L’Italia è nella short list delle candidature finaliste a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua con un chiaro progetto:
“Facing a Global Change – Affrontare un cambiamento globale”
“Questi incendi non sono naturali e non sono legati all’autocombustione. Spesso divampano e sono causati da piromani che vogliono appiccare incendi per favorire speculazioni oppure dalla disattenzione della gente che frequenta i boschi. E’ necessaria un’attenzione verso l’utilizzo della risorsa acqua come la realizzazione di invasi collinari sia per poterci accedere con elicotteri o con pompe ma anche per garantire umidità all’interno di boschi che diventano sempre più secchi per l’aumento di periodi siccitosi che saranno sempre più frequenti. L’acqua è la vita sia quando viene utilizzata per spegnere gli incendi e sia quando viene utilizzata per fertilizzare. In Umbria nel bacino idrografico del Paglia, nell’area interna del sud – ovest orvietano stiamo portando avanti un progetto che vede al centro la prevenzione dagli incendi boschivi. E’ una progettazione finanziata dalla Comunità Europea attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Umbria. Parliamo di aree dove esiste una Riserva Naturale Unesco, esistono boschi, riserve naturali, siti di interesse comunitario che dobbiamo tutelare, proteggere e che vogliamo mettere sotto un livello di grande attenzione sia per la prevenzione degli incendi boschivi che per la pianificazione di emergenza. Il progetto ha come capofila il Centro Alta Scuola”. Lo ha affermato Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024.
Gli incendi incidono sulla risorsa acqua che invece l’uomo deve assolutamente tutelare.
Il Nono Forum sull’Acqua che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.
L’Italia vuole avere un ruolo centrale e puntare con tutti gli altri Paesi alla Carta del Rinascimento dell’Acqua. “Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:
Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Comune di Ferrara, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, istituto specializzato nella manutenzione e valorizzazione dei centri storici e del quale fanno parte Regione Umbria, Comune di Orvieto, Comune di Assisi, Comune di Todi che è stato l’animatore di questo progetto.