Carloforte, 25 > 29 Agosto 2021
Cagliari, 18 > 19 Settembre 2021
Al via domani a Carloforte la prima parte di Creuza de Mà,il festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu.
Fino a domenica cinque giornate di proiezioni, incontri, concerti e masterclass.
Tra gli ospiti la produttrice Francesca Cima, i registi Ivan Cotroneo, Laura Luchetti e Costanza Quatriglio, i compositori Pivio, Pasquale Catalano e Max Viale, la cantautrice Nada e gli interpreti della “Compagnia del Cigno”.
E il 18 e 19 settembre appuntamento a Cagliari per la seconda tranche del festival.
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Cinque giorni all’insegna della musica per il cinema: da domani (mercoledì 25) a domenica 29, si rinnova a Carloforte l’appuntamento con Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua quindicesima edizione: un festival per chi guarda il cinema “dalla parte del suono”, unico nel suo genere in Sardegna e tra i pochissimi nel panorama nazionale e internazionale a ruotare interamente intorno al rapporto tra musica e immagini in movimento. Un rapporto affascinante su cui Creuza de Mà, nonostante il difficile momento storico, indagherà anche quest’anno attraverso proiezioni di film, masterclass, concerti, incontri con registi e musicisti.
Il cartellone degli appuntamenti in programma nel paese sull’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud-occidentale sarda, come sempre si snoda principalmente tra i due cinema del paese, il Mutua e il Cavallera, e nello spazio del Giardino di Note, oltre al consueto concerto al tramonto nella cornice marina dell’oasi naturale di Capo Sandalo: un “must” di Creuza de Mà che registra già il sold out.
Tra gli ospiti di spicco, gli interpreti della “Compagnia del Cigno”, la produttrice Francesca Cima (co-fondatrice della Indigo Film), i registi Ivan Cotroneo, Laura Luchetti e Costanza Quatriglio, i compositori Pivio, Pasquale Catalano, Max Viale (vincitore quest’anno del David di Donatello e Nastro d’argento per le musiche del film Miss Marx, di Susanna Nicchiarelli), Francesco Cerasi e la cantautrice Nada. E poi, dopo Carloforte, consueto appuntamento a Cagliari per la seconda tranche del festival, in calendario quest’anno a settembre, sabato 18 e domenica 19.
Ma Creuza de Mà, che si fonda soprattutto sull’incontro e lo scambio, trova il suo senso più profondo nel trasmettere l’arte alle nuove generazioni, e lo fa attraverso il progetto di alta formazione del “Campus di musica e suono per cinema e audiovisivi”, promosso dal festival in associazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna con la Fondazione Sardegna Film Commission; un progetto dedicato ai giovani allievi dei corsi di regia, montaggio, suono e musica, che, in un percorso biennale, entrano in contatto diretto con i professionisti di oggi: un impegno più “sotterraneo”, meno visibile rispetto alla parte spettacolare del festival, ma che “sceglie, grazie agli ospiti che porta, di ‘zappare e seminare’ […] insieme ai talenti futuri del cinema italiano, a cui cerca di dare una consapevolezza di un mestiere e una prospettiva futura”, come sottolinea il direttore artistico Gianfranco Cabiddu.
Le cinque giornate di Carloforte propongono dunque una fitta serie di incontri, masterclass e laboratori pratici dedicati alla filiera di produzione del suono, con guide d’eccellenza come il docente di suono applicato all’immagine Filippo Porcari, la microfonista Federica Ripani, il musicista e musicologo Riccardo Giagni, e tanti degli ospiti già citati del festival.
Creuza de Mà ha scelto di non darsi un vero e proprio tema guida per ogni edizione, ma di adottare semmai un punto di vista più generale e avvolgente come è quello della musica per il cinema, con focus su alcuni ambiti specifici; così, stavolta, l’attenzione si concentra su una “forma di cinema” che, in quest’anno e mezzo di pandemia, ha segnato in modo forte il nostro immaginario e il vissuto quotidiano: le Serie TV. Nel “racconto filmico lungo” delle fiction televisive, la musica svolge un ruolo caratterizzante, imponendo metodologie produttive, tempi e modi di lavoro che generano approcci differenti rispetto a quelli che si presentano nel cinema “tradizionale”: ed è su questo punto che a Creuza de Mà si esploreranno le diverse strategie nella composizione musicale, nel lavoro di edizione, adattamento e riscrittura della musica applicata nelle serie TV, che vede emergere figure professionali specifiche.
Il festival presenta dunque una panoramica di puntate di alcune fiction, significativa per diversità di temi e di linguaggi che coprono un arco temporale largo, con stili compositivi e problematiche differenti, per indagare il rapporto della musica e del suono nelle serie televisive. Un viaggio in compagnia di affermati registi e musicisti che va da “L’ispettore Coliandro”, la fortunata serie Tv giunta all’ottava stagione dei fratelli Manetti, con musiche di Pivio e Aldo De Scalzi, alla serie “Il Commissario Ricciardi”, rivelazione di questa stagione, con le musiche firmate dal compositore Pasquale Catalano; da “Nudes”, la serie revenge sugli adolescenti di oggi, con Laura Luchetti, regista e show runner, con le musiche di Francesco Cerasi, a “La Compagnia del Cigno”, la serie musicale ambientata nel Conservatorio di Milano, che vede come protagonisti giovanissimi attori, che sono anche musicisti di solida preparazione: si indagherà su questo fortunato format con il regista e show runner Ivan Cotroneo, con l’autore delle musiche Gabriele Roberto, e con Francesca Cima, cofondatrice di Indigo film, produttrice e “anima” della serie.
Apre la serie dei film in visione, domani (mercoledì 25), “Scherza con i fanti”, documentario di Gianfranco Pannone sui diari di guerra e canti di pace, con musiche di Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori; a introdurre l’incontro, lo stesso Pannone insieme ad Ambrogio Sparagna; il virtuoso dell’organetto e compositore, tra le figure di spicco della musica popolare italiana, autore di molte colonne sonore cinematografiche, sarà anche protagonista, sabato 28, di uno dei momenti più attesi del festival (tanto atteso da aver raggiunto già il tutto esaurito): il concerto, rigorosamente in acustico, al tramonto in località “Le Ciasette”, a Capo Sandalo, nella punta estrema nella parte occidentale dell’isola di San Pietro.
Altri film in programma – “Nothing’ at all” (domenica 29), che documenta il ritorno di Pivio all’attività concertistica, dopo trentacinque anni di rarissimi live e una carriera dedicata alla musica per il cinema; e “La bambina che non voleva cantare”, film tv della regista Costanza Quatriglio, sull’infanzia particolare della grande cantante Nada e il suo esordio, appena quindicenne, al Festival di Sanremo nel 1969 (in visione sempre domenica 29).
Il formato “corto” trova invece spazio con la sezione dei Cortometraggi Esercizio ‘800, che ogni giorno propone i lavori di ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia oggi diplomati: si comincia con “La morte verde” di Marco Mazzone (mercoledì 25), seguito, nei giorni successivi, da “Il più grande” di Francesco Romano (giovedì 26), “Giallo Paglierino” di Francesco della Ventura (venerdì 27), “La moglie del pittore” di Simone Bozzelli (sabato 28) e “Des Fourchettes” di Federico Mottica e Francesco Pascucci (domenica 29).
Liberata dal legame con l’immagine, ma sempre con un riferimento al cinema, la sarà protagonista in “Round Midnight”, la serie di live in programma a sera inoltrata nello spazio dei Giardini di Note: apre giovedì 26 Ambrogio Sparagna (voce, organetti) in quartetto con Anna Rita Colaianni (voce), Giordano Treglia (ghironda, lira) e Erasmo Treglia (torototela, ghironda, ciaramella), per proporre un itinerario affascinante nella musica popolare italiana, lungo la dorsale appenninica. Venerdì 27 gli attori/musicisti della serie TV “La Compagnia del Cigno” – Leonardo Mazzarotto (Matteo), Emanuele Misuraca (Domenico), Hildegard De Stefano (Sara), Chiara Pia Aurora (Sofia), Ario Nikolaus Sgroi (Robbo), Francesco Tozzi (Rosario) – proporranno un programma che spazia da Bach a Liszt; sabato 28 sarà la volta dell’atteso concerto di Nada – anche questo già sold out – accompagnata da Andrea Mucciarelli alla chitarra, con un repertorio che attinge dal disco “Nada Trio” (Warner 2017) e da alcuni suoi grandi classici che hanno attraversato e segnato la storia della canzone italiana. Domenica 29, infine, il secondo capitolo de “Le Canzoni: colonne sonore italiane”, un progetto originale dedicato al rapporto della “Canzone nel cinema”, avviato nella scorsa edizione del festival da Neri Marcorè, che quest’anno lascia il testimone alla Creuza Band, una band di giovani talenti sardi con un set appositamente studiato per questa occasione.
Sabato sera (28 agosto), altro momento ormai topico del festival, il Premio Creuza verrà assegnato a Riccardo Giagni, compositore, musicista e studioso di musica applicata al cinema, collaboratore del Festival fin dalla prima edizione, e che presenterà in questa edizione tutte le proiezioni e gli incontri tra registi, musicisti e pubblico.
Green pass – Nell’attuazione delle misure sanitarie vigenti per contrastare l’emergenza coronavirus, l’ingresso agli eventi del festival sarà consentito previa presentazione del Green Pass, una persona per volta, secondo i percorsi indicati dall’organizzazione, rispettando eventuali sensi obbligati di entrata/uscita ove previsti, con l’obbligo di indossare la mascherina fino al raggiungimento del posto (quando sarà possibile toglierla), mentre sarà cura dell’organizzazione mettere a disposizione del pubblico il gel per sanificare le mani. Verrà assicurato il corretto distanziamento di un metro tra gli spettatori (sia frontalmente che lateralmente), a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
Sarà consentito l’ingresso alle proiezioni fino ad esauri-mento posti, seguendo l’ordine di arrivo in fila ordinata mantenendo il distanziamento previsto. Anche l’ingresso ai Giardini di Note verrà contingentato e regolato come sopra.
Creuza de Mà, seconda parte, il 18 e 19 settembre a Cagliari – Dopo Carloforte, la quindicesima edizione del festival Creuza de Mà completerà il suo programma il mese prossimo con una due giorni a Cagliari: sabato 18 settembre, l’arena allestita al Parco della Musica, accanto al Teatro Lirico, ospiterà alle 21 un autentico evento: l’attesissimo e imperdibile ritorno in città, dopo ben diciotto anni, di “Sonos ‘e Memoria”, il cine-concerto ideato da Gianfranco Cabiddu e basato su filmati d’archivio dell’Istituto Luce sulla Sardegna dagli anni ’20 agli anni ’50 del secolo scorso, musicato dal vivo da un prestigioso ensemble diretto da Paolo Fresu (tromba e flicorno), con Elena Ledda (voce), Mauro Palmas (mandola), Luigi Lai (launeddas), Antonello Salis (fisarmonica), Carlo Cabiddu (violoncello), Furio Di Castri (contrabbasso), Federico Sanesi (percussioni) e il coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu. “Sonos ‘e Memoria” ha debuttato nel 1995 al cinquantaduesimo Festival del Cinema di Venezia, per girare poi in teatri di tutto il mondo con successo, come nella sua ultima esecuzione al Teatro Lirico di Cagliari di diciotto anni fa, dopo il tutto esaurito all’Anfiteatro cagliaritano di due anni prima.
“Sonos ‘e Memoria” sarà al centro anche dell’appuntamento conclusivo del CAMPUS di Musica per cinema, in programma la mattina successiva (domenica 19 alle 10.30) nella sala convegni del T-Hotel; si racconterà la Sardegna attraverso la scrittura e la musica, tra tradizione e cambiamento, nel ricordo di tre figure cardine per il panorama culturale isolano recentemente scomparse: Giovanni Ardu, voce bassu del coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, l’antropologo e scrittore Giulio Angioni, e il medico e scrittore Giorgio Todde. Il convegno di studi 25 anni di Sonos ‘e Memoria: la Tradizione è la vita che continua, proposto in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, vedrà come relatori Ignazio Macchiarella, (professore ordinario, etnomusicologo), Francesco Bachis (Antropologo), Marco Lutzu, (ricercatore etnomusicologo), Gigliola Sulis (Associate Professor of Italian at University of Leeds) e Sergio Naitza (studioso e critico cinematografico).
Poi, in serata, alle 21, si tornerà al Parco della Musica per la proiezione del film “Passaggi di tempo” (2005) che fa da corollario al concerto-spettacolo “Sonos ‘e Memoria”, di cui racconta la genesi e l’anima segreta, dal ritrovamento dei materiali inediti d’archivio sulla Sardegna di ieri, all’incontro tra il regista Gianfranco Cabiddu con i musicisti coinvolti nel progetto.
I biglietti per il cine-concerto “Sonos ‘e Memoria” e per il film “Passaggi di tempo” sono in vendita sul sito Sardinia Ticket al prezzo di venti euro.
La quindicesima edizione di Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Ministero della Cultura, del Comune di Carloforte, della Fondazione di Sardegna e del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema.