Nella serata di lunedì 9 Agosto il Consiglio comunale di Monastir ha discusso la mozione per la promozione del bilinguismo e utilizzo della lingua sarda.
La mozione è partita da un’iniziativa del gruppo di consiglieri di minoranza “Patto Civico per Monastir”:Giuseppe Cinus, Silvia Cinus, Paola Ugas, Maria Franca Murgia.
Il testo ha subito importanti variazioni in commissione in seguito alle richieste di modifica da parte del gruppo di maggioranza.“Siamo coscienti che nell’attuale composizione di questo consiglio ci sono sensibilità diverse su questo argomento con obiettivi/esigenze politiche differenti tra maggioranza e opposizione. Rileviamo purtroppo ancora diverse lacune, essendo venuti meno contenuti sostanziali del testo originario, constatiamo pertanto che la strada per l’introduzione di un vero bilinguismo sardo anche nel nostro Comune è ancora lunga.
Abbiamo ritenuto importante fare ogni sforzo affinché si arrivasse all’approvazione della mozione seppur con un testo modificato.
Per queste ragioni ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto in commissione in questo momento ove continueremo a cercare convergenze e consideriamo pertanto un risultato positivo approvare all’unanimità questo testo della mozione in consiglio coscienti che si tratta di un punto di partenza e non di arrivo. Su questa tematica proseguiremo a fare proposte e dare ulteriori impulsi confidando di poterla rafforzare e migliorare nel tempo auspicando il contributo di tutti. Rileviamo inoltre che questo è il primo caso in Sardegna dove questa iniziativa arriva in approvazione in Consiglio su proposta di un gruppo di opposizione.
Questa proposta nasce all’interno della Corona de Logu ma ci teniamo a precisare che il bilinguismo va sostenuto e promosso in quanto la conoscenza della lingua sarda, la nostra lingua madre e dell’anima è un valore imprescindibile per la nostra e la cultura delle future generazioni, abbiamo il dovere di salvaguardarla in tutte le sue forme, è un investimento a lungo termine e a costo zero per la collettività.
E’ necessario porre rimedio al danno che è stato fatto negli scorsi decenni alla lingua sarda dove intere generazioni di studenti sono state costrette ad abbandonare le loro radici culturali.
Questo primo importante risultato lo dedichiamo a tutti quei ragazzi che hanno sofferto ingiustamente, spesso accusati di essere volgari e ignoranti e costretti ad abbandonare la loro lingua.
Restituiamo dunque a quelle generazioni dignità e riconsegniamo alle future generazioni radici, identità, cultura e la loro madre lingua: il sardo.
Questo lo dedichiamo a loro.”