Eppur si muove. Le trattative per il rinnovo del CCNL del comparto della Sanità Pubblica sono state avviate ma all’orizzonte non si prospetta niente di buono. “Chi si aspettava che, dopo le tante parole spese per tutti i valorosi professionisti e quanto hanno fatto e stanno facendo in questa terribile battaglia contro il virus, si procedesse a una gratificazione concreta riconoscendo aumenti dignitosi rimarrà deluso” commenta il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano.
“Abbiamo sempre detto che il rilancio del SSN non potrà che prescindere dalla valorizzazione e gratificazione di tutti gli operatori sanitari e invece le risorse stanziate, molto limitate, dovrebbero prevedere un aumento medio di circa 90 euro. Non servono mancette – prosegue il sindacalista – ma fatti concreti che ci mettano al pari delle altre nazioni europee. Se questa è la strada intrapresa la UGL Salute dice che è inaccettabile, quasi offensiva per chi continua a distinguersi per le competenze, le energie e la generosità che sta spendendo per fare fronte alla pandemia. Siamo pronti a mobilitarci – conclude il sindacalista – e a difendere in ogni modo la dignità ed il diritto di tutti i colleghi ad ottenere il giusto riconoscimento alla loro dedizione e professionalità”.