Nuova settimana e nuova iniziative volte a diffondere le corrette informazioni sugli effetti determinati dall’assunzione di droga, a breve e lungo termine. I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga, continuando incessante mente di settimana in settimana, informano migliaia di persone con materiale informativo gratuito. A partire dalla serrata di lunedì 2 agosto a Oristano e Nuoro, per poi continuare martedì a Samassi e mercoledì a Cagliari, l’informazione sugli effetti della droga arriva nelle mani di centinaia e centinaia di persone.
Coscienti e informati sugli incidenti provocati dall’assunzione di droga, i volontari stanno portando avanti quella che attualmente è la campagna di prevenzione alla droga più diffusa in Sardegna. Ciò che li spinge ad occuparsi con cadenza settimanale di divulgare questo materiale, è ciò che accade intorno a noi, nelle nostre città e nei nostri paesi. Purtroppo i giovani, sempre più distanti tra loro, prima per l’avvento dei social e poi per via di questo lungo periodo di pandemia, cercano e trovano la droga con troppa facilità. Alcuni per provare e vedere che cosa accadrà, altri semplicemente per sentirsi fuori dalle regole, molti mossi da problematiche emotive, coloro che assumono droga purtroppo sono troppi.
Considerato il modo in cui L. Ron Hubbard descrisse la droga, ossia “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”, il problema va affrontato mettendo in guardia sui reali effetti della droga, gli effetti raccontati direttamente da chi ne ha fatto uso. La tendenza attuale è quella di minimizzare il problema legato al consumo di droga. Lo si nota dai film che fanno apparire il boss come colui che comanda, dai legislatori che perdono tempo e i nostri soldi a discutere di quanti introiti produrrebbe allo stato la liberalizzazione di questa o quell’altra sostanza, si vede dalla facilità con cui, passeggiando per strada, ci si imbatte in un gruppo di ragazzi in preda allo sballo. Forse chi li giustifica non si chiede mai che farebbe se fosse suo figlio. Certamente, l’attesa di “vedere il miracolo per credere al santo”, è quanto di peggio possiamo aspettarci. Ecco perché la prevenzione è importante: l’informazione si diffonde, l’idea sugli stupefacenti cambia e diventa possibile avere una comunità libera dalla droga.