Festival Cantiere: Il grande teatro nel paese più piccolo della Sardegna
Un venerdì di grandi spettacoli a Baradili per la seconda giornata del Festival Cantiere, la rassegna di Progetti Carpe Diem che da 26 anni porta il meglio del teatro italiano e internazionale nei luoghi remoti della Sardegna.
Domani, 20 agosto, molta attesa per la Kassandra del franco-uruguaiano Sergio Blanco, uno dei più importanti drammaturghi contemporanei, portata in scena da Roberta Lidia De Stefano; per l’intima e acutissima riduzione di Moby Dick firmata da Roberto Abbiati; e per il concerto di Gianluca Pischedda.
Si comincia alle 20,30 con la geniale opera di Roberto Abbiati, capace di ridurre Moby Dick a una performance-installazione di quindici minuti. Lo spettacolo, già vincitore del Premio Fiesole per le arti, è un viaggio intenso e poetico dal titolo Una tazza di mare in tempesta, riservato a un pubblico di poche persone, che sarà replicato in rotazione anche sabato e domenica nell’Aula Consiliare di Baradili.
Il racconto si svolge in una piccola stiva di legno che misura 4 metri per 2,70 sulle cui pareti sono in mostra piccole scene che si animano durante lo spettacolo. Il pubblico, quindi, dal centro della stanza segue lo svolgimento della scena.
«Una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose. Tutto rubato da Melville, per pochi minuti. Come se si fosse nella stiva di una baleniera». Roberto Abbiati.
Si prosegue poi in musica con Alone, l’esibizione per violoncello solo di Gianluca Pischedda, compositore e professore d’orchestra al Teatro Lirico di Cagliari. A Casa della Vite un concerto intimo e personale fatto di tracce ispirate e visionarie che hanno il gusto dell’immediatezza, la semplicità dei piccoli frammenti del quotidiano.
Alle 21,30 riflettori puntati sull’Ex Officina Usai, dove andrà in scena uno dei monologhi più interessanti del teatro contemporaneo: Kassandra, testo classico rivisitato da uno dei più importanti drammaturghi del nostro tempo, il franco-uruguayano Sergio Blanco. Autore premiato in tutto il mondo, Blanco, tratteggia una Cassandra fluida, immigrata, divertente e spudorata. In scena, nella versione italiana dello spettacolo, una straordinaria Roberta Lidia De Stefano, attrice e cantante che ha lavorato per i più importanti registi italiani e, recentemente impegnata nella lotta alla violenza di genere con la canzone IoDecidio. In questo spettacolo veste i panni di una donna “in transito”, senza un’identità fissa, né indirizzo, né paese, per una performance dai molti colori: ironica, divertente ma profondamente toccante, che parla dell’oggi attraverso il mito.
Blanco ambienta la vicenda in un sordido bar ai confini della periferia di una città. Kassandra, schiava di se stessa, vende il suo corpo e qualche pacchetto di sigarette, perdendosi nelle parole di una lingua non sua che parla con difficoltà. Con la strafottenza dei visionari, Kassandra la straniera accoglie il pubblico, lo tenta, lo seduce e a lui dona tutta l’anima raccontandosi senza filtri.
Il Festival Cantiere prosegue sino a domenica 22 agosto con – tra gli altri – Paolo Benvegnù, Roberta Lidia De Stefano, Giovanni Guidi, Michele Dalai, Roberto Abbiati, Patrizio Dall’Argine. Nel cuore della Marmilla a Baradili, il grande teatro nel paese più piccolo della Sardegna: quattro giorni di spettacoli, musica, libri e storie da raccontare.
“La dignità dell’arte” è il tema di questa ventiseiesima edizione, per rivendicare da un lato la resistenza di un comparto tra i più duramente colpiti dall’emergenza pandemica, e dall’altro l’importanza dei progetti culturali di comunità: «Fare arte nel paese più piccolo della Sardegna – spiegano gli organizzatori Aurora Aru e Franco Marzocchi – è sempre più importante perché abbiamo il dovere di riuscire a stimolare nelle persone questioni collettive essenziali, specie nei luoghi in cui la cultura fa più fatica ad arrivare».