Grande attesa al Festival dei Tacchi in Ogliastra per l’arrivo di Francesca Reggiani, attrice e autrice comica, tra le più importanti del nostro Paese, protagonista, sin dai suoi esordi, di quella stagione televisiva, fiore all’occhiello della Rai di Angelo Gugliemi. Da quell’esordio le si sono poi aperte le porte del teatro e del cinema di cui è tuttora protagonista.
Alla Cantina Antichi Poderi di Jerzu, domani, venerdì 6 agosto alle 21.30, salirà sul palco con Il meglio di… Lo spettacolo affronta un divertente viaggio toccando i temi più disparati in una formula rapida e sincopata.
L’oggi, il domani, la giovinezza, la vecchiaia, il rapporto uomo – donna, la gelosia. Uno show che parla tanto delle donne: delle donne che hanno successo, dalla Meloni a Patti Pravo che combatte con gli anni che passano, di quelle donne che chiedono “Se non ora quando'”e di quelle che chiedono “Per un’ora quanto”. Si affrontano poi la crisi economica, la confusione tra amore, sesso, PIL, sex appeal, Import/Escort. Nel mezzo ci saranno la conduttrice di “Ndo l’hai visto” Federica Sciarelli e special guest star la grande Maria De Filippi. Tante altre le ospiti a sorpresa che intratterranno il pubblico presente, interpretate da una grande trasformista, regina della comicità italiana. Non mancheranno poi le Pubblicità finte marchio di fabbrica dell’autrice che le firma insieme a Linda Brunetta.
Ma gli spettacoli al Festival dei Tacchi iniziano dalla mattina.
Alle 11.30, in Biblioteca comunale di Jerzu, Francesca Pani replicherà il suo Mignolina, produzione Cada Die Teatro con la regia di Silvestro Ziccardi.
Nel pomeriggio ci si sposta tutti alla Cantina Antichi Poderi .
Alle 17.30, la compagnia Rossolevante propone Sicuro?…Sicuro! Le nuovissime avventure di Pinocchio, spettacolo rivolto ai giovanissimi, ma di cui possono godere anche gli adulti. Autrici e attrici in scena, Cinzia Piras e Silvia Cattoi lo raccontano così: «Siamo partite dalla storia di Pinocchio, che tutti conoscono, per scrivere e inventare scenicamente nuove avventure per questo personaggio che ormai da tanti anni fa parte dell’immaginario collettivo. Il punto di vista che abbiamo adottato, la lente attraverso cui abbiamo rivisto tutte le sue avventure, è quella della sicurezza. Sicurezza a trecentosessanta gradi, per arrivare a raccontare ai bambini di quanto sia prezioso questo corpo che ci viene dato in prestito e di quanto dobbiamo imparare a prendercene cura in tutti gli aspetti della nostra vita. Ma volendoci rivolgere ad una platea di giovanissimi era indispensabile che questo messaggio, per essere efficace, passasse attraverso il gioco e il divertimento, riscrivendo le scene classiche del Pinocchio in una chiave contemporanea. Così il Grillo Parlante è bardato di tutto punto con tutti i dispositivi di sicurezza per evitare la famosa martellata di Pinocchio che lo vorrebbe spiaccicato al muro. Mangiafuoco è un impresario costretto dalla legge a munire le sue marionette degli imbraghi di sicurezza per farle lavorare al sicuro. La Volpe è un millantatore che si finge amico. Lucignolo tenta di irretire il nostro eroe portandolo nel moderno Paese dei Balocchi che altro non è se non un grande telefono cellulare, dal quale Pinocchio riuscirà a staccarsi unicamente per amore del suo babbo. Un modo divertente per affrontare argomenti che spesso appaiono troppo seriosi, per arrivare al cuore dei più piccoli e insediarvi il seme della salute e sicurezza, dell’attenzione, della cura, della consapevolezza che tutto si può fare, ma in sicurezza».
Alle 19, sarà la volta dei toscani Giallo Mare Minimal Teatro che, con Tommaso Taddei, portano in scena Bambini all’inferno – Divine storie dell’altro mondo. Lo spettacolo è un omaggio alla figura di Dante e alla sua opera nel settecentenario della morte. Una creazione che indaga come rivolgersi ad un platea di ragazzi offrendo loro un viaggio scenico all’inferno della Divina Commedia rispettando in larga misura il suo plot narrativo e scarnificando, semplificando l’intreccio, inventando una lingua sostenibile per dei giovanissimi contemporanei, ma che non tradisca il cuore simbolico della narrazione dantesca. Partendo proprio da quest’ultimo obiettivo, l’autore Renzo Boldrini, ha mantenuto come asse portante del ritmo narrativo il gioco di rima e la tradizione dei novellatori toscani che “traducevano” fino alla metà del secolo scorso, nelle campagne di questa regione, a un pubblico popolare ed eterogeneo le terzine dantesche. Sempre prestati dalla tradizione dei novellatori e dei cantastorie, l’attore, per illustrare la discesa all’inferno di Dante e Virgilio, si avvarrà di un libro-teatro dal quale emergeranno personaggi, piccole scenografie e suoni. Così l’attore si trasformerà in una sorta di Virgilio per gli spettatori, come Dante, accompagnati ad incontrare Paolo e Francesca, Ulisse, diavoli di ogni risma e creature fantastiche e mitologiche di ogni genere.
Il Festival è sostenuto da Comune di Jerzu, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.