso e in linea con la soglia critica di 1.5°C, che per il nostro paese significa una riduzione delle emissioni climalteranti di almeno il 65% entro il 2030, e di approvare in tempi rapidi il piano per l’adattamento climatico.
La nostra Penisola continua ad essere l’unico grande Paese europeo a non averlo, rincorrendo così le emergenze senza una strategia chiara di prevenzione. I fatti di cronaca di queste settimane, legati all’emergenza climatica che stiamo vivendo, ci raccontano nuovamente quanto il clima sia già cambiato con eventi estremi – bombe d’acque, ondate di calore, grandinate ecc… – che ormai sono all’ordine del giorno e in forte aumento, colpendo soprattutto le aree urbane e causando danni ai territori, alle città ed alla salute dei cittadini. È ora il tempo delle azioni mettendo in campo politiche adeguate allo scenario che il climate change già ci impone”.