Il lavoro si basa sulla solidità e il rigore dell’intreccio, alimentato da avvenimenti inaspettati ed equivoci secondo la migliore tradizione del vaudeville. Dalla premessa si dipanano conseguenze che a loro volta ne determinano altre in una struttura drammaturgica costruita come un congegno ad orologeria.
I personaggi vivono situazioni sempre più complicate spesso non create da loro ma dalla casualità.
Al centro della vicenda un camorrista, Felice Capone, che riesce a fuggire dalla colonia penale e viene avvistato a Santa Teresa di Gallura mentre sta per prendere il traghetto per Bonifacio, in Corsica.
In realtà Capone si trova al centro storico di Sassari, dove riesce ad entrare in un appartamento di Via delle Muraglie e sequestrare non solo l’intera famiglia che vi abita ma anche tutti quelli che frequentano la casa.
Equivoci, colpi di scena, scambi di persona si susseguono con un crescendo vertiginoso. Grazie alla meticolosità con cui sono costruiti i personaggi(ognuno con la propria storia, le proprie debolezze e fallimenti, il tessuto della commedia è farcito di innumerevoli gag dall’esito esilarante.
Ne sono interpreti in ordine di apparizione: Teresa Soro, Michelangelo Ghisu, Mario Lubino, Elisabetta Ibba, Claudio Dionisi, Alfredo Ruscitto, Alessandra Spiga, Pasquale Poddighe, Paolo Colorito.
Scene di Vincenzo Garau. Luci di Tony Grandi. Scenotecnica di Tomaso Tanda.
Patrocinio Comune di Sassari e Regione Autonoma della Sardegna.
Per info telefonare al 349/1926011 e 336/817361