“Ricordare la tragedia di Marcinelle significa onorare i nostri lavoratori caduti nella travagliata storia dell’emigrazione italiana, approfondire la nostra coscienza sociale e rafforzare l’impegno per chi ancora oggi si sacrifica per portare a casa il pane, talvolta a rischio della vita. E’ una storia che ci appartiene, è la vicenda di tante famiglie italiane come quella di mio nonno emigrato in Germania, anche lui minatore”.
Lo dichiara la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), alla vigilia della Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle (1956) e in ricordo di tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero.
“Sono i sacrifici fatti da tanti italiani che – continua Mura – hanno permesso di risollevarsi a un Paese sconfitto e umiliato dalla guerra: per loro dobbiamo finalmente porre un argine allo stillicidio di morti sul lavoro, alzare i livelli delle tutele sociali, far sì che il lavoro sia un’opportunità di realizzazione delle persone non – conclude – uno stato di inferiorità o sfruttamento”.