Un’agenda densa di appuntamenti, quella proposta dal festival Éntula tra lunedì, 30 agosto e venerdì 3 settembre. Il festival letterario diffuso per la Sardegna porterà in viaggio tre scrittori tra Cagliari e la sua area Metropolitana, la Marmilla e la Barbagia: lo studioso di fascismo, seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento Eric Gobetti, l’autrice freelance, che si occupa di identità, razza e migrazioni Nadeesha Uyangoda, lo scrittore e inventore del portale Bed&Runfast, che mette in comunicazione il mondo del podismo e quello delle strutture ricettive, Claudio Bagnasco.
Lunedì, 30 agosto, Eric Gobetti è a Cagliari al Poetto, al Fico d’India, per presentare il saggio E allora le Foibe? (Laterza). L’incontro, in programma alle 21, è moderato da Antonello Murgia dell’ANPI (gradita la prenotazione al numero 327 8910703). E allora le Foibe? è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo (ndr italiano dall’Istria e dalla Dalmazia) o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. L’evento è in collaborazione col festival Licanìas.
Mercoledì, Primo settembre, fa esordio al festival di Lìberos la scrittrice Nadeesha Uyangoda, attesa a Villanovaforru – alle 18.30 nella veranda della Sala Mostre del Museo Archeologico Genna Maria, nella piazza centrale del paese della Marmilla, moderata da Mamadou Mbengue – con L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd): il libro che incrocia saggio e memoir, è un’onesta conversazione per comprendere meglio la dinamica razziale nel nostro Paese, dove “la questione razziale è prima di tutto una problematica che riguarda chi è e chi non è italiano” perché, scrive l’autrice ventottenne, nata in Sri Lanka, ma di casa in Brianza da quando aveva sei anni, “in un paese in cui la maggior parte della popolazione è bianca, una legge che attribuisce la cittadinanza iure sanguinis scava ogni giorno di più l’abisso di una divisione razziale”. Per la scrittrice altre due date col suo libro uscito lo scorso marzo: giovedì 2 settembre, a Quartu Sant’Elena, al Parco di Pitz’e Serra, alle 18.30, in un incontro con la mediatrice interculturale Ghidey Sebhat e l’esperto di immigrazione Nicola Murgia. La presentazione rientra nel progetto “L’albero dell’uguaglianza”. Presentato da un gruppo di universitari, il progetto è approvato dall’associazione ARCOIRIS ODV, partner regionale di SI PUÒ FARE, rete nazionale per la rigenerazione di spazi pubblici nelle comunità locali attraverso il volontariato e la cittadinanza attiva giovanile e il coinvolgimento di tutti i cittadini; venerdì 3 settembre a Oniferi, alle 18.30, al Parchetto Santa Ruche, in via fratelli Cambosu, con Lalla Careddu.
Giovedì, 2 settembre, è la volta di Claudio Bagnasco. L’autore genovese, con base in Sardegna a Tortolì dal 2013, che ha firmato diversi romanzi (il primo è Silvia che seppellisce i morti, Il Maestrale, 2010, l’ultimo Gli inseguiti, CartaCanta, 2019), presenta a Villanovaforru, alle 18.30 nella veranda della sala mostre con Fabrizio Mulas, il libro Runningsofia (il Melangolo). Come recita il titolo del volume, il libro racconta il significato profondo del correre: (…) esercitare il diritto e il dovere di vivere nella maniera più piena e profonda. Di vivere in maniera coraggiosa. Correndo dismettiamo il nostro ruolo sociale, con tutta la sua teoria di obblighi e rituali, per riscoprire l’appartenenza al regno animale.
E allora le Foibe? (Laterza) – IL LIBRO – «E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Mi di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente?
«Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente.
Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell’esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l’opportunità di studiare realmente questo tema. Questo “Fact Checking” non propone un’altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l’intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una ‘versione ufficiale’ molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.
L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd) – IL LIBRO – La razza è un concetto difficile da cogliere, pur non avendo fondamenti biologici produce grossi effetti nei rapporti sociali, professionali e sentimentali. La razza in Italia non si palesa fino a quando tu non sei l’unica persona nera in una stanza di bianchi. E quell’unica persona è Bellamy, Mike, Blessy, David… una moltitudine in parte sommersa, sotterranea. Quell’unica persona è chi si è sentito dire troppe volte che «gli italiani neri non esistono»: lo gridano negli stadi, lo dice certa politica, sembrano confermarlo le serie tv, la letteratura, i media.
In un certo senso è persino vero: gli italiani neri non emergono, non si vedono negli ambienti della cultura, nei talk show e nelle liste elettorali. O meglio, in quei luoghi esistono ma solo come oggetto del discorso, quasi mai come soggetto. La loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all’«immigrazione fuori controllo», ai barconi, all’«integrazione».
Con un approccio inedito e un linguaggio fresco e «social», Nadeesha Uyangoda apre in questo libro, che incrocia saggio e memoir, un’onesta conversazione per comprendere meglio la dinamica razziale nel nostro paese.
Runningsofia (il Melangolo) – IL LIBRO – Correre è esporsi al caldo, al freddo, alla sete, alla fame, alla stanchezza, al dolore, è esercitare il diritto e il dovere di vivere nella maniera più piena e profonda. Di vivere in maniera coraggiosa. Correndo dismettiamo il nostro ruolo sociale, con tutta la sua teoria di obblighi e rituali, per riscoprire l’appartenenza al regno animale. E non è davvero cosa di poco valore ricordarsi – anzi, provare sul proprio corpo – che siamo anche e soprattutto altro, essenzialmente altro, rispetto al compagno premuroso, al genitore comprensivo, al lavoratore esemplare, al consumatore informato che ogni giorno mostriamo di essere.
L’accesso agli eventi è possibile previa verifica del Green Pass, come previsto dalle nuove norme di contenimento del COVID19.
ÉNTULA
È il festival letterario inclusivo per antonomasia: dal 2013 propone libri e autori appartenenti a qualsiasi genere letterario, in arrivo da qualsiasi parte del mondo in qualsiasi centro della Sardegna disposto ad ospitarli. Collabora da tempo con i festival Liquida, Dall’altra parte del mare, Un’isola in rete, Tuttestorie, Racconti e paesaggio e LEI, e da quest’anno anche con Aria Acqua Luoghi.
Nello stesso cartellone appaiono scrittori, biblioteche, librerie, associazioni, scuole, strutture pubbliche e private in armoniosa collaborazione, con l’unico ambizioso obiettivo di far diventare il consumo culturale da evento a consuetudine irrinunciabile.
Éntula per l’ambiente
Poiché il 70% dei fan di Éntula hanno riferito di preferire i libri di carta, Lìberos si impegna a piantare quest’anno 462 alberi, tanti quanti sono stati i libri venduti durante l’edizione ridotta e sacrificata del 2020.
Éntula – festival letterario diffuso con la Sardegna è realizzato col contributo di Regione Autonoma della Sardegna – assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Fondazione Sardegna.
Media partner di questa edizione è la testata giornalistica Sardinia Post.