Una “storia d’amore fuori dal tempo” per il divertimento di grandi e piccini con “La Dama Demodè” della Compagnia Duolinda in cartellone domani, venerdì 13 agosto, alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai sotto le insegne del III Festival Palcoscenici d’Estate organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai, della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura – nell’ambito del progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art Sardegna.
Sotto i riflettori i clowns-musicisti Silvia Martini e Mario Levis (vincitori del Premio Emilio Vassalli 2018 e di Trampolini 2019) per una performance virtuosistica, con la regia di Adrian Schvarzstein: un irresistibile spettacolo che fonde arti circensi, teatro e mimo al fascino delle sette note, tra numeri acrobatici e oggetti volanti, suoni arcani e canzoni hip hop, difficili equilibri e lanci di coltelli, per raccontare «la bellezza di un incontro casuale, la purezza di un gesto inaspettato o la condivisione di un pensiero nella distanza». Nell’era della realtà “virtuale” e dei social media, tra sms e messaggi su Whatsapp, Telegram… e la documentazione degli istanti significativi della propria vita “in diretta” su Facebook o Instagram e analoghe piattaforme, in una sorta di “diario in pubblico” diventa difficile perfino pensare ai sentimenti più delicati, intimi e preziosi come lo sbocciare di un amore. “La Dama Demodè” riscopre attraverso gli sguardi e i silenzi, i gesti emblematici e il gusto per la meraviglia, la dimensione “antica” e «fuori moda… anzi… demodè» di un dialogo senza parole ma vibrante di emozioni, in cui si cerca di indovinare i pensieri dell’altro, in un misterioso gioco di “seduzione”, tra ironia e poesia.
«Al giorno d’oggi viviamo nell’ansia della comunicazione, nella costante necessità di sapere cosa faccia l’altro, con chi è, cosa ha pensato, quando e dove? E’ possibile comunicare senza sapere tutto questo?» si chiedono i due artisti e intorno a questa domanda costruiscono una drammaturgia originale e immaginifica intrecciando i differenti linguaggi con la cifra contemporanea e un po’ onirica del nouveau cirque. Focus su due personaggi un po’ eccentrici con le loro inquietudini, i loro desideri, i loro sogni, che si inseguono, si incontrano e si perdono tra la vertigine dell’altezza e la visione del mondo a testa in giù, le vibrazioni di un archetto e l’immediatezza e lo stile “graffiante” del rap sospesi a due metri d’altezza, travolti «in una sinfonia di imprevisti e in una danza di eccentriche follie», con la segreta speranza «alla fine di tutto di amarsi senza sapere».
Il nouveau cirque o circo contemporaneo, affermatosi nella seconda metà del Novecento in Europa e nel mondo, è caratterizzato dall’intreccio tra le arti della scena: alle acrobazie, la giocoleria e la clownerie ma anche l’illusionismo caratteristici dei tradizionali spettacoli sotto il tendone, si intrecciano teatro, musica e danza, a formare partiture avvincenti in cui la sequenza dei “numeri” per quanto mirabolanti, acquista nuovi significati e compone un visionario racconto per quadri, permette insomma di narrare una storia in chiave spesso lirica e surreale ma anche ricca di humour.
Il successo delle produzioni circensi “a tema” – fin dall’Ottocento – e l’evoluzione e le raffinate creazioni del circo sovietico nel ventesimo secolo, anticipano la nascita di compagnie come il Circo Bidon, Archaos, Zingaro, del Cirque Plume e del Cirque Baobab, del Cirque Oz e del Cirque du Soleil. Nelle accademie si insegnano le diverse discipline e i giovani artisti studiano, accanto alle arti circensi anche musica, danza e recitazione. Il nouveau cirque riflette insieme un’evoluzione del gusto e una sensibilità più contemporanea del pubblico e degli stessi artisti, anche grazie alle esperienze di ormai “storiche” e celebri compagnie come i Momix, Pilobolus, Krypton e al genio di artisti come Lindsay Kemp che hanno fondato il proprio lavoro e la propria ricerca sulla “contaminazione” e la fusione tra le arti.
La magia del nouveau cirque ritorna nel Barigadu con la grazia e il talento di Silvia Martini e Mario Levis – ovvero la Compagnia Duolinda – che trasporteranno il pubblico di tutte le età nella dimensione fantastica e poetica de “La Dama Demodè”.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il III Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai prosegue fino al 22 agosto fra spettacoli e concerti, visioni d’autore, letture e mises en espace con una particolare attenzione alle giovani generazioni – agli spettatori e alle spettatrici di domani – tra appuntamenti pensati per bambini e ragazzi e famiglie e eventi e opere che affrontano temi come l’amicizia e l’amore, la difesa dell’ambiente, la conoscenza e il rispetto per la diversità.
Omaggio alla grande cantante argentina Mercedes Sosa sabato 14 agosto alle 22 con “Como un pájaro libre”, lo spettacolo/concerto firmato OfficinAcustica, con l’attrice e cantante Anna Lisa Mameli accompagnata al pianoforte daCorrado Aragoni, per un ritratto tra parole e note della grande artista, definita “la madre d’America”. «Una voce scomoda, perché pretendeva di cantare canzoni di pace in tempo di guerra e canzoni di libertà in tempo di prigionia» ricorda Anna Lisa Mameli: il suo canto diventa simbolo di speranza per gli oppressi, un potente inno di giustizia e libertà.
Visioni d’autore martedì 17 agosto alle 22 con la proiezione di “Come un’Oasi”, il cortometraggio di Francesco Pirisi, interpretato da Elisa Pistis, Noemi Medas, Teresa Campus e Soraya Secci e realizzato con il sostegno di ISRE, Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro, del Comune di Nuoro e del Distretto Culturale del Nuorese. Un delicato e immaginifico omaggio a Grazia Deledda, che riappare nel giardino di quella che un tempo era stata la sua casa: passato, presente e futuro s’intrecciano fra le righe di racconti e romanzi, nello sguardo delle artiste di oggi e di ieri.
Il fascino del melodramma venerdì 20 agosto alle 22 sulle note del “Giulio Cesare” di Georg Friedrich Händel su libretto di Nicola Francesco Haym: un raffinato “Concertato d’Opera”con il soprano Federica Cubeddu e l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da Raimondo Mameli, per ascoltare le più celebri arie e un’antologia delle pagine più significative del capolavoro del grande compositore tedesco, una partitura ricca di pathos tra vittorie (e sconfitte) militari, amori e intrighi, nell’incontro tra il grande condottiero e Cleopatra, autentica femme fatale.
Fantasia in scena sabato 21 agosto alle 22 con “La Vecchia Macchina” de Le Compagnie del Cocomero, nella versione di Rahul Bernardelli, uno spettacolo di burattini, pupazzi e oggetti per riscoprire la semplicità dei giochi dell’infanzia, quando tutto si trasforma grazie all’immaginazione per vivere meravigliose avventure. Nella moderna civiltà consumistica, il recupero di un giocattolo dimenticato diventa un’esperienza nuova e coinvolgente, in una narrazione impreziosita da musiche a tema, quasi una moderna fiaba animata per il divertimento di grandi e piccini.
Finale in musica domenica 22 agosto dalle 22 con i Brinca, la band fondata da Paride Peddio, giovane organettista, nipote di Salvatore Peddio (meglio noto come Bengasi) e dall’eclettico Jonathan Della Marianna, suonatore di launeddas e di tanti altri strumenti tipici dell’Isola, sul palco con Federico Di Chiara(armonica e voce) per un coinvolgente concerto-spettacolo, con un repertorio ispirato alla tradizione. Tra i classici balli sardi e melodie e ritmi della musica popolare sarda, il fascino sonorità arcaiche reinterpretate con sensibilità contemporanea per riscoprire, danzando, la nostra cultura e identità.
Il III Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai è organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete promosso da Fed.It.Art Sardegna. Il Teatro del Segno aderisce al CUSS / Coordinamento Unitario dello Spettacolo dal vivo della Sardegna.
INGRESSO GRATUITO
Tutti gli appuntamenti della manifestazione verranno svolti in ottemperanza alle norme anti-Covid19 e passati al vaglio della compatibilità con le stesse, o altrimenti modificati in ragione della salvaguarda della sicurezza degli spettatori, degli artisti e delle maestranze coinvolte.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
[email protected] – cellulare +39 391 4867955(anche whatsapp)