“Torri e tramonti – note d’autore tra mare e storia”
Al via venerdì 27 agosto alle 19.30, a Torre di Cala D’Ostia “Torri e Tramonti“, un suggestivo binomio di note d’autore tra mare e storia. La rassegna prosegue nel consueto orario, con altri due appuntamenti a Nora previsti rispettivamente per domenica 5 e sabato 11 settembre.Voluta dal Comune di Pula, la rassegna è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e sostenuta da diversi partner tra i quali la Fondazione di Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna.
Si parte venerdì 27 a Torre di Cala D’Ostia con lo spettacolo “Quanti canti” che vedrà sul palco Lucia Galeazzi e Stefania Placidi. Si prosegue domenica 5 settembre nella splendida cornice dell’area archeologica di Nora con “A los maestros“, titolo dell’omonimo cd firmato dai due musicisti Fabio Furia e Alessandro Deiana. Chiude la tre giorni, sabato 11 settembre nella suggestiva chiesetta di Nora, il concerto “Il vento tra le corde” con Gavino Murgia e Paola Erdas.
Tutti gli appuntamenti sono previsti alle 19.30.
DICHIARAZONI. «Pula e il suo territorio vantano luoghi di grande bellezza e suggestione – ha detto l’assessore alla Cultura e Attività produttive del Comune di Pula Massimiliano Zucca. Un patrimonio storico e ambientale di pregio. Penso ad esempio a Nora, la quale oltre al gioiello per eccellenza, ovvero l’area archeologica con i suoi monumenti e mosaici, può vantare la chiesetta romanica di Sant’Efisio, monumento dal grande valore storico e luogo di fede tra i più importanti in Sardegna, oltre alla vista mozzafiato sulla sua laguna. Mi piace inoltre ricordare la torre di Cala d’Ostia nel litorale di Santa Margherita e il promontorio di Santa Vittoria. La rassegna Torri e Tramonti – prosegue – l’abbiamo concepita con il supporto di importanti partners, proprio per valorizzare questi scenari, attraverso una rassegna musicale d’autore, che privilegia le sonorità nostrane e mediterranee interpretate in chiave innovativa».
PROGRAMMA COMPLETO
Venerdì 27 agosto ore 19.30
Torre di Cala d’Ostia
“QUANTI CANTI”
CON LUCILLA GALEAZZI e STEFANIA PLACIDI
Tra le più importanti personalità del folk italiano e internazionale, Lucilla Galeazzi è sempre alla ricerca di nuove forme espressive del repertorio tradizionale e di combinazioni di timbri e sonorità. Questa volta la scelta è del tutto acustica. A condividere con lei il palco c’è Stefania Placidi, cantante e chitarrista romana. Lo spettacolo “Quanti canti” si sviluppa alternando momenti solistici e duetti, impreziositi dal suono della chitarra. Del repertorio fanno parte canti popolari, ma anche versioni unplugged originali dei brani d’autore di Lucilla Galeazzi. All’insegna del racconto e dell’emozione, come nella consuetudine dell’artista, sarà possibile ascoltare l’anima del canto popolare, nella sua potenza come nella sua delicatezza: dalla canzone di protesta alla serenata, dal canto di lavoro al canto a tema sacro, dal canto narrativo alle ninne nanne, dalla canzone popolare d’autore, prevalentemente romana e napoletana alle danze tradizionali: saltarello, tarantella e tammurriata. Con la sua vocalità unica e la sua teatralità pura, Lucilla Galeazzi coinvolge in momenti di autentica improvvisazione, che fanno di ogni performance un evento irripetibile.
BIOGRAFIE
LUCILLA GALEAZZI nasce a Terni, Umbria, e si avvicina alla musica popolare dopo l’incontro con l’antropologo umbro Valentino Paparelli e con lo storico orale Sandro Portelli. Accompagnandosi con la chitarra, studia ed esegue il repertorio popolare della sua regione fin quando, nel 1977, Giovanna Marini la invita a far parte del suo Quartetto. Viaggiando in tutta Europa, da quel momento ha occasione di collaborare con grandissimi artisti come Roberto de Simone, Ambrogio Sparagna, Carlo Rizzo. La sua carriera come solista o inserita in progetti di altri celebri artisti non conosce flessioni, portandola a tenere tournée in ogni continente. Dal 2002 entra a far parte della formazione barocca L’Arpeggiata di Christina Pluhar; successivamente forma il Trio Rouge con Michel Godard e Vincent Courtois. Nel 2006 il suo lavoro “Amore e acciaio” le procura il Premio Tenco come migliore album folk. Nel 2009 fonda l’ensemble vocale Levocidoro, che da allora la accompagna nei suoi progetti dedicati alla musica polifonica della tradizione italiana. Risale al 2012 la sua collaborazione con l’ensemble vocale femminile marocchino B’net Houariyat: cinque cantanti e percussioniste di Marrakesh con le quali, assieme ad un quintetto di musiciste italiane, l’artista crea il progetto di canti e danze per voci e tamburi “Le voci magiche del Mediterraneo”. Nel settembre del 2013 esce il suo album “Festa Italiana”, lavoro ispirato ai canti rituali del maggio e delle festività carnevalesche con cui, nel 2015, debutta alla Carnegie Hall di New York. Nel 2014 vara due progetti importanti dedicati alla Grande Guerra, di cui è anche autrice: il primo con il grande attore e performer Moni Ovadia, “Doppio fronte. Oratorio per la Grande Guerra”; e il secondo dedicato alla visione femminile sulla Seconda Guerra Mondiale, “Il fronte delle donne”, rappresentato nei più prestigiosi teatri italiani e al teatro comunale di Esch-sür-Alzette a Lussemburgo, inserito tra gli spettacoli di interesse nazionale, nell’ambito delle celebrazioni governative 2014-2018 per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Nel 2015 esce il disco “Bella Ciao”, remake del più famoso e influente spettacolo folk di tutti i tempi a cinquant’anni dalla sua prima rappresentazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Segue un tour di incredibile successo che tocca i principali teatri d’Europa assieme a Riccardo Tesi, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Alessio Lega, Andrea Salvadori e Gigi Biolcati. Risale al 2016 il suo spettacolo “La nave a vapore”, dedicato alla storia ultracentenaria dei grandi movimenti migratori degli italiani dalla fine dell’800 ai nostri giorni. Alla fine del 2016 va in scena ai Musei Capitolini “Quanto sei bella Roma”, omaggio a Luigi Magni attraverso le canzoni romane che hanno costellato i suoi film. Parallelamente alle performance dal vivo, Lucilla Galeazzi continua a tenere in tutta Europa stage di canto e uso della voce, con particolare attenzione alla promozione del repertorio vocale popolare della sua terra. I suoi corsi sono stati inseriti nei piani formativi delle più prestigiose Università d’Italia, Francia, Germania e Svizzera.
STEFANIA PLACIDI, chitarrista, cantante e autrice, nasce a Roma e a nove anni inizia gli studi musicali. La chitarra classica le consentirà presto di accompagnarsi nel canto. Studi classici si alternano ad approcci strumentali differenti, entrando in contatto con nuovi generi e sonorità. L’esperienza nel folk, che parte dalle strade di Roma, giunge fino a terre lontane, come il Sud America, in particolare in Brasile. Attiva, soprattutto sulla scena romana, con progetti propri e numerose collaborazioni, sia musicali che teatrali. In ambito folk la sua attività di ricerca incessante la porta a esibirsi su palchi importanti e numerose rassegne e festival. Negli ultimi anni collabora con Lucilla Galeazzi, partecipando a numerose produzioni dell’artista. Crea nel 2013 il Trio Vermelho, con Sabrina Coda (sax soprano, percussioni e cori) e Martina Fadda (voce e percussioni), formazione femminile che si confronta principalmente con i grandi autori brasiliani, con arrangiamenti originali e sorprendenti interventi corali. Nel 2016 nasce lo Stefania Placidi Trio, formazione acustica che reinterpreta il repertorio popolare romano, avvalendosi di due preziosi musicisti quali Roberto Mazzoli (chitarre) e Francesco Saverio Capo (contrabbasso). Nel 2017 insieme a Carmine Bruno (percussionista della Nuova Compagnia di Canto Popolare) debutta il progetto “Canti e Ritmi”, frutto della sintesi e della ricerca nella tradizione orale italiana. Dal 2015 inizia la collaborazione con la scrittrice e storica romana Ilaria Beltramme, con cui realizzerà il racconto cantato “Breve Storia del Popolo Romano”. Dal 2017 si esibisce in un solo con lo spettacolo “Pe’ strada romana passo cantano”, di cui è anche autrice.
Domenica 5 settembre ore 19.30
Nora – Zona archeologica
“A LOS MAESTROS”
CON FABIO FURIA E ALESSANDRO DEIANA
Una formazione versatile e affascinante che amalgama il suono passionale del bandoneon di Fabio Furia al virtuosismo della chitarra di Alessandro Deiana. In “A los maestros”, titolo dell’omonimo cd firmato dai due musicisti, tutti i brani vengono incentrati sullo stile e sugli arrangiamenti di due “Duo” storici, quello di Osvaldo Montes e Anibal Arias e Julio Pane con Juanjo Dominguez. È un repertorio profondamente romantico, nostalgico, raffinato e coinvolgente che viene reinterpretato e unito al personale gusto musicale dei due artisti. Un percorso che segna l’evoluzione di questo genere musicale così amato, partendo da quello tradizionale, fino alle avanguardie e alla sua più alta nobilitazione. Molti dei brani qui presentati, partendo da una forte connotazione popolare, hanno varcato i confini del tango, approdando nelle più prestigiose sale da concerto nell’esecuzione dei più importanti interpreti della musica classica.
BIOGRAFIE
FABIO FURIA: compositore ed arrangiatore, è considerato uno dei più importanti bandoneonisti d’Europa. La sua attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo nelle più prestigiose sale da concerto fra cui la Dvorak Hall del Rudolfinum di Praga, il Teatro Bozar di Bruxelles, Parco della Musica di Roma, l’Auditorium Arvedi di Cremona, il Teatro Lirico di Cagliari, l’Onassis Culture Center di Atene e la Großer Saal di Klagenfürt. Molto apprezzato a livello internazionale, il suo talento è noto a numerose istituzioni e festival musicali, nazionali ed internazionali. Tra gli altri: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Festival di Lubjana, l’Emilia Romagna Festival, il Festival Stradivari di Cremona, il Maggio dei Monumenti (Napoli), Settimane musicali bresciane, Gubbio Summer Festival, Les Floraison Musicales, Recontres musicales en Lorraine. Ha collaborato con prestigiosi musicisti ed ensemble, quali: Anna Tifu, Antony Pay, Michel Michalakakos, Franco Maggio Ormezowski, Anne Gastinel, Stefano Pagliani, Jean Ferrandis, Roberto Cappello, Solisti della Scala, Turner String Quartett, Kodàly String Quartett, Budapest String Orchestra, Daniel Binelli, Juan José Mosalini, Hiba al Kawas, Salzburg Chamber Soloists, Orchestra Sinfonica di Kiev, Baden Baden Sinphony Orchestra, Kso Kärtner Sinfonieorchester, Trio Wanderer. Si è esibito come solista in Italia, Canada, Messico, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Slovenia, Macedonia, Lituania, Austria, Spagna, Giappone, Korea, Grecia, Libano e Stati Uniti. È membro, in qualità di solista, dell’Anna Tifu Tango Quartet, del Novafonic Quartet, del duo con il chitarrista Alessandro Deiana e del duo con il violinista Gianmaria Melis. Inizia lo studio della fisarmonica all’età di sette anni, dapprima come autodidatta e poi sotto la guida della professoressa Eliana Zajec a Trieste. Deve tuttavia gran parte della sua formazione musicale al Prof. Corrado Rojac che, per alcuni anni durante l’adolescenza, gli impartisce lezioni di strumento, solfeggio e armonia. Successivamente, all’età di sedici anni, studia clarinetto al Conservatorio di Cagliari diplomandosi, con il massimo dei voti, in soli quattro anni, sotto la guida del M° Roberto Gander. Si è perfezionato con alcuni tra i migliori clarinettisti del mondo tra i quali Antony Pay, Alessandro Carbonare e Wenzel Fuchs. Parallelamente alla carriera concertistica con il clarinetto, intraprende lo studio del bandoneon con alcuni tra i più prestigiosi bandoneonisti del mondo quali, ad esempio, Juan José Mosalini e Daniel Binelli, diplomandosi brillantemente presso il conservatorio di Parigi Gennevilliers sotto la guida di Juanjo Mosalini. È fondatore e direttore artistico dell’Associazione Culturale “Anton Stadler” e dell’Associazione “ContraMilonga”, nonché ideatore di importanti rassegne musicali quali: il “Festival Internazionale di Musica da Camera”, che giunge quest’anno alla sua XXIII edizione, “ARTango&Jazz Festival”, la “Masterclass Internazionale di Bandoneon”, evento capace di richiamare giovani musicisti da tutto il mondo, “Liberevento” un importante festival letterario di cui è il direttore artistico per la parte degli eventi musicali. Si dedica, altresì, alla didattica attraverso la realizzazione di corsi e masterclass per istituzioni pubbliche e private. Ha fondato l’Accademia Italiana del Bandoneon con la quale organizza masterclass e concerti con i più importanti solisti al mondo. Dal 2014 al 2018 ha tenuto un corso libero di bandoneon presso il Conservatorio di Musica “G. P. Da Palestrina” di Cagliari, primo e unico in Italia. In seguito a tale sperimentazione, nel mese di giugno del 2018, il MIUR ha istituito il primo corso accademico per il conseguimento della laurea triennale in Bandoneon, divenuto già un importante punto di riferimento per lo strumento, capace di richiamare allievi da tutto il mondo. Collabora con la classe di Bandoneon della Prof. Yvonne Hahn del Conservatorio di Avignone e con il CODARTS di Rotterdam con i quali ha attivato un progetto didattico che ha sede alternativamente nei tre conservatori, di Cagliari, Avignone e Rotterdam. Ha all’attivo varie incisioni discografiche: “ContraMilonga” (2010), “Fabio Furia in concerto” (KNS Classical – 2013), Novafonic Quartet (KNS Classical – 2015). È in uscita il nuovo CD intitolato “A Los Maestros” con il chitarrista Alessandro Deiana per l’etichetta Da Vinci Publishing. Suona un bandoneon 142 della fabbrica tedesca Alfred Arnold Bandonion und Concertinafabrik Klingenthal di cui è collaboratore ed endorser. Possiede e suona anche due bellissimi bandoneon storici Alfred Arnold, un “completo nacarado” del 1937 e un “Negro Liso” del 1938 tra i pochissimi esemplari esistenti conservati in perfette condizioni
ALESSANDRO DEIANA: inizia giovanissimo lo studio della chitarra classica sotto la guida del Maestro Armando Marrosu. Dopo il diploma segue i corsi del M° Alberto Ponce, uno dei più grandi interpreti della chitarra e fondatore di una scuola chitarristica senza precedenti nella storia, perfezionandosi all’École Normale de Musique di Parigi presso la quale, nel 2002, ha ottenuto il Diplôme supérieur d’exécution en guitare. Nel 2007 ha conseguito, con il massimo dei voti e lode, il diploma in Didattica della Musica presso il Conservatorio “L. Canepa” di Sassari e nel 2009 presso lo stesso conservatorio ha concluso il Biennio di Formazione Docenti. È stato premiato in diversi concorsi d’esecuzione musicale e chitarristica nazionali e internazionali (“Emilio Pujol” di Sassari, “Fernando Sor” di Roma, “Maria Luisa Anido” di Cagliari e altri). Fin dai primi anni di studio è stata intensa l’attività concertistica sia come solista che nelle più varie formazioni cameristiche. Ha tenuto concerti per importanti enti e associazioni in Italia e all’estero (Austria, Australia, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Inghilterra, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera e Ulster) e spesso si esibisce da solista in concerti per chitarra e orchestra (Mainzer Kammerorchester di Mainz, Orquestre Symphonique del Théâtre Saint-Michel di Bruxelles, Orchestra da Camera di Francoforte, Orchestra Incontri Musicali di Cagliari, Orchestra Ellipsis e altre). Per alcuni anni ha lavorato in Francia come docente di chitarra nei conservatori di Bussy Saint-George e Savigny Le Temple (Parigi) e attualmente svolge la sua attività didattica presso la Scuola Civica di Musica di Olbia e la Scuola Media ad indirizzo musicale di Tempio Pausania. Ha partecipato a diverse incisioni discografiche con l’oboista Alberto Cesaraccio (Napoleon Coste – Works for Oboe and Guitar – edizioni Bongiovanni) e, allargando i suoi orizzonti musicali verso la musica etnica, col musicista tempiese Sandro Fresi (Speradifoli, Zivula, Folas de Anglona ed Elmusura – edizioni Iskeliu)
Sabato11 settembre oe 19.30
Nora –Chiesetta di Sant’Efisio
“IL VENTO TRA LE CORDE”
CON GAVINO MURGIA E PAOLA ERDAS
L’unione tra il jazz e la musica antica è alla base di questo incontro. Melodie senza tempo si incontrano con il linguaggio contemporaneo e creano una felice fusione di sonorità. Soffio, vento e corde vanno a creare un nuovo suono d’insieme che entusiasma e fa riscoprire a chi ascolta, sonorità ancestrali dimenticate. Le composizioni si dividono tra brani originali, scritti appositamente per questo duo, e altri ancora del repertorio medievale e barocco. Un concerto molto interessante, coinvolgente ed emozionante.
BIOGRAFIA
GAVINO MURGIA: inizia a suonare a dodici anni il sax alto. A quindici anni inizia a suonare con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i seminari a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli esperienze musicali in formazioni di ogni tipo duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu, praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk.