Ora l’ emergenza non è più l’alimentazione del bestiame ma la messa in sicurezza delle aree colpite, sottolineano dalla Coldiretti Oristano.
La macchina della solidarietà targata Coldiretti ha lavorato a pieno ritmo. Si può asserire che l’emergenza alimentare del bestiame è stata superata. Tutte le aziende agricole distrutte o gravemente compromesse dagli incendi hanno ricevuto aiuti per l’ alimentazione degli animali per superare le difficoltà dei prossimi mesi. La macchina della solidarietà ha infatti dato una grande prova di generosità, da tutta la Sardegna sono arrivati innumerevoli e concreti aiuti.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci sono stati vicini con importanti donazioni, frutto di una notevole e sorprendente generosità – affermano Antonello Inzis presidente Coldiretti Cuglieri, Giuseppe Cottino presidente Coldiretti Tresnuraghes, Antonio Obinu Presidente Coldiretti Scano Montiferro e Giommaria Scano Presidente Coldiretti Santu Lussurgiu – di fatto hanno attenuato la prima urgenza: l’emergenza nella alimentazione degli animali. Anche grazie alla cabina di regia Coldiretti che ha coordinato e concordato gli aiuti, facendoli arrivare direttamente nelle aziende, oggi il problema pare trovare soluzione. Ancora tutta da affrontare invece l’ altra urgenza – evidenziano i dirigenti territoriali – il ripristino dei fabbricati danneggiati dalla furia del fuoco e la messa in sicurezza delle aree bruciate.
Ci piace sottolineare la grande solidarietà ricevuta verso il modo delle campagne – affermano Giovanni Murru ed Emanuele Spanò Presidente e Direttore Coldiretti Oristano – e le tante sinergie che si sono costituite con enti e associazioni, come La Croce Rossa Italiana che ha supportato le azioni di aiuto mettendo a disposizione di Coldiretti Oristano uomini e mezzi per il trasporto di foraggio e beni generici. Un impegno che si è potuto realizzare grazie alla sensibilità del presidente Regionale della Croce rossa italiana Sergio Piredda.
Il centro di coordinamento Coldiretti Oristano, attivo dai primi giorni di emergenza ([email protected] – 3202894239) – concludono Murru e Spanò – resterà operativo anche nelle prossime settimane. Settimane che tuttavia saranno necessarie per razionalizzare non tanto gli aiuti futuri ma la grande mole di risorse arrivate e che continuano ad arrivare in questi giorni.
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