Miozzo: “Sono molto preoccupato per l’inizio della scuola. Non vedo quell’indirizzo chiaro, quelle indicazioni granitiche che servirebbero. Vedo invece che si delegano al territorio…”.
“Non si può dire: il distanziamento di un metro tra banchi è una misura preventiva, ma se non potete, non importa, basta la mascherina. O dire aprite le finestre per cambiare l’aria: sono indicazioni imprecise che non servono ai dirigenti per prendere decisioni. E sui trasporti: limite all’ottanta per cento della capienza. Bene ma chi controlla?”.
Quante possibilità ci sono che si torni in Dad? “Molte – ha concluso Migliozzo – se non si cambia subito strada. Mi dispiace, tra l’altro, che il dibattito sugli effetti nefasti della Dad sembra essere già superato. Come se fossimo convinti che alla scuola si possa far pagare ancora il prezzo di una nuova fase dell’emergenza”.
(ITALPRESS).